Assessore incontrerà i forestali: protesta sospesa Lunedì a Palermo
Sospeso il presidio di protesta dei lavoratori forestali, che era stato annunciato da Fai, Flai e Uila per la mattina di lunedì 18 febbraio, davanti alla sede dell'assessorato regionale al Bilancio, a Palermo.La decisione è stata assunta dai sindacati dopo una lettera dell'assessore regionale Luca Bianchi e la convocazione dei vertici delle organizzazioni a un incontro con il direttore generale del Bilancio, Pisciotta, fissato proprio per lunedì mattina.
A comunicarlo è il segretario della Flai - Cgil del Calatino, Nuccio Valenti.
La notizia interessa da vicino i 1313 forestali di questo comprensorio, che lamentano il mancato pagamento delle retribuzioni di novembre e dicembre 2012 e che manifestano preoccupazioni per il proprio futuro, partendo dalla considerazione che, nel 2012, essi hanno dovuto fare i conti con la riduzione delle giornate causata dal mancato rispetto, nell'anno da poco archiviato, dell'accordo 2009.
Intanto il Movimento braccianti e forestali/Sifus propone il "Piano per il rilancio del comparto bracciantile e forestale".
Attraverso questo piano, che dovrebbe essere finanziato dall'istituzione di un "Fondo di solidarietà nazionale", il Sifus, tramite il segretario generale Maurizio Grosso, chiede alle forze politiche l'approvazione di quattro norme: 1) una che preveda la riconferma delle giornate lavorative dell'anno precedente, qualora i braccianti, a causa di calamità o crisi di mercato, siano stati, oggettivamente, impossibilitati a lavorare o abbiano lavorato per un numero inferiore di giornate; 2) una norma che aggredisca il lavoro nero, il lavoro grigio e il diffondersi delle "aziende supermarket di giornate lavorative". 3) una che riconosca il lavoro bracciantile quale lavoro quasi usurante; 4) una norma che consenta il trasferimento delle risorse idonee per l'assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio solo alle regioni che dispongano di una legge idonea.
La Regione siciliana non è ha. Pertanto, secondo il Sifus, questa situazione potrebbe accelerare il voto positivo alla proposta di legge di iniziativa popolare «che guarda contestualmente alla messa in sicurezza del territorio, alla difesa e salvaguardia del patrimonio boschivo e alla stabilizzazione dei forestali siciliani».
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