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La Sicilia


 Anche a Piazza Armerina gli operai forestali avanzano delle richieste a tutela della categoria per la risoluzione dei problemi che ormai da qualche mese li interessa in tutta la Regione Sicilia.
Una delegazione degli oltre 300 forestali piazzesi, qualche giorno fa, ha incontrato presso Sala delle Luci, il sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli, per confrontarsi sul problema. Nel 2009, come si ricorderà, era stato raggiunto un accordo tra la Regione e i sindacati che prevedeva un aumento dei giorni lavorativi per le tre fasce occupazionali dei forestali, i settanttottisti, centounisti e
centocinquantunisti che avrebbero dovuto rispettivamente coprire 101, 151 e 180 giornate lavorative.
A quanto sembra fino al 2011 le giornate erano state rispettate, nel luglio di quest'anno però qualcosa non è andata per il verso giusto a causa delle casse vuote della Regione. Nessuno delle tre fasce occupazionali forse riuscirà a coprire da qui al 31 dicembre i giorni dell'accordo sindacale. L'intera categoria dopo circa tre mesi senza stipendio ha gia partecipato a diverse manifestazioni a livello provinciale e regionale.
«Chiaramente non è il sindaco che può decidere le nostre sorti - dice il forestale Gregorio Parlascino - ma come un buon padre di famiglia si comporta con i figli proteggendoli, noi chiediamo alle istituzioni comunali di rappresentarci e affiancarci negli incontri in prefettura e a livello regionale». Nigrelli durante la riunione aveva parlato ai forestali della possibilità di affidargli la gestione della riserva naturale Bellia-Grottascura-Rossomanno in virtù di un accordo, in dirittura d'arrivo, tra Comune e Azienda Foreste: «Ma il problema è a monte, - dice Filiberto Carnevale - Piazza conta un grandissimo numero di famiglie che vivono sulla nostra professionalità e attività se noi non andiamo a lavorare il circolo economico a Piazza si blocca definitivamente».
«L'approvazione delle proposte - dice Calogero Parlascino - circa il nostro impiego alla riserva naturale presuppone un iter amministrativo lungo, nel frattempo noi dobbiamo lavorare per sostenere economicamente le nostre famiglie».
«L'opinione pubblica ha un concetto distorto dei forestali, - precisa Carnevale - non conosce bene il lavoro e la fatica necessari per l'espletamento delle nostre mansioni. Non siamo noi a bruciare i boschi, anzi sottolineiamo che abbiamo tutto l'interesse perché rimangano verdeggianti e rigogliosi, sono la fonte del nostro lavoro e mostrano la nostra professionalità, gli operai forestali non stanno con le mani in mano, lavorano, sempre».
«Vogliamo che sia superato l'approccio assistenziale - aggiunge Gregorio Parlascino - con cui viene affrontato il problema dei forestali. Occorre una certezza nei finanziamenti e nella programmazione dei lavori. Per tutto questo chiediamo al sindaco di essere al nostro fianco come massima espressione dell'amministrazione cittadina affinché si faccia portavoce del disagio vissuto da noi e dalle nostre famiglie».
Infine la delegazione aggiunge: «Questo pomeriggio saremo a Enna insieme ai colleghi degli altri centri, perché desideriamo poter parlare con l'assessore regionale all'agricoltura Aiello. Ci teniamo a comunicare che ogni iniziativa sarà portata avanti in città nel rispetto della legge e delle regole della democrazia».

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