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Formazione: Che vergogna !

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Si tagliano gli stipendi !!

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Crocetta ad oggi !


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Ufficio Stampa ARS chiude dopo 36 anni !


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Deputati dell’Ars a 18 mila euro al mese: quando il taglio dello ‘stipendio’?

LinksiciliaSulla riduzione delle indennità dei parlamentari di Sala d’Ercole è cominciata una sceneggiata che rischia di risolversi in un nulla di fatto. A lanciare la proposta di un secco taglio degli ‘stipendi’ dei 90 ‘califfi’, come si ricorderà, ‘ stato il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. E poiché, all’Ars, i parlamentari grillini sono 15, da loro si attende un disegno di legge organico sulla materia.La politica siciliana, però, fiutato il ‘pericolo’, sta correndo ai ripari. L’argomento è stato sfrontato ieri nel corso di un incontro tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il nuovo presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.
La nota positiva è che Crocetta ha detto a chiare lettere che il segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana (il taglio delle indennità dovrebbe riguardare, infatti, anche gli alti burocrati di Palazzo Reale, la damascata sede del Parlamento siciliano) non può portarsi a casa 400 mila euro lordi all’anno, quasi il doppio del suo omonimo al Parlamento europeo. La nota negativa è che Crocetta a Ardizzone, forse per anticipare i grillini, vorrebbero applicare ai 90 parlamentari dell’Ars il decreto Monti.

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"Soldi rubati alla Regione" Tre dipendenti regionali a giudizio

Un dirigente e due funzionari della Formazione citati a giudizio dalla Procura regionale della Corte dei Conti per danno erariale. Sono loro i "dipendenti dello scandalo" tirati in ballo dal governatore Rosario Crocetta. Emanuele Currao avrebbe intascato 85 mila euro di soldi pubblici. Spunta il caso della trasferta in Sud America. E l'inchiesta è destinata ad allargarsi ad altre decine di persone.

corte dei conti, formazione, inchiesta, palermo, regione, CronacaPALERMO - Ed eccoli i primi casi di soldi pubblici finiti nelle tasche dei dipendenti regionali. Il governatore Rosario Crocetta aveva gridato allo scandalo nel giorno del suo insediamento. Live Sicilia nel luglio scorso aveva anticipato l'ennesimo scandalo della Formazione professionale. Oggi sappiamo che tre dipendenti regionali sono stati citati in giudizio dalla Procura regionale della Corte dei conti.

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Stabilizzazione: Parola pesante per qualcuno !!

Cari amici e colleghi forestali, arrivando a fine anno ognuno di noi pensa e riflette, quindi porta a conclusione tutto ciò che si è fatto o ha fatto nei 12 mesi solari della propria vita. Possiamo dire sicuramente che non ci aspettavamo in ambito lavorativo di non effettuare le stesse giornate dello scorso anno oppure andare oltre, e che erano convinti che almeno il 2012 poteva essere l'anno in cui i forestali potevano voltare pagina. Si è lottato a singhiozzo con manifestazioni organizzate e non, tramite interlocutori e non, con manifestazioni e scioperi eclatanti ma nonostante ciò non siamo riusciti sia per causa nostra sia per causa di altri (confederali) ad avere giusto risarcimento del nostro volere. Nonostante ciò quest'anno abbiamo fatto le giornate a singhiozzo, cosa che non si era mai verificata nel comparto forestale come quest'anno, un modo di lavorare e di programmarsi nemmeno per il giorno dopo sia per il lavoratore sia per il responsabile di cantiere, quindi una sconfitta totale anche per la nobiltà e la dignità del lavoro! Sappiamo bene che tanti di noi questo discorso non interessa più di tanto perchè andare a lavorare in montagna o andare a spegnere il fuoco possa essere anche un impegno non un lavoro ! ma c'è tanta gente che di ciò, ne fà un lavoro a 360° quindi vitale e prioritario per la propria famiglia. Penso che tanti di noi vogliamo che questo discorso del doppio lavoro deve sparire, quindi si chiede alle autorità competenti di esaminare e radiografare ogni singolo operaio nella propria vita senza guardare la privacy perchè quando il gioco si fà duro, esso si fà sporco. Ad oggi vediamo che il governo regionale si sta impegnando per trovare i fondi e sistemare tanta gente che come noi aspetta e chiede lavoro continuo con tanta sofferenza e disgusto nel verificare che i tempi sono critici e che ognuno debba andare avanti e cercare quella serenità di cui tutti abbiamo bisogno.Quindi aspettiamo che non ci si dimentichi di noi forestali, anche se siamo in tanti, siamo la categoria più vecchia di tutti i lavoratori precari !! Chiaramente dobbiamo capire che la situazione potrebbe cambiare con l'aiuto di tutti senza distinzione di colore , di sindacato,di qualifica o categoria . Quindi , affrontare l'avversario(quindi il problema) significa ascoltare o appoggiare anche un movimento di persone che vuole portare avanti un progetto con dei criteri validi e reali non deve essere preso come un'utopia o una bestemmia !! se vogliamo cambiare dobbiamo avere il coraggio cambiare il nostro sistema di pensare e di agire Sento in giro che tanta gente forestale tutt'oggi al momento in cui sentono dire la parola stabilizzazione hanno un sorriso dubbioso perchè impossibile da realizzare. Non è vero ! La STABILIZZAZIONE è l'unica soluzione in cui dobbiamo credere, non è una favola da raccontare, ma una realtà comune per l'operaio e per la nostra Sicilia, e con l'aiuto di Crocetta possiamo portare avanti il discorso, ma noi dobbiamo essere i primi a credere in ciò altrimenti rimarremo ancora in queste condizioni, arrivando a dicembre di ogni anno senza sapere ancora con quanti giorni dobbiamo completare le giornate. Da gennaio bisogna iniziare a credere nel progetto , quindi nella STABILIZZAZIONE di tutto il comparto forestale, per un futuro migliore per tutti.
A presto: Antonio David

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Lettera Forestali a Crocetta


LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Presidente della Regione
On. Rosario Crocetta
Ai forestali Siciliani è stato tagliato un terzo del loro salario.
Al Presidente Crocetta diciamo fa bene a tagliare i costi della politica e le spese inutili della regione, ci associamo alla battaglia alla illegalità ed al malaffare, fa bene a dire che non farà macelleria sociale ed apprezziamo tutte le volte che ha difeso i lavoratori forestali ed il loro lavoro, ma il Presidente deve sapere che i forestali siciliani stanno perdendo un terzo del salario rispetto all’anno scorso.
Ci chiediamo se questa non è macelleria sociale?
Questa situazione sta mettendo in ginocchio non solo i forestali e le loro famiglie, ma interi comuni della Sicilia dove un pezzo importante dell’economia è rappresentata dal lavoro forestale.
Per il futuro chiediamo il riordino del settore, legato ad una maggiore stabilità del lavoro, maggiori certezze per i lavoratori, ridando dignità ad una categoria di tanti considerata spesa inutile.
L’emergenza legata alla crisi ed alla impossibilità di ricercare altre attività di lavoro, ci impone di chiedere al Presidente di intervenire nell’immediato per limitare il danno che stanno subendo i forestali nell’anno 2012.
Vogliamo solo sottolineare cosa significa per un lavoratore stagionale che effettua solo 4 mesi di lavoro, perdere un terzo del salario, di contributi nonché di indennità di disoccupazione come sostegno al reddito.
Facciamo appello alla sua sensibilità verso le problematiche del lavoro e soprattutto e dei più deboli, non possiamo permettere che l’anno 2012 che ricorderemo per la sua elezione a Presidente, non sia pure ricordato per l’anno nero dei forestali che rischiano il collasso.
Chiediamo che i lavoratori forestali possano continuare l’attività lavorativa fino al 31 dicembre 2012, al fine di limitare i danni.
Pioppo 06 dicembre 2012
LE LAVORATRTICI ED I LAVORATORI FORESTALI DI PIOPPO

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Fondi UE nuovo piano della Regione


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Crocetta: "Basta dirigenti che guadagnano il doppio di Obama"


7 dicembre 2012 - “Penso che sulle commissioni dell’Ars ci voglia una accordo ampio, altrimenti si rischia il ribaltone, cosa a cui non sono interessato. In nome del no a Lombardo, che è giusto, non si può dire sì a Firrarello e Castiglione”. E’ la posizione del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Crocetta2Commentando il voto in aula per la nomina del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha visto convogliare sul suo nome l’Udc, pezzi del Pd, Pdl e Cantiere popolare, il presidente della Regione siciliana si schiera contro possibili “ribaltoni”.
“Mi pare che questa stia diventando una favoletta e non mi sembra accettabile. Diciamo no a Lombardo – ha concluso Crocetta – ma anche a Firrarello, a Castiglione e a Romano”.

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Lo ha detto, lo ha fatto Crocetta chiude l'Ufficio stampa


Recapitate oggi ai 21 giornalisti di Palazzo d'Orleans le lettere di licenziamento: "E' venuto meno il carattere fiduciario". Ma inizia una guerra di carte e avvocati. Gli addetti stampa denunciano: "Licenziati senza preavviso. Il contratto prevede un indennizzo". La Fnsi invia un durissimo comunicato. Ma la recente sentenza che ha assolto Cuffaro e Lombardo dà forza alla decisione del governatore.
crocetta, licenziati, ufficio stampa, PoliticaPALERMO - “Dopo 36 anni dalla sua istituzione cessa di operare l'Ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana”. Il comunicato è secco. Ed è l'ultimo. Almeno, l'ultimo diffuso dal gruppo di giornalisti che fino a ieri componeva l'Ufficio stampa di Palazzo d'Orleans. Ventuno in tutto, assunti con la qualifica di caporedattori. Licenziati in tronco dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Un licenziamento che ha anche un retrogusto beffardo: la risoluzione del rapporto di lavoro – si legge nella lettera di licenziamento recapitata oggi agli addetti stampa – decorre dal 10 novembre scorso. Insomma, da allora, come ha detto sarcasticamente alcuni giorni fa il governatore, i giornalisti hanno fatto “volontariato”. Ma adesso, promettono battaglia.

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Forestali: Il Governo punta alle risorse comunitarie


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Sbloccati 6 miliardi di fondi


L'esito della discussione oggi a Roma tra il ministro della Coesione territoriale e il governatore siciliano. Priorità allo sblocco delle zone franche urbane di 20 città dell'Isola: verranno finanziati i progetti che erano stati presentati


PALERMO. Dopo l'incontro oggi a Roma tra il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca e il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, accompagnato dell'assessore all'economia Bianchi e del dirigente della programmazione Bonanno, sui fondi strutturali europei, sono stati sbloccati sei miliardi di euro. Lo dice la presidenza della Regione. In particolare per la chiusura della programmazione mancava la definizione al alcune attività del settore turistico, già chiarite e la definizione di circa un miliardo e seicentomila euro.
La definizione della strutturazione, ha indicato come prioritario lo sblocco di tutte le zone franche urbane, allora definite con apposita procedura dai governi nazionale e regionale e coinvolgerà circa 20 città siciliane che avevano partecipato al bando. La scelta è di finanziare tutti progetti
che erano stati presentati. Nel 2013 riceveranno circa il 50% dei contributi, e il restante 50% nella nuova programmazione.

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ARS: Allarme corruzione

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Ingresso da star per i grillini !




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"La Regione Siciliana sembra il pozzo di San Patrizio"


5 dicembre 2012 - “Oggi pomeriggio farò una denuncia alla Procura. Come può accadere che in un Dipartimento e non penso che sia l’unico, si verifichi che invece di dare dei contributi alle persone si versino i fondi nei conto correnti di qualche dipendente”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. “E’ un sistema che deve finire, sembra il pozzo di San Patrizio del malaffare”.
Dopo la prima votazione andata a vuoto il presidenteha aggiunto: “Nella prima votazione si chiede una maggioranza che è difficilissimo ottenere. Credo che la seconda andrà diversamente. Mi augurerei che il presidente dell’Ars venga eletto all’unanimità. Mi rendo che per fare questo tutti i partiti dovrebbero fare un passo indietro, ma a me farebbe piacere così. Darebbe il segno di una legislatura di tipo nuovo, basta sul dialogo tra maggioranza e opposizione”.
CrocettaCon la nuova giunta, Crocetta intende portare avanti la spending review. “Nel corso della prossima giunta – ha spiegato il presidente- presenteremo già alcuni provvedimenti della spending review in modo che vada all’esame del Parlamento al più presto. Stiamo affrontando la questione della Social Trinacria e dei Pip di Palermo, abbiamo già affrontato l’emergenza della cassa integrazione per Termini Imerese e per i lavoratori della Gesip, l’emergenza dei comuni trasferendo le risorse, ma soprattutto abbiamo affrontato le emergenze di una programmazione europea da cui rischiavamo di perdere sei miliardi di euro che invece abbiamo recuperato grazie ad un accordo con i commissari europei e il governo nazionale”.

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"Situazione dei conti terribile ma nessun rischio default"


 5 dicembre 2012 - Abbiamo una situazione dei conti terribile. Si è creata negli anni dove insieme agli errori siè prodotto il malcostume”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, parlando con i giornalisti a Palazzo dei Normanni prima della seduta inaugurale dell’Ars.
Il governatore – che è arrivato indossando una cravatta blu a righe gialle e rosse sulla quale campeggia la scritta Sicily’, ha poi parlato del tanto temuto rischio default della Regione. “La Sicilia non credo affatto sia a rischio default, noi ci riprenderemo, bisogna invertire un percorso in cui le risorse pubbliche sono state mal utilizzate”.

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Volontari e forestali eliminano l'erba nell'area Palmintelli


«Pulizia» nei siti archeologici



Ripristinare la «sagoma originaria», eliminare le piante infestanti e favorire l'accessibilità a due importanti siti archeologici presenti sul territorio: questo lo scopo delle attività di manutenzione e pulizia eseguiti nell'area "Palmintelli", a Caltanissetta, ed al sito archeologico di Vassallaggi, ricadente in territorio di San Cataldo. L'iniziativa è stata messa in campo dal Parco archeologico di Sabucina, Capodarso e delle aree archeologiche di Caltanissetta e dei Comuni limitrofi, diretto da Carmela Bonanno, avvalendosi della collaborazione della squadra antincendio dell'Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta, diretto dal Luciano Geraci e coordinata da Luigi Stoppia. Ciò nell'ambito di un accordo regionale tra il Dipartimento per i Beni Culturali e Identità siciliana ed il Dipartimento Foreste demaniali.

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Ars, Giovanni Ardizzone eletto presidente


L'esponente dell'Udc sale alla presidenza dell'Assemblea regionale siciliana. L'elezione è avvenuta al secondo scrutinio, dopo che il primo era andato a vuoto per il mancato raggiungimento del quorum. Il neo eletto ha ottenuto 46 voti


PALERMO. Giovanni Ardizzone dell’Udc è il nuovo presidente dell’Assemblea regionale Siciliana. Ardizzone è stato eletto con 46 preferenze sui 90 parlamentari che hanno votato a sala d'Ercole. La coalizione che sostiene il governo di Rosario Crocetta conta all'Ars 40 deputati. Quindici voti ha ottenuto Antonio Venturino, candidato del Movimento Cinque Stelle.
«Sono stato eletto con un voto trasversale, come s'è visto non sono espressione di una maggioranza blindata. A me piace la lealtà e riconosco che il segretario del Pd Lupo lo è stato». Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, parlando con la stampa dopo la sua elezione.  Ardizzone ha aggiunto: «Ho visto l'Udc compatta, il Movimento per il territorio all'altezza di affrontare i problemi d'aula e coesione da parte della lista Crocetta».

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Presidenza Ars, Battiato va via prima dell'elezione


Poco dopo l'insediamento e la presentazione della giunta, il neo assessore al Turismo ha lasciato Sala d'Ercole e non si è più ripresentato con il resto dei colleghi


PALERMO. E' durata poco la presenza in aula di Franco Battiato, assessore regionale al Turismo, che questa mattina ha partecipato alla seduta inaugurale della XVI legislatura dell'Assemblea regionale. Poco dopo l'insediamento e la presentazione della giunta da parte del presidente della Regione Rosario Crocetta, Battiato ha lasciato Sala d'Ercole e non si è più ripresentato con il resto degli assessori. Quando l'aula ha eletto il nuovo presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e la giunta ha ripreso posto tra i banchi di Sala d'Ercole, infatti, la poltrona di Battiato è rimasta vuota.

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Crocetta: soldi di un dipartimento nei conti dei dipendenti regionali


Il presidente prima di entrare a Sala d'Ercole per la prima seduta della XVI legislatura dell'Ars: "L'ho scoperto ieri ed è terrificante"


PALERMO. «Ieri ho scoperto una cosa terrificante. In un dipartimento della Regione i soldi destinati ai fornitori transitavano nei conti correnti di alcuni dipendenti». A denunciarlo è il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, prima di entrare a sala d'Ercole, dove è appena cominciata la seduta inaugurale della XVI legislatura dell'Assemblea regionale. 

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L'elite del precariato !!

Cari amici e colleghi forestali, questi giorni di fine anno che ci accingiamo a fare (per coloro che sono in forza nei cantieri) , li svolgiamo con la speranza di poter magari  arrivare al 31dicembre con una decina circa di giorni in più. Certamente non sono quelli che si sono pronosticati tempo fà, cioè quello del'accordo 2009, ma arrivati a questo punto , dobbiamo vedere anche l'altro lato della medaglia . Questo non deve essere un motivo di orgoglio e di vanto, perchè noi non abbiamo colpa di tutto ciò, ma ci hanno portato a queste condizioni i nostri amici confederali che per tanti anni si sono sempre "inciuciati" con il parlamentare di turno per motivi che ben tutti sappiamo. Il nostro motivo di essere ancora una categoria (non di primo piano) che potrebbe cambiare le cose, deve essere il nostro orgoglio e l'imput per cambiare le carte in tavola e lottare per qualcosa che ci appartiene, perchè il lavoro è un diritto di tutti  scritto nella costituzione e che qualcuno purtroppo vuole farci  dimenticare e dimenticarsi. Noi dobbiamo sempre avere fiducia nei nostri mezzi perchè solo con l'unione possiamo conquistare qualcosa di buono per il bene nostro e dei nostri figli. Ci siamo sempre accontentati di tutto ciò che ci hanno "impiattato" sia nelle giornate e per quanto riguarda gli stipendi. Come bene sapiamo e viviamo nella nostra pelle, veniamo pagati ad intervalli di mesi e mesi sempre con la speranza che da un giorno ad un'alro arrivi sempre la manna dal cielo, quella manna che noi ci guadagniamo sul posto di lavoro e che tanti ci invidiano anche!!. Il nostro umile lavoro perchè di umile si tratta e fatto di sacrifici, perchè di sacrificio si tratta quando una famiglia deve mangiare senza avere lo stipendio di 5 mesi come è capitato quest'anno in vari cantieri della Sicilia, sembra essere tornati indietro di 40 o 50 anni fà, quando si elemosinava per il pane o altro, mentre dall'altra parte della barricata i nostri soldi vengono sperperati per i capricci di coloro che stanno al governo. Sono cambiati tanti governatori, ma la situazione non è cambiata più di tanto, ora abbiamo un governatore che sembra (per ora) faccia qualcosa di positivo e che da poco ha rattoppato per un altro anno il contratto per tanti precari che come noi hanno famiglia e anche loro devo vivere, ma non sono come noi perchè il lavoratore forestale è il "precario dei precari", l'elite degli operai che ancora tutt'oggi regna e vive con l'incertezza ,l'angoscia, la manipolazione e il clientelismo dei confederali e dei politici. Noi da ora in poi dobbiamo lottare non per le misere giornate di fascia di appartenenza, ma lottare per il massimo delle giornate , cioè la stabilizzazione di tutto il comparto perchè è l'unica soluzione e meta che dobbiamo avere davanti gli occhi. Facciamoci portavoce di ciò lasciando a casa l'ignoranza e l'invidia che ognuno di noi possa avere nei confronti dell'altro, ma portare un obiettivo comune a tutti in tutti i comuni.
A presto Antonio David

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"Il Gattopardo" e il governatore Crocetta

Questa gattopardesca lettera al presidente Crocetta viene scritta non per scoraggiarlo a fare politica ma per ricordargli che, purtroppo, qui in Sicilia, non c'è da farsi troppe illusioni; è difficile "fare" un qualsiasi serio progetto etico-politico di rinnovamento; impossibile realizzare quella che il governatore pasolinianamente chiama «rivoluzione antropologica»! Nella nostra solatia Trinacria, uomini che vogliano scuotere il nostro atavico desiderio di voluttuosa immobilità riscuotono solo spallucce con dispettosa, e sospettosa, meraviglia, perché il normale da noi è cosa straordinaria, e suscita diffidenze e paure.
In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di "fare". Siamo vecchi, Crocetta, vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già complete e perfezionate, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui abbiamo dato il "la"… Da duemilacinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per scoraggiare il governatore. Il sonno è ciò che i siciliani vogliono. Essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pur per portar loro i più bei regali!
Solo a parlare di cambiamento, di giustizia ed equità sociale, da noi si rischia il disarmante epiteto di illuso, o, peggio, di scemo del paese, senza nemmeno il beneficio di alcuna possibile sublimante aura di poetico futuro riscatto! Qui, in Sicilia, gli idolisono i Sancio Panza con i loro crocchè e cannoli alla ricotta. Il Palazzo riserva agli uomini di panza, e ai loro accoliti, gli applausi, gli inchini, le considerazioni e le giustificazioni. Qui, in Sicilia avrebbe sempre, povero e semplice illuso, per lei, solo acidi cantori critici fatalisti - non importa se di destra, di centro o di sinistra - falsi-progressisti butta-veleno e fango!
Ma che pazzia è quella che il governatore si è messo in testa di voler redimere questa terra? Ristabilire la legalità, ridurre gli stipendi agli onorevoli, rafforzare lo stato sociale, ridare fiato alla cultura, alla scuola, al lavoro, ai beni archeologici. Ma se ne rende conto? Crede di essere, forse, l'Ercole Farnese del proletariato? E quanta forza gli ci vorrebbe, per sanare le inadempienze: per rimettere a posto i bilanci in deficit, per sconfessare e dichiarare illegali certe nomine e deleghe ad personam fatte in zona cesarini; e quanti secoli, per ridare speranze di lavoro a chi le ha perse: ai forestali, agli esodati, ai disoccupati, ai precari di ogni genere e specie; per riattivare la fiducia delle imprese a operare in Sicilia, eliminare il pizzo, ristrutturare gli edifici scolastici, mandare a casa i fannulloni, tagliare gli sprechi della burocrazia parassitaria, incentivare il turismo, dare respiro ai teatri e agli artisti che vi operano, eleminare, infine, tutta la spazzatura materiale morale accumulatasi in tanti e tanti secoli di malgoverno? Come salverà Crocetta i giovani dalla paura del futuro, dai ricatti della politica mafiosa e corrotta del clientelismo e dalla familistica "mangiugghia"?

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Crisi Aziende Agricole, incontro con Regione




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Assessori nei loro uffici !


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Trovati i soldi per i precari




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Proroga per 9 mila precari

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Fondi U.E. a rischio altri 36 milioni !



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Buone notizie per i precari Rinnovo per 20mila lavoratori


Una circolare del dipartimento del Lavoro autorizza gli enti locali a prorogare i rapporti di lavoro di circa 18 mila tra Asu e contrattualizzati: i soldi verranno trovati nella legge di bilancio. Rinnovo di un anno anche per i precari della Social Trinacria.

Live SiciliaPALERMO - I contratti intanto saranno rinnovati. Poi, la Regione e il parlamento troveranno i soldi. La bella notizia riguarda gli oltre diciottomila precari degli enti locali, i cui contratti sarebbero scaduti tra meno di un mese: il 31 dicembre prossimo.
Una circolare del 30 novembre scorso, infatti, a firma Anna Rosa Corsello, recita: “Gli Enti destinatari della presente, procederanno, senza indugio, alla adozione dei provvedimenti necessari ad assicurare la prosecuzione dei contratti in scadenza, per i quali verrà garantita la copertura finanziaria”. Una copertura che, precisa la circolare della Corsello, verrà “garantita nell'ambito della legge di bilancio”.

Così, ecco il rinnovo imminente per gli ex Asu, i precari degli enti locali (anche quelli contrattualizzati). Un bacino di circa 18 mila precari storici, per i quali la Regione, dieci mesi fa, aveva previsto un processo di stabilizzazione, bocciato però dal Commissario dello Stato. “Questa circolare – ha dichiarato il deputato del Pdl Salvino Caputo – consente di fare uscire da uno stato di incertezza per molti versi drammatico, sia i lavoratori precari che i sindaci e i titolari degli enti, perché rappresenta, dopo mesi di difficoltà, una precisa indicazione accompagnata dalla assicurazione sulla copertura finanziaria che verrà garantita dall’ambito della prossima legge di bilancio. Questa circostanza, - ha aggiunto - unitamente all’intendimento del governo nazionale di procedere ad una deroga di 7 mesi, consentirà al parlamento siciliano di potere adottare, con maggiore serenità, tutte le iniziative per procedere alla definitiva stabilizzazione”. Intanto, quindi, i comuni potranno rinnovare quei contratti. E in alcuni casi, il rinnovo sarà anche di due anni.

E sempre in tema di precariato, oggi il presidente della Regione Rosario Crocetta ha fornito rassicurazioni anche a un'altra categoria di lavoratori: si tratta degli ex Pip della Social Trinacria (circa tremila precari). Oltre cinquecento di loro oggi ha manifestato di fronte Palazzo d'Orleans chiedendo un colloquio col governatore. E in giornata, dopo un incontro con i sindacati, ecco la buona notizia: i contratti dei lavoratori, in scadenza il 31 dicembre, sono stati prorogati di un anno. “Siamo soddisfatti – ha detto il deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli - che Crocetta abbia ancora una volta ribadito il mantenimento degli impegni presi con me e Giovanni Tarantino, consigliere della V Circoscrizione, per la Social Trinacria. Per noi – ha aggiunto - era superfluo partecipare oggi alla manifestazione indetta dai sindacati perché già rassicurati sul futuro degli oltre tremila dipendenti, ma non mancheremo di essere alla testa del corteo qualora ce ne fosse bisogno”.

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Crocetta contro l’Ufficio stampa: “Entro stasera i licenziamenti”

crocetta
Ennesimo momento di battaglia nellaguerra per la ri-conquista, o meglio lo sgombero, dell’Ufficio stampa della Regione Siciliana.
“Troppi giornalisti”, “troppi capo-redattori”. Il neo presidente della Regione va dritto per la sua strada e nella conferenza stampa odierna annuncia che entro stasera farà recapitare ad alcuni giornalisti componenti l’ufficio una lettera di decadimento dell’incarico.

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Salari e premi al massimo per i dirigenti della Regione

A tutti i direttori generali nominati dall'ex governo Lombardo nei dipartimenti e negli uffici speciali è stato corrisposto il massimo del salario accessorio e dell'indennità di risultato.

contratto dirigenti, regione siciliana, salari e premi, PoliticaPALERMO - Salario accessorio e indennità di risultato. Sono queste le due voci che alla Regione siciliana, gestite in modo discrezionale dalla politica e dai superburocrati, hanno finito per ingrassare la busta paga di direttori generali e di centinaia di dirigenti su una platea di oltre 1.800 persone. Su questi emolumenti, previsti dal contratto dei dirigenti ma erogati non in base alle fasce di inquadramento (prima, seconda e terza) ma in base al dimensionamento degli uffici dove prestano servizio i singoli burocrati (lo prevede una legge dell'ex governatore Cuffaro), il governo di Rosario Crocetta ha acceso i fari nel tentativo di quantificare il costo complessivo e di rompere il meccanismo che finora si è basato su logiche di appartenenza e clientelari.

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Risorse agricole, si e' insediato assessore Cartabellotta

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ASCA) - Palermo, 3 dic - Si e' insediato, stamattina, l'assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Dario Cartabellotta. Il neo assessore ha incontrato, oltre a molti dipendenti dell'amministrazione, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali: per gli Interventi strutturali, Rosaria Barresi, per gli Interventi alla Pesca, Antonino Lo Presti, e dell'Azienda Foreste demaniali dell'assessorato.   

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