Visualizzazioni totali

Precari, Crocetta: 'Se a Luglio non interviene lo Stato si rischia grosso'

Precari, Crocetta: "Se a Luglio non interviene lo Stato si rischia grosso"
Precari sì, ma fino al 31 luglio. Poi chissà. "Se non interviene lo Stato, non sapremo più cosa fare". Il governatore Rosario Crocetta alza le mani e stamane in diretta a Ditelo a Rgs ha ammesso che la questione degli oltre ventimila precari siciliani adesso è tutta nelle mani di palazzo Chigi. "Il tipo di sostegno che possiamo dare - ha spiegato - è quello consentito dalla legge: per i precari sono previsti interventi fino al 31 luglio, se lo Stato non interviene per quella data non sapremo cosa fare".

E parlando della questione degli ex Pip legati alla Social Trinacria Onlus, ha rivelato: "Tra gli ex detenuti ci sono gruppi mafiosi che hanno controllato l'operazione nata con la Social Trinacria e che spesso sono detrattori nei confronti degli stessi ex Pip. Quando abbiamo annunciato il provvedimento - ha aggiunto Crocetta - la gente ha addirittura festeggiato. Abbiamo liberato questi lavoratori da alcune impostazioni mafiose".

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Regione, piano per riorganizzare entro 3 anni anche i forestali !


In attesa di riavviare ufficialmente la trattativa col nuovo governo - Bianchi è a Roma in questi giorni - ecco il piano: «I precari potrebbero lavorare tutti per 18 ore settimanali (oggi sono almeno a 24). E i Comuni dovrebbero fare delle piante organiche individuando tutti i vuoti da ricoprire»




PALERMO. Un impiego part-time ma stabile e all’interno di nuove piante organiche dei Comuni: ecco il piano della Regione per i 18.500 precari degli enti locali, gli unici che nell’ultima Finanziaria non hanno avuto la proroga fino a fine anno e dovrebbero quindi perdere il posto il 31 luglio. Il progetto verrà agganciato a un piano di rientro che in un triennio permetta di riorganizzare pure altri due settori critici: trasporto pubblico e forestali.
La Regione punta così ad aggirare il limite del 31 luglio, imposto dal patto di stabilità nazionale. L’assessore all’Economia, Luca Bianchi, sta per completare il piano per sottoporlo la prossima settimana al governo nazionale dove ora siedono siciliani nei posti chiave. «Dovremo discutere col ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia e col sottosegretario Miccichè - anticipa Bianchi - e poi la parola passerà a Saccomanni per l’aspetto economico». Bianchi conta anche sul dialogo con Fassina, sottosegretario all’Economia, e rivela un retroscena: «Il precedente ministro, Patroni Griffi, aveva concesso qualche apertura e oggi è ancora nel governo come sottosegretario alla Presidenza. La sua perplessità era però che, se si ”apre” alla Sicilia, anche le altre Regioni chiederanno deroghe per i precari dei Comuni. Ma in quel caso dovrebbe farsene carico lo Stato mentre qui paga la Regione. E in tutta Italia i precari costano circa 250 milioni, quanto costano alla sola Sicilia».
In attesa di riavviare ufficialmente la trattativa col nuovo governo - Bianchi è a Roma in questi giorni - ecco il piano: «I precari potrebbero lavorare tutti per 18 ore settimanali (oggi sono almeno a 24). E i Comuni dovrebbero fare delle piante organiche individuando tutti i vuoti da ricoprire». È una sorta di piano industriale del pubblico impiego precario che deve terminare in un triennio con la stabilizzazione, un costo inferiore e la copertura dei vuoti d’organico (magari facilitando la mobilità verso amministrazioni in cui ci sono spazi). D’Alia mostra cautela: «Affronteremo l’argomento entro una decina di giorni studiando tutte le soluzioni». La priorità per l’assessore al Personale, Patrizia Valenti (Udc) «è ottenere subito la proroga fino a fine anno, e nel frattempo studiare la stabilizzazione». E ieri, ospite a Ditelo a Rgs, anche Rosario Crocetta ha sollecitato un intervento da Roma: «Se lo Stato non interviene, dopo il 31 luglio qui sarà un disastro. Noi vogliamo che i precari vengano usati in modo produttivo, definire precario un individuo dopo 25 anni di attività è un eufemismo inaccettabile: se dobbiamo pagarli, tanto vale fare un'assunzione part-time e si faccia una sanatoria. Ma mai più precari». Anche se il piano del governo non piace al sindacato autonomo più rappresentativo, il Movimento giovani lavoratori. 
Sui precari Bianchi va all’attacco dei sindacati, che hanno contestato la Finanziaria ritenendola insufficiente per la crescita: «Io capisco le associazioni degli industriali che ci criticano ma i sindacati proprio no. Ci avevano chiesto di dare risposte sul fronte dell’occupazione e abbiamo salvaguardato tutti i precari. Ora ci contestano questo... C’era un problema enorme di finanza pubblica, la cui responsabilità sta sulla vecchia politica, ma anche su sindacati e associazioni di categoria. Noi lo abbiamo risolto mettendo in sicurezza un bilancio che aveva una falla di 2 miliardi. E nel frattempo non mi sembra che dai sindacati siano arrivate grandi proposte».


Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

La Finanziaria 2013 Regione Sicilia !




Sondaggio Competenze Forestali
https://docs.google.com/file/d/0B9b82dPK_aLKTU10R0VDTGY4bVE/edit?usp=sharing
Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami

0 commenti:

Un'anagrafe per chi riceve denaro dalla Regione

PALERMO - “La ristrettezza dei tempi e la grave situazione di crisi economica della Regione non hanno consentito una finanziaria diversa da quella approvata, che ha comunque già dato primi segnali di un’inversione di rotta con tagli di spese agli stipendi , consulenze, uso improprio dell’auto blu, riduzione di Consigli ed Enti e recuperando oltre un miliardo di euro. Accanto a tutto questo non dimentichiamo il risparmio attuato nelle attività di manutenzione da parte di Enti e Comuni che potranno avvalersi di operai forestali e simili. Resta tuttavia forte l’impronta di una Regione gravata da migliaia di precari che incidono su un bilancio dall’impronta assistenzialista". Lo dice Antonio Malafarina, deputato regionale della Lista Crocetta. "Di fronte alla difficile scelta  - prosegue l'esponente del Megafono - se tagliare loro le spese insieme agli operatori forestali, p.i.p. o formazione professionale - per assicurare le necessarie risorse alle imprese e ridurre il livello di imposizione fiscale, - insostenibile per i contribuenti- si è ancora una volta deciso di venire incontro alle loro famiglie. Questo sistema però va ridimensionato e soprattutto controllato perché spesso privilegia i furbi e chi si approfitta delle indennità di disoccupazione danneggiando i contribuenti sottoposti a trattenute considerevoli".

"Ritengo inoltre - aggiunge il deputato - che vada rivista l’elargizione dei contributi ad associazioni ed enti della tabella H, che dovrà essere abolita. I finanziamenti dovranno essere disciplinati in maniera più rigida e selettiva, in modo tale da verificare le finalità pubbliche e soprattutto che vengano effettivamente utilizzati a vantaggio di chi ha realmente necessità, predisponendo progetti sulle iniziative, rendicontando spese e risultati, rendendo pubblici nomi di amministratori e soci. Il governo Crocetta sta infatti avviando le necessarie iniziative legislative che predispongano un “Anagrafe dei percettori di contributi regionali” , primi tra tutti politici ed enti, passando poi per consulenti e lavoratori. Tutto questo servirà a controllare possibili abusi di potere e la gestione dei fondi erogati. Il sistema pubblico e soprattutto chi paga le tasse, non possono più permettersi agevolazioni a pioggia e dal risvolto clientelare.”
Live Sicilia

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Per UGL Sicilia lavoratori forestali penalizzati dai tagli della Regione

Disappunto esprime il sindacato agricoli e forestali di Ugl Sicilia, dopo l’approvazione della finanziaria regionale. Sotto accusa il governo regionale per i tagli indiscriminati che avrebbero penalizzato i lavoratori forestali in settori strategici come quello della salvaguardia dei territori. Con il varo del Bilancio e dei documenti finanziari, l’Assemblea regionale siciliana ha infatti approvato l’emendamento riscritto dal Governo che ha ridotto l’impegno finanziario per la copertura delle attività di manutenzione e servizio antincendio boschivo costati, negli anni precedenti, oltre 300 milioni di euro. Nella sola provincia di Enna sono interessati oltre 2500 lavoratori. “Il messaggio politico lanciato dal presidente Rosario Crocetta e dagli assessori Cartabellotta e Lo Bello - afferma in una nota Ugl Sicilia- e' inquietante. La possibile stagione calda non promette nulla di buono. Eppure vi sono settori che il governo ha privilegiato appostando somme di denaro importanti per garantire i livelli occupazionali.” Arcangelo Ferrara, denuncia nella fattispecie, il mancato rispetto degli impegni assunti dal governo di garantire la copertura necessaria al mantenimento dei livelli occupazionali e dell'accordo del maggio 2009.  Per Ugl agricoli e forestali, il passo indietro compiuto da governo regionale in sede di approvazione del bilancio e della finanziaria, allontana il dialogo tra l'amministrazione regionale e i lavoratori e non costituisce il primo passa verso la stabilizzazione. Ferrara conclude affermando: "il governo Crocetta ha voluto un provvedimento tampone che prosegue la scia, tracciata dal precedente esecutivo a guida Lombardo, della politica di precarizzazione dei lavoratori e del mondo del lavoro siciliano". Ugl informa i lavoratori che l’impegno di bilancio è passato da una possibile copertura di 250 milioni di euro, così come prevedeva l’articolo 20 del disegno di legge 1, a 205 milioni di euro. “Un taglio pesante, quello praticato dall’esecutivo –concludono- nonostante le rassicurazioni del presidente Crocetta, dell’assessore regionale alle risorse agricole, Dario Cartabellotta e della collega del Territorio e Ambiente, Maria Lo Bello.” L’unica novità è rappresentata dall’approvazione della norma che prevede l’ampliamento delle competenze per i forestali, che potranno essere impiegati nella cura e diserbo delle aree archeologiche, dei siti di importanza comunitaria, delle zone speciali di conservazione, per la pulizia del demanio marittimo, di fiumi, torrenti, del verde di scuole pubbliche, università, musei, ospedali e del verde pubblico di proprietà dei Comuni. “Con quali risorse? Si chiede Ugl Sicilia” (*rc*) Rino Caltagirone

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Fondo Pittari sarà recuperato Malvagna.

Malvagna. Ammonta a un milione di euro (di cui, per lavori a misura 700.099,68, per incidenza mano d'opera 156.659,39, per attuazioni piani di sicurezza 10.300,80 e per somme a disposizione dell' Amministrazione 289.599,52) il progetto definitivo per la realizzazione dei lavori per il miglioramento, la valorizzazione ed il recupero degli ecosistemi  forestali e ll'area naturale protetta del bosco Pittari.
Con tale progetto, l'amministrazione Mungiovino, intende attuare un programma di valorizzazione a promozione del territorio montano finalizzato ad incentivare, in coerenza con quanto previsto dalle normative ambientali, e creare una serie di azioni capaci di favorire lo sviluppo sostenibile.
L'intervento, mira alla ricostituzione del potenziale produttivo silvicolo danneggiato da incendi e da altri eventi naturali e all'introduzione di adeguati strumenti di previsione. Nell'area, verrà fatto anche il rimboschimento con specie autoctone e provenienti da materiale vegetale certificabile dal punto di vista fitosanitario. Il fondo di contrada Pittari, ricade all'interno della riserva Malabotta e riveste un particolare pregio ambientale e paesaggistico oltre che costituire una potenziale fonte di reddito per le locali popolazioni rurali.
La Sicilia

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

forestali, ancora un rinvio per i cantieri Sortino.

Sortino. Si sblocca la situazione che riguarda la chiamata al lavoro degli operai della Forestale. A ribadirlo è il segretario della Flai-Cgil Salvo Alfò che annuncia di aver avuto assicurazioni da parte del Dipartimento regionale delle Aziende demaniali della forestale.
I cantieri, secondo quanto era stato assicurato ai lavoratori forestali
, dovevano aprire ieri, ed invece è rimasto tutto fermo. A questo punto, da parte dei lavoratori è stato interessato il sindaco Enzo Buccheri che si è messo in contatto con il responsabile dell'Azienda forestale di Siracusa Carmelo Frittitta che ha confermato l'esistenza di un problema burocratico che non ha potuto fare rispettare i tempi della chiamata al lavoro. Infatti, i lavoratori forestali prima di essere avviati al lavoro devono essere sottoposti a visita medica.
Soltanto che quest'anno era stata fatta una nuova convenzione con una struttura sanitaria che doveva procedere a queste visite mediche. Una convenzione, però, che per qualche ragione, che non è dato sapere, si è inceppata. Da qui, allora l'intervento del dirigente generale del dipartimento regionale Aziende demaniali foreste Giovanni Arnone che, ieri, come è stato confermato dalle organizzazioni sindacali Fai, Flai e Uila, ha inviato a tutti i direttori delle sedi siciliane delle Aziendeforestali una comunicazione scritta che li invita a ripristinare la vecchia convenzione con la struttura sanitaria.
Pertanto, non appena i direttori delle aziendeforestali della Sicilia, e, quindi anche quella di Siracusa, riceveranno (molto probabilmente oggi) questa comunicazione, i lavoratori forestalipotranno essere sottoposti a visita medica. Le chiamate riguarderanno circa 300 lavoratori 151 sti. Pertanto, quasi sicuramente, oggi, uscirà la graduatoria di quanti saranno chiamati al lavoro nei due distretti forestali, Monte Lauro e Giarranauti, che dovranno essere sottoposti ad accertamenti sanitari e quindi, entro la metà del mese in corso si potranno aprire i cantieri.
Comunque, resta sempre alta la preoccupazione per tutti i 1500 lavoratori della forestale in quanto non era mai accaduto, da quando è iniziata l'opera di rimboschimento della zona iblea, che nel mese di maggio non fosse stato aperto un cantiere della Forestale, lasciando senza lavoro gli operai addetti alla manutenzione dei boschi. Resta, quindi, sempre aperta la vertenza indetta dalle organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. In particolare, le organizzazioni ritengono fondamentali la tutela dell'ambiente, la difesa del suolo, lo sviluppo del sistema agro-forestale, il lavoro.
Questioni, queste, che per il sindacato sono irrinunciabili e di grande valenza strategica, soprattutto in territorio, come il nostro, dove la desertificazione e il dissesto idrogeologico rischiano di assumere la caratteristica della irreversibilità, provocando, come è già accaduto, danni e perdite di vite umane.
Senza considerare che il lavoro nella forestale rappresenta una fetta importante dell'economia di molti comuni montani del Siracusano.
Sono molte le famiglie che attendono proprio che la situazione dei forestali trovi una soluzione per ritrovare la serenità economica che in questo momento è invece perduta.

La Sicilia

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Le competenze aggiunte al fotofinish !


Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

2 commenti:

Finanziaria, impugnativa dietro l’angolo


Se non sorgeranno intoppi, entro oggi la manovra approvata nei giorni scorsi da Sala d’Ercole dovrebbe arrivare negli uffici del commissario dello Stato per la Sicilia. L’esame di Bilancio e Finanziaria, come sempre avvenuto negli ultimi anni, si annuncia difficile. Forse più difficile rispetto al passato: anche rispetto all’anno passato, quando sotto la ‘scure’ del Commissario dello Stato sono cadute oltre 80 norme.
Che cosa potrebbe succedere? Di tutto e di più. Perché come hanno notato molti osservatori – compresa la nostra redazione – la manovra approvata quest’anno dal Parlamento siciliano è pessima, sotto tutti i punti di vista. Per certi versi, peggiore di quella dello scorso anno.
Intanto, va precisato che parliamo della Finanziaria, visto che il Bilancio, quest’anno piuttosto ‘anoressico’, non dovrebbe essere toccato. Nella Finanziaria sono finite, invece, tutte le voci che, di solito, vanno in Bilancio. Una scelta dettata dal fatto che soldi ‘veri’, quest’anno, scarseggiano.
Così i soldi ‘veri’ sono stati appostati nel Bilancio per far funzionare la ‘macchina’ regionale (stipendi, pensioni e, in generale, spese obbligatorie). Mentre nella Finanziaria – per finanziare interi settori e clientele – sono stati appostati soldi in parte veri e in parte frutto di entrate fantasiose, se non fittizie.
Rispetto all’impugnativa dell’anno scorso – che, ricordiamolo, è stata tutto sommato ‘classica’ – quest’anno l’impugnativa del Commissario dello Stato potrebbe riservare una novità assoluta nella storia dell’Autonomia siciliana. Vediamo di illustrare che cosa potrebbe succedere.
Di solito ad essere impugnate sono le spese.Quest’anno, invece, oltre alle spese, c’è il rischio che ad essere impugnate siano anche le entrate della Finanziaria. Ora, quando vengono impugnate le spese, la manovra viene alleggerita e, com’è noto, la legge viene pubblicata senza le parti impugnate, ricorrendo allo stratagemma dell’ordine del giorno, votato dall’Ars, che riapprova la legge senza le parti ‘cassate’ dall’ufficio del Commissario dello Stato.
Quest’anno, invece, come già accennato, ad essere seriamente a rischio, oltre ad alcune spese, ci sono le entrate. Che significa questo? Semplice: che se le entrate impugnate supereranno, in valore, le spese la Finanziaria non verrà alleggerita ma, al contrario, appesantita. Perché alcune voci della stessa Finanziaria verrebbero a trovarsi prive di copertura finanziaria.
Se si dovesse verificare un’ipotesi del genere – e la cosa non è affatto remota – per pubblicare la legge sulla Gazzetta Ufficiale non basterebbe più il semplice passaggio d’Aula con l’ormai canonico ordine del giorno. Mancando la copertura finanziaria di alcune voci, la manovra dovrebbe tornare in Aula per essere, di fatto, rivista in alcune parti. Tutto questo dovrebbe essere fatto molto in fretta, perché a maggio, in assenza di bilancio, si potrebbe configurare la “persistente violazione dello Statuto” e lo scioglimento anticipato dell’Ars (che significherebbe anche Governo di Rosario Crocetta a casa).
Da cosa nasce la nostra ipotesi di un’impugnativa nella quale le entrate bloccate potrebbero superare le spese? Dai fatti accaduti durante il dibattito sulla Finanziaria. I nostri lettori ricorderanno che una bella mattina abbiamo titolato un nostro servizio dando per scontata – senza punto interrogativo – l’impugnativa della Finanziaria.
Scrivendo questo non ci siamo inventati nulla. Quando abbiamo dato per scontata la Finanziaria impugnata girava già la voce di un documento ‘riservato’. Una lettera che sarebbe stata scritta dai vertici burocratici dell’Ars, indirizzata ai vertici dell’assessorato regionale all’Economia. In questa lettera, per dirla con parole semplici, i vertici burocratici di Sala d’Ercole avrebbero messo in guardia i vertici dell’assessorato, sottolineando il fatto che questi ultimi stavano esagerando nel prevedere entrate fantasiose.
A questo punto, ci aspettavamo che l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, e il suo staff riducessero la ‘vena fantastica’ in ordine all’individuazione delle entrate. Invece, con nostra sorpresa, abbiamo notato che la ‘vena fantastica’ di Bianchi & company non era venuta meno e, anzi, era cresciuta.
Un autorevole esponente di un Partito – non ha importanza se di maggioranza o di opposizione, anche perché, dopo l’accordo romano tra Pd e Pdl, non è facile capire chi, all’Ars, si trova all’opposizione – ci ha spiegato che quest’anno, grazie, appunto, all’accordo tra Pd e Pdl, gli uffici del Commissario dello Stato avrebbero guardato con accondiscendenza alla Finanziaria. Tesi che non ci ha convinto.
Vediamo, adesso, quali potrebbero essere le parti della manovra impugnate. Intanto – come abbiamo scritto più volte nei giorni scorsi – non risulta molto convincente l’avere ‘spalmato’ in tre anni, a partire da quest’anno, il ‘buco’ di un miliardo di euro, a valere sul consuntivo 2012.
Ciò significherebbe che, il prossimo anno, la Regione partirebbe con oltre 300 milioni di euro di debiti in uno scenario finanziario nel quale solo un miliardo vola via per precari e forestali. Più il debito di oltre 300 milioni di euro accumulato per il 2015.
Poiché l’ammanco di un miliardo di euro, a fine anno, è ormai un ‘classico’, già a partire dal prossimo anno il ‘buco’ potrebbe attestarsi oltre il miliardo e 300 milioni di euro. Cifra non più controllabile. Da qui la possibilità che il Commissario dello Stato impugni questo passaggio della manovra.
Poi c’è il mutuo di 360 milioni di euro acceso con la Cassa Depositi e Prestiti, ma non ancora contratto. Di fatto – è inutile girarci attorno – è un mutuo per pagare la spesa corrente. Autorizzato dall’ex Ministro dell’Economia, Grilli. Che dirà il nuovo Ministro, Saccomanni?
Una delle parti ‘fantasiose’ delle entrate è rappresentata dalla ‘valorizzazione’ del demanio marittimo. Da questa e da altre voci Governo e Ars si attendono chissà quali entrate. E’probabile che il Commissario dello Stato non sia così ottimista e ‘cassi’ questa parte della manovra.
C’è, poi, la trovata bizzarra per le isole degli arcipelaghi siciliani. Nella testa dei nostri governanti, chi si recherà nelle isole Eolie, nelle Egadi, nelle Pelagie, a Pantelleria e a Ustica e non dormirà in tali luoghi dovrebbe pagare 5 euro. Ve l’immaginate i siciliani che vanno a Panarea e pagano 5 euro solo per mettere piede nell’isola? Idem per Favignana, Ustica eccetera eccetera.
Di fatto, questo balzello, non colpirebbe i turisti, che di solito nelle isole siciliane vanno per passare qualche giorno, ma i siciliani, che invece ci vanno anche per mezza giornata, magari con le proprie imbarcazioni. E poi, dov’è finita la libera circolazione delle merci e delle persone? Anche questa parte, insomma, è a rischio di impugnativa.
Anche la parte del rinnovo dei contratti ai precari non è salva del tutto. Con l’applicazione del Fiscal Compact da parte dello Stato (50 miliardi di euro all’anno che lo Stato italiano dovrebbe immolare sull’altare dell’Unione Europea per i prossimi 20 anni), la Regione ha subito, quest’anno, uno scippo di 800 milioni di euro. Una cifra enorme.
Questo prelievo forzoso impone di guardare al precariato siciliano in termini di andamento tendenziale. Che significa questo? Che il prossimo anno, essendo il precariato tutto a carico della Regione, la spesa potrebbe diventare insostenibile.
Su questo punto è bene essere ancora più chiari. Fino a quando interveniva lo Stato in favore del precariato, la storia poteva andare. Ma adesso lo Stato non solo non interviene, ma toglie, ogni anno, soldi alla Regione per pagare il Fiscal Compact. E sarà così fino a quando l’Italia si ostinerà a rimanere nell’euro.Linksicilia
Ciò significa che tutto il costo del precariato è a carico dei cittadini siciliani – famiglie e imprese – che pagano le tasse.
Ma gli stessi cittadini siciliani, pur essendo tartassati da imposte e tasse, non arrivano più a pagare il costo del precariato. Di conseguenza, già a partire dal prossimo anno, per mantenere i precari bisognerebbe aumentare la pressione fiscale sulle famiglie siciliane e sulle imprese dell’Isola. E questo non sembra possibile, perché i consumi delle famiglie sono ai minimi storici e le imprese o sono già chiuse o stanno per chiudere (anche perché la pubblica amministrazione siciliana, invece di pagare i debiti con le imprese, paga i precari).
Questo scenario pone il rinnovo dei contratti del precariato a rischio di impugnativa. Anche se l’impatto sociale potrebbe essere tremendo.

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Da lunedi operai forestali a Furci, Antillo, Fiumedinisi e Casalvecchio.


Furci Siculo – Il sindacato
Sifus di Furci rende noto che da lunedi sono previsti gli avviamenti degli operai forestali che fanno parte all'azienda (al momento solo i 151sti), per quanto riguarda la zona di Furci Siculo. La richiesta sarà evasa lunedi 6 maggio alle ore 9,30 presso il centro per l'impiego di S. Teresa di Riva, con decorrenza presumibilmente per il 10 maggio, per trenta giorni lavorativi. I bacini interessati sono:

ANTILLO: 7 braccianti;

CASALVECCHIO SICULO: 19 braccianti, 2 addetti ai mezzi meccanici;

FIUMEDINISI: 4 braccianti, 1 capo squadra;

FURCI SICULO: 15 braccianti, 2 addetti ai mezzi meccanici, più un capo squadra
Pino Prestia

Gazzetta Jonica - Web Magazine

Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Meno giornate e meno reddito !




Sondaggio Competenze Forestali

Sondaggio Forestali

Vetrina Ricami 

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo