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Un'anagrafe per chi riceve denaro dalla Regione

PALERMO - “La ristrettezza dei tempi e la grave situazione di crisi economica della Regione non hanno consentito una finanziaria diversa da quella approvata, che ha comunque già dato primi segnali di un’inversione di rotta con tagli di spese agli stipendi , consulenze, uso improprio dell’auto blu, riduzione di Consigli ed Enti e recuperando oltre un miliardo di euro. Accanto a tutto questo non dimentichiamo il risparmio attuato nelle attività di manutenzione da parte di Enti e Comuni che potranno avvalersi di operai forestali e simili. Resta tuttavia forte l’impronta di una Regione gravata da migliaia di precari che incidono su un bilancio dall’impronta assistenzialista". Lo dice Antonio Malafarina, deputato regionale della Lista Crocetta. "Di fronte alla difficile scelta  - prosegue l'esponente del Megafono - se tagliare loro le spese insieme agli operatori forestali, p.i.p. o formazione professionale - per assicurare le necessarie risorse alle imprese e ridurre il livello di imposizione fiscale, - insostenibile per i contribuenti- si è ancora una volta deciso di venire incontro alle loro famiglie. Questo sistema però va ridimensionato e soprattutto controllato perché spesso privilegia i furbi e chi si approfitta delle indennità di disoccupazione danneggiando i contribuenti sottoposti a trattenute considerevoli".

"Ritengo inoltre - aggiunge il deputato - che vada rivista l’elargizione dei contributi ad associazioni ed enti della tabella H, che dovrà essere abolita. I finanziamenti dovranno essere disciplinati in maniera più rigida e selettiva, in modo tale da verificare le finalità pubbliche e soprattutto che vengano effettivamente utilizzati a vantaggio di chi ha realmente necessità, predisponendo progetti sulle iniziative, rendicontando spese e risultati, rendendo pubblici nomi di amministratori e soci. Il governo Crocetta sta infatti avviando le necessarie iniziative legislative che predispongano un “Anagrafe dei percettori di contributi regionali” , primi tra tutti politici ed enti, passando poi per consulenti e lavoratori. Tutto questo servirà a controllare possibili abusi di potere e la gestione dei fondi erogati. Il sistema pubblico e soprattutto chi paga le tasse, non possono più permettersi agevolazioni a pioggia e dal risvolto clientelare.”
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