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FEDE: "20 MILA EURO AL MESE, CASA E AUTISTA SONO UNA MISERIA COME STIPENDIO"


ROMA- «Nel contratto con Mediaset iniziato il primo giugno c'è autista, casa, ufficio e ventimila euro netti al mese ma neppure un euro di buonuscita dopo 24 anni. E devo fare un programma. Un contratto dignitoso, mi avrebbero dovuto dare molto di più dopo quello che ho dato all'azienda». Lo dice Emilio Fede, ex direttore del Tg4, a La Zanzara su Radio24. «Ventimila euro al mese sono niente per quello che ho fatto - dice ancora Fede - mica sono stato lì a rubare. Non è che navigo nell'oro, non ho un appartamento di lusso. Non trasformiamo ventimila euro in un fondo ricchezza. Non significa essere ricchi e poi un pò di soldi li passo a mia moglie e a mia figlia. Non è un contratto sontuoso». Ma sono una bella cifra, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. «Ma non ditemi che sono la ricchezza - risponde Fede - io ho lavorato per sessant'anni fino a 81 anni, e nell'ultimo periodo senza prendere un giorno di ferie». «Le prostitute? È un lavoro che va legalizzato, di sicuro guadagnano più di me».

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METTE LA LATTINA IN FRESCO MA ESPLODE: 38 PUNTI IN VISO AD UN BIMBO DI 8 ANNI- FOTO



LONDRA- Esplode la lattina in faccia e gli squarcia il viso. É accaduto ad un bambino cinesedi 8 anni che aveva messo in freezer la lattina per renderla più fresca. Come racconta il Daily Mail,quando il piccolo è andato ad aprirla, dopo due ore, la lattina sarebbe esplosa procurandogli un taglio su tutta la guancia sinistra, dalla bocca fino all'orecchio.
Sono stati necessari ben 38 punti di sutura, come mostra anche la foto postata su un social network dall'utente Laura_xm che ha raccontato la vicenda del bimbo coinvolto.

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Violenta la suocera di 50 anni e poi brucia il letto: arrestato un 23enne

Il Gazzettino


Scoperto dal marito, lo picchia. Ma lui non ci sta: «È stato un
rapporto consenziente». I dubbi della Procura sugli eventi

Avrebbe minacciato la donna con un coltello (foto archivio)

TREVISO - Abusa sessualmente della suocera 50enne, minacciandola con un coltello, brucia il letto in cui si sarebbe consumata la violenza, litiga e malmena il marito di lei, sottrae con la forza a entrambi le fedi nuziali.

Finisce poi in ospedale con un taglio alla mano e dà in escandescenze quando i medici chiamano i carabinieri per calmarlo. Poi i guai. Grossi guai che hanno fatto scattare le manette ai polsi di un 23enne di origini magrebine, residente proprio nella casa dei suoceri. È stato arrestato dai carabinieri di Vittorio Veneto con le accuse di violenza sessuale, rapina, danneggiamento, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Forestali in provincia di Ragusa. La questione rilanciata da Abbate

Strutturare gli interventi dei Forestali a cura del territorio impiegando gli stessi in lavori di manutenzione naturalistica sia nei siti archeologici ma anche su parchi ed aree attrezzate, arterie viarie di interesse comunale. E’ la proposta lanciata dal presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate, all’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Aiello, ritenendo che solo con questa soluzione i lavoratori Forestali possono avere un futuro che può dare certezze e potrebbe dare la possibilità di nuove assunzioni specialmente per i giovani, in un momento di grave crisi economica della Sicilia. “E’ lodevole l’ impegno messo in campo in questa breve parentesi amministrativa,in merito ad una diversificazione dei lavori svolti dagli stagionali dell’ azienda forestale

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Enna. In agitazione i lavoratori forestali


Enna. Ci sono preoccupazioni notevoli per i lavoratori forestali, tenuto conto delle difficoltà finanziarie della Regione Siciliana che non è nelle condizioni di coprire finanziariamente l’impegno con il mondo forestale che in Sicilia svolge un ruolo notevole per difendere l’ambiente. Le segreterie regionali della Cgil, Cisl ed Uil hanno avuto ieri un incontro in sede di Direzione Regionale Azienda, con la presenza dell’Assessore onorevole Aiello. Sulla base di quanto è venuto fuori da questo incontro i rappresentanti sindacali hanno espresso grande preoccupazione per le mancate e comunque evasive risposte avute dal rappresentante del Governo regionale e sulle incertezze riguardanti le garanzie di avere rispettato l’Accordo del 2009. In particolare i rappresentanti sindacali denunciano il tentativo di dividere i

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5 Settembre 2012 Tutti a Palermo !!

A TUTTI I FORESTALI SICILIANI !!!! 

IL 5 SETTEMBRE GIORNATA DI LOTTA!!!!

1) ALLE ORE 9,30 ASSEMBLEA REGIONALE SIFUS APERTA A TUTTI PRESSO L'HOTEL VILLA D'AMATO IN VIA MESSINA MARINA ,178 PER ORGANIZZARE LE LOTTE DEL FUTURO, OSSIA, QUELLE CHE PORTANO ALL'APPROVAZIONE DELLA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE SULLA STABILIZZAZIONE.
2) ALLE 16.00 ALL'ARS. PIAZZA DEL PARLAMENTO, 1 MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DEL PRESENTE, OSSIA, DELLA VARIAZIONE DI BILANCIO CHE GARANTIREBBE GLI STESSI LIVELLI OCCUPAZIONALI DEL 2011.
IL 5, TUTTI A PALERMO, TUTTI ALLA LOTTA PER IL PRESENTE E PER IL FUTURO!!!! 

MAURIZIO GROSSO

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Formazione in Sicilia, sbloccati i primi fondi



Il bando per la formazione professionale da 286 milioni di euro in dirittura d’arrivo dopo mesi di proteste e scontri politici. Via libera ai primi 50 milioni per gli enti


PALERMO. Dal tecnico di impianti fotovoltaici all'operatore di laboratorio orafo, passando per i tradizionali corsi per estetisti e parrucchieri. Eccolo l’Avviso 20, il bando per la formazione professionale da 286 milioni di euro, in dirittura d’arrivo dopo mesi di proteste, scontri politici e aspri confronti con i sindacati. L’ultimo allarme era arrivato col blocco della spesa per via dei limiti imposti da Roma: le somme per la Formazione sono erogate dall’Europa a patto che la Regione contribuisca con un cofinanziamento. Questo stanziamento è stato garantito dalla giunta regionale assieme agli stipendi del personale. Ma a farne le spese potrebbero essere i pagamenti alle imprese. «Ringraziamo l’assessore all’Economia Gaetano Armao - dice il collega di giunta Accursio Gallo - per la sensibilità mostrata verso il settore, che ha permesso di non bloccare la spesa garantendo migliaia di lavoratori». Il via libera ai pagamenti riguarda dunque gli stipendi del personale pagati dalla Regione. Oltre alla Formazione, la situazione più delicata è quelle dei 27 mila forestali, di cui 7 mila al lavoro da giugno senza stipendio. «È questione di ore - dice l’assessore Francesco Aiello - gli uffici stanno lavorando per rivedere i tetti di spesa».

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Comunicato per il 5 Settembre 2012


FORESTALI SICILIANI!!!!!
MERCOLEDI 5 SETTEMBRE è UN GIORNO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER IL COMPARTO AGROFORESTALE. PERCHE'?
1) NEL PRIMO POMERIGGIO L'ARS è CHIAMATA AD INIZIARE A DISCUTERE PER POI VOTARE O MENO, LA PROPOSTA DEL GOVERNO CHE PREVEDE IL REPERIMENTO DI 190 MILIONI DI EURO PER IL DIPARTIMENTO AZIENDA FORESTE E 190 MILIONI PER IL CORPO FORESTALE ( COME RIPORTATO DAL GIONALE DI SICILIA A PAG.3 IL 30 AGOSTO U.S). SE L'ARS DOVESSE VOTARE POSITIVAMENTE, ANCHE SE USCENDO DA SOTTO UN TRENO, DOVREBBERO ESSERCI DISPONIBILI, ( SE LA MATEMATICA NON è UN OPINIONE) TUTTI I FONDI NECESSARI A GARANTIRE I LIVELLI DELLO SCORSO ANNO. QUESTO PERCHE' UNA CINQUANTINA DI GIORNATE LAVORATIVE PER GLI ADDETTI ALL'ANTINCENDIO DOVREBBERO ESSERE GARANTITE DALLE SOMME LEGATE ALL'ACCORDO, STIPULATO NEI GIONI SCORSI, CON IL MINISTERO AI BENI CULTURALI.

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Formazione e forestali? Lavoratori di serie “B”. Parola di Ivan Lo Bello e Simona Vicari

Linksicilia

Nel dimettersi da assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, aveva ragione quando affermava: “In questi giorni ho assistito a un impazzimento della politica che non condivido: per questo ho deciso di lasciare la poltrona e di tornare a fare il magistrato”. E di vero impazzimento che si deve parlare. Ma non solo della politica in senso stretto.
E’ di ieri la dichiarazione, riportata dalla stampa, di Ivan Lo Bello, esponente nazionale di Confindustria. Parole che lasciano intendere che esistono lavoratori di “Serie A” e lavoratori privi di dignità. L’affondo di Lo Bello si riferisce alla decisione assunta dal governo regionale di garantire gli stipendi al personale, ai forestali ed ai corsi di formazione professionale a scapito delle aziende. Le stesse percepirebbero i pagamenti solamente a partire dal gennaio 2013.

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Andrea Vecchio contro tutti

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"Chi sono gli assessori ascari Aiello vuole i voti dei forestali"

Live Sicilia


L'assessore Vecchio continua nella sua opera di picconatore. All'inaugurazione del comitato elettorale catanese di Rosario Crocetta se la prende con gli "ascari". E con l'assessore Aiello.

L'assessore Vecchio torna alla carica, durante l'inaugurazione del comitato elettorale catanese di Rosario Crocetta. Vecchio sostiene che "se Massimo Russo andasse via dalla giunta regionale sarebbe il tracollo completo e la vittoria assoluta degli assessori ascari che badano solo alla campagna elettorale e ai clienti da conquistare”. L'assessore regionale alle Infrastrutture risponde anche agli attacchi del collega di giunta con delega all'agricoltura Francesco Aiello. Vecchio lo definisce “poveraccio” e aggiunge: “Aiello sostiene che a Vittoria ci sono tre rossi: il cerasuolo di Vittoria, ma non è un rosso, il pomodoro di Pachino, ma non è un rosso e poi Ciccio Aiello l'ultimo vecchio stantio rosso di Vittoria. Orgogliosamente - aggiunge Vecchio riferendosi ad Aiello - si professa comunista, ma il suo tipo di gestione della politica è da comunista? Lui sta girando da due mesi casa per casa a cercare voti dai forestali, lui ha voluto assumere questi forestali assolutamente a condizione che gli dessero il voto, senza un programma né un progetto, e per questo rischiano di essere sfruttati in cambio della miseria che gli diamo, senza un programma e senza un progetto”.

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Operai antincendio ormai allo stremo «Da giugno a oggi neanche un acconto»

La Sicilia
Vantano non meno di ventisei anni di precariato, la categoria con maggiore anzianità tra i precari siciliani! Politici e sindacati si ricordano di loro a fasi alterne, e adesso, con le Regionali alle porte e le Politiche poco più in la il timore che molti manifestano è che sulla loro sorte si stiano giocando varie partite. Parliamo dei lavoratori precari del comparto forestale. Nei cantieri di Nicolosi e Adrano si respira un clima davvero "incandescente" (è proprio il caso di dirlo).

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Forestali, accordo disatteso


Lavoratori sul piede di guerra: martedì presidio di protesta per il numero delle giornate Forestali, accordo disatteso

L'estate rovente che stiamo per lasciarci alle spalle con il ricordo di essere tra le più calde dell'ultimo decennio (seconda solo a quella del 2003) sta lasciando il segno su diversi fronti, compreso quello degli incendi. E, conseguentemente, della manutenzione dei boschi, alla quale a Messina e provincia al momento si fa fronte con il 10% della forza lavoro necessaria.

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UNSIC . Impiego forestali


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Sicilia. Regione per garantire precari e forestali limita pagamenti a imprese


L’Ance Sicilia contesta la decisione dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, di limitare i pagamenti alle imprese per recuperare risorse finanziarie con cui garantire forestali, precari e formatori, e gli ha chiesto un incontro urgente per sollecitare soluzioni alternative.
“Ci rendiamo conto, ma non lo giustifichiamo – dichiara Salvo Ferlito, presidente regionale dell’Ance Sicilia – che la politica voglia dare conto ai più, assistiti anche dalle spese improduttive, che cingono d’assedio i ‘palazzi’. Ma l’edilizia – osserva Ferlito – è il settore che in assoluto ha pagato il prezzo più alto alla crisi, con 40 mila licenziamenti diretti e almeno 30 mila nell’indotto. Ogni impresa sana che ottiene liquidità solo dal lavoro è impossibilitata ad onorare gli impegni assunti per l’esecuzione di ogni commessa, esponendosi oltre i limiti sostenibili, sol perché le amministrazioni pubbliche non provvedono minimamente ai pagamenti dovuti. Incredibilmente di questi numeri altissimi la politica non tiene mai conto ed è sempre pronta a penalizzare le imprese edili e a scatenare altre decine di migliaia di licenziamenti pur di salvaguardare inconfessabili rapporti clientelari”.

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Cefelù, incendio nella proprietà di Armao: forse è doloso



gaetano_armao (foto di gianfranco modica)
1 settembre 2012 - Un incendio si e’ sviluppato nella proprieta’ dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, a Cefalu’, nel Palermitano.
Ne dà notizia con un comunicato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Alessandro Arico.
“Riteniamo possa essere doloso – scrive Aricò – e fortunatamente e’ stato contenuto proprio alle porte dell’abitazione. In questo clima e’ difficile poter amministrare e fare politica. Gaetano Armao e’ prima stato assediato sotto la sua abitazione palermitana. Ora addirittura messo in pericolo insieme alla famiglia a Cefalu’ per avere fatto delle scelte impopolari per cercare di contenere una situazione economica difficilissima”.

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La giunta replica a Vecchio: "Chiedi scusa, o vai via"

Live Sicilia

Ecco la replica - non firmata da Russo, Vecchio e Venturi - alle accuse dell'assessore alle Infrastrutture, che aveva parlato di "ascari" tra i componenti nell'esecutivo, di colleghi impegnati, più che nelle attività di governo, in quelle clientelari. Riceviamo la lettera e la pubblichiamo.

La giunta replica a Vecchio: "Chiedi scusa, o vai via"
Il governo Lombardo non ci sta. La giunta (con l'esclusione di Andrea Vecchio, Marco Venturi e Massimo Russo) ha sottoscritto una lettera di replica alle accuse dell'assessore alle Infrastrutture, che aveva parlato di "ascari" tra i componenti nell'esecutivo, di colleghi impegnati, più che nelle attività di governo, in quelle clientelari. Riceviamo la lettera e la pubblichiamo.

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SICILIA: AIELLO A VECCHIO, ACCUSE INCONCEPIBILI CONTRO IL GOVERNO

Regione Sicilia
"Sono sgomento per le parole utilizzate dal collega Andrea Vecchio. E' inconcepibile un atteggiamento del genere verso il Governo del quale continua a far parte. Delle sue dichiarazioni salvo soltanto la parte in cui invita Massimo Russo a restare al suo posto". Lo ha dichiarato Francesco Aiello, assessore regionale delle Risorse agricole e alimentari. "Personalmente - aggiunge Aiello - non credo fino in fondo agli attestati di stima che Vecchio ha rivolto a Russo, perche' sono convinto che nascondano da parte sua interessi inconfessabili rispetto a un canovaccio prestabilito. Se Vecchio no

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Si.F.U.S Madonie


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Giunta rinviata, o forse no Nel governo è pieno caos



Oggi l'esecutivo doveva riunirsi per varare la spending review. Ma la giunta potrebbe saltare a data da destinarsi. Nell'ultima settimana tensione alle stelle per la campagna elettorale, che ha spaccato il governo tra tecnici e politici. E c'è chi non esclude colpi di scena sull'addio di Russo.

Live SiciliaGiunta rinviata, o forse no Nel governo è pieno caos
La spending review rimane appesa al filo di una giunta di governo sempre più nel caos. Come se on bastassero le tensioni dei giorni scorsi, dalle accuse pesantissime di Marco Venturi e Andrea Vecchio su presunte irregolarità di gestione ai siluri al veleno lanciati da big della maggioranza all'indirizzo di Gaetano Armao, accusato persino di “rigore di stampo terroristico, nelle ultime ore è esplosa la bomba delle dimissioni di Massimo Russo. Il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità ha affidato a una dichiarazione all'Ansa la sua decisione di togliere il disturbo. Ma manca ancora un atto ufficiale. E Raffaele Lombardo lo ha rimarcato nel comunicato stampa in cui ha riempito di lodi il suo assessore, dipingendo come una sciagura la sua eventuale uscita dalla giunta. Come a dire: non tutto è deciso, ancora.

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"Russo non andartene E' Lombardo che deve sparire"

Lettera choc di Andrea Vecchio, che chiede al vicepresidente di non dimettersi. "Facciamo da baluardo all’assalto alla diligenza che in questi ultimi giorni si sta tentando di effettuare con la regia dell’ex presidente Lombardo e alcuni assessori ascari"

Live Sicilia"Russo non andartene E' Lombardo che deve sparire"
Caro Massimo, avere appreso ieri, da notizie apparse sulla stampa, della tua intenzione di dimetterti, di abbandonare il fronte dal quale hai condotto la tua battaglia contro gli sprechi e le inefficienze nella sanità pubblica a vantaggio dell’efficienza, della trasparenza e della legalità, pur tra mille ostacoli e interferenze provenienti, molti dall’interno e parecchi anche dall’esterno dell’amministrazione regionale, ha gettato nello sconforto, non solo me, che sarebbe la cosa minore, ma migliaia di siciliani che in te hanno creduto e che a te, alla tua figura, hanno affidato le sorti della loro salute e se vuoi della loro vita.

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Ance Sicilia: no al blocco dei pagamenti alle imprese per garantire forestali e precari

Sicilia24ORE – Sicilia24h.it

L’Ance Sicilia contesta – in una nota – la decisione dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, di limitare i pagamenti alle imprese per recuperare risorse finanziarie con cui garantire forestali, precari e formatori, e gli ha chiesto un incontro urgente per sollecitare soluzioni alternative.
“Ci rendiamo conto, ma non lo giustifichiamo – dichiara Salvo Ferlito, presidente regionale dell’Ance Sicilia – che la politica voglia dare conto ai più, assistiti anche dalle spese improduttive, che cingono d’assedio i ‘palazzi’. Ma l’edilizia  – osserva Ferlito – è il settore che in assoluto ha pagato il prezzo più alto alla crisi, con 40 mila licenziamenti diretti e almeno 30 mila nell’indotto. Ogni impresa sana che ottiene liquidità solo dal lavoro è

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Vecchio scrive a Russo, rimani. Lombardo non metta più piede a palazzo d'Orleans

Cataniaoggi
Vecchio scrive a Russo, rimani. Lombardo non metta più piede a palazzo d'Orleans


Caro Massimo, avere appreso ieri, da notizie apparse sulla stampa, della tua intenzione di dimetterti, di abbandonare il fronte dal quale hai condotto la tua battaglia contro gli sprechi e le inefficienze nella sanità pubblica a vantaggio dell'efficienza, della trasparenza e della legalità, pur tra mille ostacoli e interferenze provenienti, molti dall'interno e parecchi anche dall'esterno dell'amministrazione regionale, ha gettato nello sconforto, non solo me, che sarebbe la cosa minore, ma migliaia di siciliani che in te hanno creduto e che a te, alla tua figura, hanno affidato le sorti della loro salute e se vuoi della loro vita.

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Regione Sicilia. Chiusi i rubinetti ai fornitori

Siciliamediaweb
Regione Sicilia. Chiusi i rubinetti ai fornitori
La Regione chiude il «rubinetto» dei pagamenti ai fornitori in modo da garantire gli stipendi al personale e ai forestali e avviare i corsi di formazione. Per le aziende che attendevano i pagamenti, pronti da essere liquidati dalla banca, se ne riparlerà a partire da gennaio.

Il governo ha così momentaneamente risolto l'emergenza legata al blocco della spesa a causa del patto di stabilità: in sostanza l'amministrazione rischiava di sforare il tetto di spesa imposto da Roma, andando incontro a sanzioni economiche pesantissime. Nel 2012 questo limite ammonta a 5,2 miliardi su un un bilancio di 27 miliardi. Per garantire i pagamenti, la Regione ha ridistribuito i margini di spesa, togliendo qualcosa in alcuni dipartimenti e garantendo altri settori. C'è però un'altra strada seguita dall'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, che proverà a convincere il premier Mario Monti della necessità di allargare le maglie del patto di stabilità per l'isola, dal momento che frenerebbero pure gli investimenti.

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Spending review, Vernuccio e Russo incontrano i sindacati



31 agosto 2012 - Il 4 settembre la riunione con i sindacati dei lavoratori pubblici, dipendenti della Regione siciliana, è già fissata. Convoca l’assessore alle autonomie locali, Nicola Vernuccio partecipa anche l’assessore alla sanità, Massimo Russo. Anzi a partecipare all’incontro con i rappresentanti dei lavoratori convocati per discutere di spending review, Russo ci tiene particolarmente. Un passaggio fondamentale quello con i sindacati propedeutico all’approvazione in giunta del documento sulla revisione della spesa prodotto dall’assessore Gaetano Armao.

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Al Sig, Albanese (Confindustria Palermo) i forestali non vanno proprio giù !!

Repubblica Palermo


Regione, stop ai pagamenti per i fornitori la rivolta delle imprese: fate solo clientela
Le associazioni imprenditoriali insorgono dopo la decisione di sbloccare i fondi per forestali e formazione a danno di quelli per le aziende. Confartigianato pensa alla class action


ALLE imprese siciliane non è andato giù che il miliardo atteso da un anno per il pagamento dei fornitori sia stato bloccato mentre alla formazione sia stato garantito l'intero budget di 500 milioni. A fare arrabbiare il mondo imprenditoriale  -  tra loro c'è chi è già pronto alla class action  -  è l'ultima "manovrina" della Regione che, per rispettare il patto di stabilità, ha dato priorità ai fondi per la formazione e per i forestali, sacrificando ancora una volta quelli destinati alle imprese.
Il giorno dopo la decisione della giunta di chiudere il rubinetto dei pagamenti ai fornitori, le imprese sono durissime. E parlano di "saccheggio da campagna elettorale per foraggiare le clientele", puntando il dito contro "la solita discriminazione tra chi lavora nel pubblico, ed è garantito, e il lavoratore del settore privato che presta servizi alla pubblica amministrazione ". Confartigianato Sicilia già fa i conti del disastro al quale vanno incontro molte delle 15 mila aziende associate. Mentre Confindustria Palermo rimarca, con il suo leader Alessandro Albanese, l'assenza di interlocutori per le imprese nel governo Lombardo, perché le scelte, malgrado la presenza di due assessori-imprenditori, Vecchio e Venturi, sono saldamente in mano a un "dittatore che, sia pur dimissionario, ancora privilegia gli stipendifici e si ostina a non vedere che la Sicilia corre verso il precipizio". Il giorno del collasso si avvicina. "Da Enna, dal Caltanissetta e anche da Palermo tantissime piccole aziende di impiantistica e delle manutenzioni ci annunciano non solo che sono in sofferenza ma che ormai stanno per chiudere. La situazione è drammatica  -  accusa Filippo Ribisi, presidente regionale di Confartigianato  -  è una manovra azzardata, quella della Regione. Non avendo obiettivi chiari, spostano i fondi in modo distruttivo, sembra il gioco delle tre carte. I crediti le imprese li aspettano non dal mese scorso,
come ritiene il governatore, ma da un anno e più". Nelle sedi provinciali delle associazioni artigiane è partito il conto alla rovescia: le imprese interessate alla class action si stanno coalizzando, anche perché le notizie sul blocco dei pagamenti ai fornitori ha messo in allarme le banche. Un altro sos è in preparazione con appello alla politica, che le sigle promotrici della marcia per lo sviluppo del marzo scorso si apprestano a redigere, con la richiesta di programmi su misura per le imprese. Nei prossimi giorni ci sarà un raduno dei 18 rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale che hanno già fatto fronte comune per mettere in mora la Regione, chiedendo, il 22 maggio scorso, un intervento a Monti per la Sicilia a rischio default. "Il rischio crac, che secondo Lombardo era una nostra esagerazione, oggi si rivela essere la verità", attacca sempre Ribisi. Il presidente di Assindustria Palermo Albanese chiede di dare lo stop "alla farsa di un governo dimissionario che continua a foraggiare clientele, ad alimentare la subcultura del posto fisso calato dall'alto di una raccomandazione politica". "Perché bisogna pagare solo i forestali e non i lavoratori delle imprese? Le scelte strategiche di Lombardo fanno parte di una mentalità incrostata. Ma per forza: chi per vent'anni ha vissuto grazie a uno stipendio pubblico, governerà con la mentalità dell'impiegato pubblico  -  dice Albanese  -  solo l'impresa, che produce ricchezza, potrà essere la chiave per uscire dal tunnel. Dobbiamo camminare con le nostre gambe. Certamente mai sulle gambe della finta formazione o dei forestali".

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Duemila dirigenti non bastano E c'è un esercito di "autisti blu"

Live Sicilia


Sprechi/1. Nonostante i dipendenti regionali con qualifica dirigenziale rappresentino quasi l'11% del personale, la Regione ha fatto ricorso a un gran numero di esterni e consulenti. I conducenti delle vetture di servizio, invece, sono 135: quasi tre volte quelli della Lombardia. E costano quasi 6 milioni di euro.

Poche settimane fa, nei giorni caldi del “rischio default” (poi in gran parte ridimensionato) e dell'ipotesi commissariamento (finita nel cassetto dopo le dimissioni di Lombardo), gli assessori Massimo Russo e Gaetano Armao hanno avvertito il dovere di difendere la regione siciliana dagli attacchi dei giornali del Nord e della politica “centralista”, in una conferenza stampa nella quale hanno snocciolato “i veri numeri” della macchina amministrativa siciliana. Numeri coerenti con le funzioni della Regione, con le sue prerogative statutarie

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Giunta rinviata, o forse no Nel governo è pieno caos

Live Sicilia

Oggi l'esecutivo doveva riunirsi per varare la spending review. Ma la giunta potrebbe saltare a data da destinarsi. Nell'ultima settimana tensione alle stelle per la campagna elettorale, che ha spaccato il governo tra tecnici e politici. E c'è chi non esclude colpi di scena sull'addio di Russo.

Giunta rinviata, o forse no Nel governo è pieno caos
La spending review rimane appesa al filo di una giunta di governo sempre più nel caos. Come se on bastassero le tensioni dei giorni scorsi, dalle accuse pesantissime di Marco Venturi e Andrea Vecchio su presunte irregolarità di gestione ai siluri al veleno lanciati da big della maggioranza all'indirizzo di Gaetano Armao, accusato persino di “rigore di stampo terroristico, nelle ultime ore è esplosa la bomba delle dimissioni di Massimo Russo. Il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità ha affidato a una dichiarazione all'Ansa la sua decisione di togliere il disturbo. Ma manca ancora un atto ufficiale. E Raffaele Lombardo lo ha rimarcato nel comunicato stampa in cui ha riempito di lodi il suo assessore, dipingendo come una sciagura la sua eventuale uscita dalla giunta. Come a dire: non tutto è deciso, ancora.

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Bilancio, rimodulati i tetti di spesa soldi a enti locali, corsisti e forestali


Palermo. Fino a ieri sembrava che per colpa del patto di stabiità e, soprattutto, per mancanza di liquidità, la pubblica amministrazione siciliana, dalla Regione agli enti locali, si dovesse bloccare. Invece ieri, dopo una lunga riunione tra il presidente della Regione, Lombardo, l'assessore all'Economia, Armao, e il ragioniere generale, Bossone, sono stati rimodulati i tetti di spesa attribuendo ai dipartimenti le somme che erano già state previste a inizio 2012.

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ECONOMIA: SBLOCCATA LA SPESA REGIONALE

Regione Sicilia
Dando seguito agli impegni assunti nell'ultima giunta di governo, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, hanno sbloccato i tetti di spesa relativi al patto di stabilita' 2012. Per consentire, infatti, lo sblocco della spesa regionale, ed in particolar modo di alcuni settori strategici, sono stati rimodulati i tetti che erano gia' stati previsti ad inizio anno per i dipartimenti. In particolare, si tratta delle spese relative ai mutui, al personale, ai forestali, ai trasferimenti ai Comuni, alla formazione e all'emergenza rifiuti. "Le scelte fatte dal governo nazionale - ha dichiarato il ragioniere generale Biagio Bossone a conclusione della riunione - ci hanno costretto a rivedere le previsioni che a suo tempo avevamo avanzato. Tuttavia, pur nelle difficolta' in cui siamo costretti ad operare, abbiamo rivisto le previsioni e siamo pronti ad ulteriori modifiche in relazione ad eventuali nuove esigenze che dovessero prospettarsi nelle prossime settimane".

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REGIONE - BILANCIO - ARRIVANO I FONDI PER ENTI LOCALI E FORESTALI




Madonielive - LogoREGIONE - BILANCIO - ARRIVANO I FONDI PER ENTI LOCALI E FORESTALI
La rimodulazione di spesa avviata dall'Assessore Armao è certamente una buona iniziativa che consente i trasferimenti dei fondi agli Enti Locali che noi chiediamo già da mesi per evitare la paralisi degli enti a causa della mancanza di liquidità e del taglio dei fondi da parte del Governo Nazionale. Ma è opportuno sapere se queste somme serviranno anche a pagare gli stipendi dei precari presso gli Enti Locali e dei lavoratori ASU che attendono da mesi di essere pagati". A dichiararlo è Salvino Caputo, parlamentare regionale del PDL e Presidente la commissione Legislativa Attività Produttive dell'ARS che ha chiesto all'Assessore Armao ed al Ragioniere Generale Bossone di destinare le somme anche in favore dei precari. "Adesso - continua Caputo - attendiamo che da parte del Governo ci sia una volontà non solo per assicurare il pagamento degli stipendi ma anche quella di offrire le garanzie per il futuro occupazionale di questi lavoratori in prossimità della scadenza che è prevista per il prossimo dicembre e senza un provvedimento di proroga - conclude Caputo - si palesa sempre di più il pericolo della perdita del lavoro che può determinare l'apertura di una emergenza occupazionale di oltre 20 mila persone".
Caputo, nei mesi scorsi aveva presentato un ordine del giorno e un'nterrogazione parlamentare per chiedere al governo provvedimenti urgenti per garantire gli stipendi ai lavoratori precari.

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Sbloccati i soldi per i forestali

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Soldi dirottati per i forestali


Una manovra necessaria per garantire gli stipendi al personale e ai forestali e avviare i corsi di formazione. Per le aziende che attendevano i pagamenti, pronti da essere liquidati dalla banca, se ne riparlerà a partire da gennaio


PALERMO. La Regione chiude il «rubinetto» dei pagamenti ai fornitori in modo da garantire gli stipendi al personale e ai forestali e avviare i corsi di formazione. Per le aziende che attendevano i pagamenti, pronti da essere liquidati dalla banca, se ne riparlerà a partire da gennaio.

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SESSO IN PUBBLICO A VILLA PAMPHILI, DENUNCIATA UNA COPPIA ROMANA


ROMA - Sono stati pizzicati completamente nudi mentre consumavano un rapporto sessuale vicino al laghetto del Giglio a Villa Pamphili a Roma. La coppia è stata scoperta dalla polizia, ieri sera intorno alle ore 18. Quando una pattuglia del commissariato Trastevere è arrivata nel parco, è stata immediatamente avvicinata da numerose persone che gli hanno indicato l'alcova degli amanti. 

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ANTONIO, 20 ANNI, PADRE DA UN MESE S'IMPICCA PERCHÉ SENZA LAVORO. "ROSA, MANU, VI AMO"


OTTAVIANO - Antonio era diventato padre di Emanuele solo un mese fa, quando su Facebook ringraziava il piccolo e Rosa, la sua compagna, per avergli donato la gioia più grande della sua vita. Ma quella gioia non è stata sufficiente a placare la sua sofferenza, che ieri è culminata nel suicidio per il neopapà ventenne. 

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REGIONE: BLOCCATI I PAGAMENTI AI FORNITORI

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Il Governo Regionale ha bloccato 1 miliardo di euro destinato a saldare le aziende fornitrici, che così dovranno attendere almeno fino a gennaio 2013,  per poter pagare gli stipendi del personale, dei forestali ed avviare i corsi di formazione. “Apprendiamo con grande disappunto la notizia del blocco dei fondi destinati al pagamento delle imprese che hanno fornito beni e servizi alla Regione e agli Enti locali. La Sicilia e’ speciale anche in questo: mentre lo Stato si e’ quanto meno posto il problema di dover pagare i debiti pregressi della Pa verso le imprese, la Regione siciliana continua a maltrattare le forze produttive dell’Isola non avendo il coraggio di tagliare le spese improduttive che servono esclusivamente a rafforzare una campagna elettorale che si prepara ad essere un campo di battaglia a chi ha piu’ forza clientelare a disposizione”. Lo afferma in un comunicato Filippo Ribisi, presidente di Confartigianato imprese Sicilia, che parla di atteggiamento “scandaloso”.

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Incendio nel beneventano: arrestato allevatore piromane



Un allevatore cinquantenne, presunto responsabile dell’incendio divampato ieri nel beneventano è stato arrestato dal Corpo forestale dello Stato. L’operazione è scattata in seguito ad una segnalazione da parte di alcuni cittadini pervenuta al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato. Una squadra composta da personale del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Napoli e Benevento e dei Comandi Stazione Forestali di Airola e Montesarchio (Benevento), ha raggiunto l’uomo ad Arpaia (Benevento) presso la propria abitazione. Durante le perquisizioni sono state rinvenuti indumenti scuriti dal fuoco, con evidenti tracce di fuliggine e cenere. L’uomo, ascoltato dai Forestali, ha spontaneamente confessato di aver appiccato il fuoco in tre punti del terreno con lo scopo di rinnovare il pascolo. L’incendiario, quindi, è stato tradotto in piena notte presso il carcere di Benevento e rischia da 4 a 10 anni di reclusione.

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