di Giulio Giallombardo -
La roulette russa è ricominciata. Le strane “interferenze” all’interno della galleria di Tremonzelli, sull’A19 Palermo-Catania, si sono rifatte vive e puntuali nel mese di agosto. Dopo l’ultimo caso segnalato giovedì scorso, un altro episodio si sarebbe verificato il 12 agosto.
DUE NUOVI CASI – “Stavo andando con i miei figli al Parco Avventura Madonie – ci ha scritto un nostro lettore – e poco prima di uscire dalla galleria, in direzione Catania, la mia Ford Mondeo si è spenta e per fortuna sono riuscito lentamente ad accostare, senza freni, né idroguida. Ho spento il quadro e la macchina è ripartita. Non so a chi segnalare l’accaduto per i controlli. Ci deve scappare per forza il morto prima di indagare?”. E non è finita. Un’altra lettrice si unisce al coro: “La stessa cosa ci è capitata un anno fa, ad agosto, mio marito ed io ce la siamo cavata con tanto sangue freddo e un po’ di fortuna”.

LE DINAMICHE – Com’è ormai noto, all’interno del tunnel alle pendici delle Madonie, in diversi casi, le auto sarebbero andate in tilt, spegnendosi improvvisamente. Alcuni testimoni raccontano anche che questo sarebbe avvenuto contestualmente ad un black out delle luci della galleria. Quindi i malcapitati automobilisti si sarebbero ritrovati al buio completo e con l’auto che corre a motore spento. Questa inquietante situazione sarebbe durata, però, solo pochi secondi. Il tempo di rimettere in moto la vettura e ripartire.
POCHI CONTROLLI – I casi segnalati non sono per fortuna molti, una decina in tutto, ma il fatto che questi episodi avvengano sempre nello stesso tratto di autostrada, li rende almeno un po’ sospetti. La cosa che lascia ancora più perplessi è, però, la quasi totale indifferenza che gli addetti ai lavorimostrano per il fenomeno. Tranne qualche eccezione. Pochi mesi fa, ad esempio, l’Arpa Sicilia, su invito e sollecito della redazione di SiciliaInformazioni, ha effettuato un sopralluogo all’interno della galleria, con un mezzo in grado di rilevare la presenza di campi elettromagnetici, non trovando nulla di anomalo. Un sopralluogo con gli stessi risultati – sempre su una nostra proposta – è stato fatto anche dal laboratorio mobile dell’Istituto Superiore Statale “Leonardo Da Vinci” di Trapani, lo scorso settembre.
VERSO UN TAVOLO TECNICO? – Ma nulla sembra essere noto “ufficialmente” all’Anas. “Noi non abbiamo alcuna segnalazione in merito, – spiega Gianluca Gioia, dell’ufficio stampa dell’Anas – ci sono solo persone che si rivolgono ai giornali. Da controlli fatti in passato con l’Enel non è mai stata segnalata una mancanza di tensione elettrica all’interno della galleria. Ciò non toglie, comunque, che sia possibile la presenza d’inquinamento elettromagnetico”. L’Anas si è detta comunque disponibile a collaborare con l’Arpa Sicilia per avviare un monitoraggio più costante, installando delle centraline fisse all’interno della galleria. Che qualcosa si stia finalmente muovendo?