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LA FORESTALE PRODUTTIVA? UN UOVO DI COLOMBO

Anzi, tante uova piccole e grandi. Una miriade di proposte per rendere produttiva l’Afor calabrese. Sapete a esempio quanto costa la legna? Da quattordici a venti euro il quintale, per non parlare del pellet. E il terriccio per le piante? Un sacchetto da cinque chili rischiate di pagarlo fino a un paio di euro. Le ghiande venti centesimi al chilo. Provate a vedere i prezzi delle castagne, delle noci, delle ciliege, o andate dai fiorai per un ramo di pungitopo. Acquistate l’acqua dai camion cisterna che la portano giù dall’Aspromonte e spenderete fino a venti centesimi al litro. Ecco, accanto alla funzione essenziale di salvaguardia del patrimonio ambientale, che deve essere un costo di cui si deve far carico la comunità, ci sono svariate attività remunerative a cui possono essere applicati gli operai forestali, autoremunerando il loro lavoro e offrendo prodotti alle comunità locali a costi contenuti e qualità elevata. Ecco perchè il problema non sono gli operai forestali ma chi non è capace di gestirne la funzione. 

Vetrina Ricami

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Forestazione, Nugnes: 'Manteniamo gli impegni assunti'

NAPOLI - Il consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura Daniela Nugnes esprime“grande soddisfazione per l'approvazione della delibera di giunta che iscrive 56 milioni e 400 mila euro nella competenza del bilancio per l'esercizio finanziario 2013 da destinare alla forestazione in Campania.

“Nel corso dell'incontro odierno – prosegue – si è stabilito di istituire nel bilancio gestionale 2013 un nuovo capitolo sul quale fare confluire le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione attribuite alla Regione Campania e che saranno impiegate in favore dell'ambiente e della manutenzione straordinaria del territorio regionale. 

“Con questo atto, che fa da apripista all’erogazione di mandati di pagamento per circa 18 milioni di euro, già disponibili nelle casse regionali,manteniamo gli impegni assunti e gettiamo le basi per una riforma virtuosa del comparto alla quale devono ora contribuire tutti i soggetti coinvolti.

“ La tempestività con la quale la Giunta regionale ha approvato la delibera per stanziare i fondi previsti dalla finanziaria approvata martedì sera è la prova evidente di quanto ci stia a cuore il destino degli operai forestali e di quanto sia nostra priorità lavorare per il comparto”, conclude la Nugnes.


Vetrina Ricami

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I delegati sindacali di Cantiere dei lavoratori forestali si riuniranno martedì prossimo

Sulla difficile ed annosa situazione in cui si trova il settore forestazione in Campania con i lavoratori che, da mes,i sono ancora senza stipendi e con nessuna certezza sul futuro è intervenuto, con una nota, il segretario provinciale della Fai Cisl sannita, Alfonso Iannace (nella foto di "Gazzetta").
Alle gravose circostanze, scrive, va aggiunta "una ulteriore questione in quanto la Regione Campania con vari "emendamenti" alla finanziaria 2013, ha stravolto la Legge Regionale  11/96, mettendo in discussione la stabilizzazione del 2001-2002, eliminando, quindi, anche il rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
La "stabilizzazione" è  il frutto di un lungo lavoro del sindacato che non può e non deve essere cancellato con un colpo di spugna.
Infatti, il sindacato ha contrastato, con forza, l'emendamento in parola, ripristinando la "stabilizzazione" dei lavoratori forestali della Campania e, soprattutto, ha rilanciato la necessità e la disponibilità a modificare la Legge Regionale 11/96, per renderla più rispondente alle reali esigenze di una forestazione efficiente, moderna, rinnovata e produttiva, che dovrà essere competenza esclusiva dei lavoratori forestali".
Questi temi, saranno oggetto di un incontro con tutti i Delegati Sindacali di Cantiere lavoratori forestali della Fai Cisl, degli Enti Delegati (Provincia, Stapf e Comunità Montana: Fortore,Titerno-Alto Tammaro e Taburno), che si riuniranno in assemblea martedì prossimo, 23 aprile, alle ore 9.00, presso la Sala Pastore della Cisl di Benevento in via Nicola da Monteforte.


Vetrina Ricami

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Vertenza forestali Campania, la Fai Cisl chiama a raccolta i delegati


Non si placano, né è possibile vista la complicata situazione in cui versano i lavoratori (privi da mesi dello stipendio e senza certezze sul futuro), le acque nel settore forestazione in Campania. Alle già gravose circostanze, ricorda in una nota Alfonso Iannace della Fai-Cisl, si sarebbe poi sommata “una ulteriore insensatezza, in quanto la Regione Campania con vari ‘emendamenti’ alla finanziaria 2013, stravolgeva la L.R. 11/96, mettendo in discussione la stabilizzazione del 2001/02 ed eliminando quindi anche il rapporto di lavoro a tempo indeterminato”. La “stabilizzazione”, spiega Iannace, “è il frutto di un lungo lavoro del sindacato che non può e non deve essere cancellato con un colpo di spugna. E infatti il sindacato ha contrastato con forza l’emendamento in parola, ripristinando la ‘stabilizzazione’ dei lavoratori forestali della Campania, e soprattutto ha rilanciato la necessità e la disponibilità a modificare la L.R.11/96”.
Questi temi saranno oggetto anche di un incontro con tutti i Delegati Sindacali di Cantiere lavoratori forestali della Fai Cisl degli Enti Delegati (Provincia, Stapf e Comunità Montana: Fortore,Titerno-Alto Tammaro e Tanburno), che si riuniranno in assemblea martedì 23 aprile alle ore 9,00 presso la Sala Pastore della Cisl di Benevento in via Nicola da Monteforte,n.1.


Vetrina Ricami

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Vertenza forestali, la Fai Cisl chiama a raccolta i delegati

AVELLINO:Giovanni Maraia e Luca Orsogna di Ariano in Movimento comunicano che "diversi operai della Comunità Montana Ufita di Ariano Irpino hanno attuato, attraverso i loro legali, un'azione di pignoramento presso la Tesoreria della CM Ufita per recuperare parte degli stipendi arretrati. Sono depositati presso la Tesoreria della Comunità Montana Ufita circa 300 mila euro più 600 mila euro di residui, che la CM Ufita intende utilizzare per pagare l'acquisto di mezzi meccanici, come deliberato dalla Giunta della CMUfita con atto n36 del 25/3/2013. Queste somme dimostrano che la CM Ufita ha e aveva fondi sufficienti per il pagamento degli stipendi ai lavoratori forestali. E' certo che questa identica condizione economica e' presente nelle altre Comunità Montane della provincia di Avellino, i cui rendiconti delle spese per la forestazione, degli ultimi anni, non sono stati mai presentati alla Regione Campania, tanto da poter comprendere se i fondi per la forestazione sono stati effettivamente spesi per lavori idraulici forestali. Da qui il caos in cui si viene a trovare la forestazione e l'assetto idrogeologico del territorio in Campania"Canale 58 - La TV dell'Irpinia!Canale 58 - La TV dell'Irpinia!

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Forestali Benevento: il 23 aprile incontro dei delegati per discutere di 'stabilizzazione'

Si parlerà di "stabilizzazione" nel prossimo incontro con tutti i delegati sindacali di Cantiere e lavoratori forestali della Fai Cisl. L'appuntamento è martedì 23 aprile alle 9 presso la Sala Pastore della Cisl Benevento in via Nicola da Monteforte.

"Siamo fiduciosi per il futuro, - spiega il responsabile Alfonso Iannace - nonostante la strada sia ancora lunga, tortuosa, complessa e difficile da percorrere, a dispetto di quanti hanno, con le proprie azioni, remato contro provocando grande instabilità tra i lavoratori, facendo leva sulla difficile situazione dell’omissione retributiva che oramai si aggira intorno alle 18 mensilità".

Il sindacato - conclude Iannace - ha l’obbligo di difendere i lavoratori e la loro dignità, ma ha soprattutto il dovere di difendere il “lavoro” che rende l’uomo tale e gli permette di vivere con la propria famiglia all’interno di una società, che purtroppo, estranea e non accoglie".



Vetrina Ricami

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Finanziaria regione, l’Anci fa i conti: “Aumenta rischio dissesto Comuni


Approderà in aula solo mercoledì 24 aprile il bilancio della regione ma da più parti vengono espresse perplessità in merito al documento. La prevedibile riduzione delle risorse, che non ha risparmiato alcun settore, compreso quello dei servizi sociali – tra gli ambiti che andrebbero invece maggiormente sostenuti – lascia prefigurare non poche difficoltà future.
Sulla rideterminazione del Fondo per le Autonomie locali, interviene l’Anci Sicilia, che ha effettuato uno studio analitico circa la ripartizione delle risorse, confrontando le risorse predisposte nel 2012 con quelle previste per l’anno in corso.
Tra le prime risultanze emerse, la grave penalizzazione in materia di spesa sanitaria, determinata dall’ultimo comma dell’art.7 del documento che prevede una copertura finanziaria di 110 milioni di euro, circa 40 milioni in meno rispetto al 2012. Come fa notare l’Anci, “Non essendovi certezze circa l’entità dei trasferimenti regionali, ai fini della chiusura dei bilanci comunali, tale norma pone problemi di natura ordinamentale e di legittimità tecnico-contabile”.
Molti i punti della finanziaria contestati. E’ il caso del Fondo per i Comuni in stato di predissesto, incrementato rispetto all’anno scorso. Le risorse previste, per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro non sono tuttavia considerate aggiuntive rispetto a quelle ordinarie.
E ancora, perplessità in merito all’eliminazione del fondo di rotazione, ben 45 milioni di euro, per le spese riguardanti la gestione integrata dei rifiuti: una considerazione che preoccupa soprattutto alla luce della grave emergenza rifiuti che riguarda molti comuni siciliani, e che è confermata dalle tonnellate di immondizia accatastate da giorni per le strade di Palermo.
C’è dell’altro: l’Anci punta il dito contro “lo stanziamento di 67 milioni di euro come compensazione a seguito dell’addizionale all’accisa sull’energia elettrica. Risulterebbero inoltre inadeguate le risorse stanziate per il ricovero di minori disposto dall’autorità giudiziaria e le spese riguardanti i pazienti dimessi dagli ex ospedali psichiatrici.
Altra nota dolente sono i contrattisti della Regione. A fronte di un fabbisogno di 307 milioni, la Regione ne ha stanziati solo 292, “costringendo i Comuni – scrive l’Anci – a integrare tali risorse o a ridurre le ore di lavoro”.
Insomma, i conti non tornano. E per i Comuni si prospettano difficoltà non indifferenti, come sottolineano Giacomo Scala e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia: “Risulterebbero -ancor più penalizzati – dichiarano Scala e Alvano – i comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti. Alla luce di questi dati, riteniamo doveroso convocare in via d’urgenza gli organi direttivi dell’associazione al fine di poter valutare le opportune iniziative da intraprendere. Rispetto alla pesantissima situazione finanziaria in cui versano i comuni siciliani, testimoniata dall’incremento dei comuni in stato di dissesto e dalle sempre maggiori violazioni del patto di stabilità, ci auguriamo che anche in questa occasione il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il governo regionale mostrino la loro sensibilità nei confronti degli enti locali e intervengano con una tempestiva correzione di rotta.Come AnciSicilia siamo certi che il permanere di tale quadro finanziario, relativamente ai trasferimenti regionali, comprometterebbe gli sforzi di tutti quei comuni che hanno fino ad oggi evitato il dissesto, riducendo spese e aumentando le imposte”.

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Vetrina Ricami

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Sorpresa nella Finanziaria spuntano 160 assunzioni

Sorpresa nella Finanziaria  spuntano 160 assunzioni
NUOVA infornata di personale alla Regione. Lo prevede una norma della Finanziaria del governo Crocetta, sulla quale la battaglia è stata aperta ieri con l'invio degli emendamenti delle commissioni e diverse bocciature per l'insieme delle norme proposte del governo. Nel testo, è annunciata l'istituzione di un "bacino" di riserva per gli ex interinali e Cocopro di Multiservizi e Biosphera, rimasti finora fuori dalla porta dopo la liquidazione delle due società e la fusione nella Sas, con un centinaio di cause di assunzione già avviate, quindici quelle già vinte dai lavoratori. Si tratta in tutto di 160 persone, sulle quali la Servizi ausiliari Sicilia potrà contare per servizi nel campo della sanità e dei beni culturali non coperti dal suo stuolo di 1.970 dipendenti, "nei limiti delle risorse disponibili ". Il dipartimento ai Beni culturali ha chiesto l'invio di un centinaio di persone per coprire i posti scoperti di biglietteria in musei e siti archeologici. "Stiamo facendo un monitoraggio. I lavoratori della Sas sono tutti impegnati. Potremmo inviare il personale da attingere da questo bacino", dice il presidente della Sas, l'avvocato Giuseppe Di Stefano.

Nel palazzo assediato dalla protesta degli ex Pip della Social Trinacria parte il duro cammino della Finanziaria dei tagli. Tutto adesso si giocherà a colpi di emendamenti: potranno essere presentati fino alle 10 di domani. Lunedì alle 10,30 la commissione Bilancio inizia l'esame senza sosta del testo che da mercoledì affronta la maratona d'aula. Un cammino in salita. Il solo Pdl ha presentato 500 emendamenti. "Il lavoro nelle commissioni ha dimostrato ad oggi che non esiste
una maggioranza", ha detto il capogruppo Vincenzo Vinciullo.

Ieri tra gli emendamenti passati in commissione Affari istituzionali c'è la norma che riduce da 2 milioni a 700 mila euro la dotazione per la comunicazione del presidente Crocetta, e l'abrogazione, proposta da Giovanni Panepinto (Pd), dell'articolo legava le assegnazioni ai comuni pari a 550 milioni euro alla certezza sui risparmi nella spesa della sanità. Chiesta anche l'abrogazione del comma che di fatto impediva a dirigenti di terza fascia di assumere funzioni di direttore generale.
Passa invece in quinta commissione un emendamento che prevede che criteri e percorsi della ex Tabella H vengano definiti col passaggio nelle commissioni "e non  -  dice la proponente Mariella Maggio  -  in maniera autonoma dal presidente". E sempre in commissione Cultura si registra uno "strappo" sulla riforma della Formazione: maggioranza e opposizione, grillini compresi, chiedono, su proposta del Pd, una norma per il pagamento della seconda tranche dei corsi già banditi e di ripristinare lo stipendio dei lavoratori, ridotto a 800 euro. "Non possiamo azzerare 18 mila dipendenti della formazione. Questa è più che macelleria sociale ", dice il presidente Marcello Greco, lista Crocetta. Sempre in prima commissione, è stato equiparato il personale della Fiera di Messina a quello della Fiera del Mediterraneo. "Ho riproposto anche risorse, che erano azzerate, per i consorzi dei comuni per gestire i beni confiscati. E ho presentato una norma che assegna 1 milione di euro per alloggi delle forze dell'ordine nei beni confiscati - aggiunge il vice presidente Panepinto - la commissione Bilancio ha lavorato per far quadrare i conti del percorso di risanamento avviato da Crocetta". E non sono mancati i rilievi e gli appunti. "Nella discussione sono emerse varie criticità con tante voci sottostimate, dalle borse di studio per gli specializzandi di Medicina, che bisogna ricoprire, ai consorzi di bonifica per i quali mancano 5 milioni  -  dice il presidente della commissione Bilancio Nino Dina  -  Con gli emendamenti occorre fare un'operazione verità". Ok della terza commissione per salvare i 2 milioni e 500 mila euro per Aras e Corfilac. Le cooperative dicono intanto no alla soppressione al buio dell'Ircac.


Vetrina Ricami

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Il Sifus parla all'ARS

Vetrina Ricami

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Se non passa il ticket per i ricchi, saranno tagliati ancora fondi per i forestali !

L'assessore all'Economia Luca Bianchi: "La tassa per i ricoveri ospedalieri riguardava i ricchi: se fosse cancellata dovremmo togliere qualcosa ai più poveri. Per gli enti abbiamo fissato una somma complessiva. I singoli contributi? Se ne parlerà in un secondo momento. I tagli ai teatri ammontano al 10%: credo siano sopportabili"


PALERMO - L’appello dell’assessore non ha sortito gli effetti sperati: saranno circa mille gli emendamenti alla Finanziaria presentati dai deputati regionali. Una cinquantina soltanto sul tema della “Tabella H”. Ma Luca Bianchi se ne fa una ragione: “Rispettiamo tutte le proposte. Ma una cosa è certa: le risorse sono poche, e con quelle dovremo chiudere la Finanziaria”. “Saldi invariati”, così in gergo tecnico viene definita la condizione per la quale, per ogni euro in più che si vuole spendere, bisognerà trovarne un altro da tagliare altrove. Così, i documenti contabili, quest’anno più che mai, saranno il frutto della necessità.

Insomma, di quei mille emendamenti, potranno restarne in piedi non tantissimi. Le commissioni di merito, infatti, decidono sull’ammissibilità di una modifica al bilancio. Ma è in Commissione bilancio che bisognerà trovare la copertura finanziaria. Ed è lì che i nodi vengono al pettine. Se ne parlerà da lunedì. Ieri, però, nella frequentatissima seduta della Commissione presieduta da Nino Dina, la “discussione generale” sul testo sarebbe stata – raccontano i presenti – molto serena. “I lavori – conferma Bianchi – sono iniziati in maniera positiva. Tutti hanno condiviso l’idea che stiamo vivendo una condizione economica difficile. Con questa finanziaria dobbiamo muoverci attraverso un varco strettissimo: da un lato dobbiamo chiudere un documento economicamente sostenibile, dall’altro dobbiamo evitare la macelleria sociale e dare anzi risposte alle categorie che non sono comprese nella Finanziaria”. Coperta corta, quindi. E poco spazio alla fantasia.

“La Commissione bilancio – dichiara però il presidente Nino Dina – lavorerà per riequilibrare l’eccesso di tagli apportati dal governo al bilancio. Dobbiamo verificare ad esempio – aggiunge – la storia dell’accantonamento passivo di 110 milioni nel Fondo per gli enti locali (soldi la cui disponibilità dipende dalle entrate del Sistema sanitario regionale, ndr). Attendiamo adesso gli emendamenti – conclude Dina – con particolare attenzione a quelli che arriveranno dalla Commissione Cultura e Formazione”. E per gli emendamenti c’è tempo fino alle 10 di domani. La Commissione bilancio si riunirà dalle 10 di lunedì. Una riunione “no-stop” per portare il testo in Aula nei tempi previsti: mercoledì 24 per l’incardinamento e venerdì 26 – dopo il deposito degli ulteriori emendamenti d’Aula – per l’inizio della discussione generale.
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“Ovviamente – precisa Bianchi – il testo non può essere e non sarà blindato. Abbiamo troppo rispetto per le prerogative dei deputati. Tutte le proposte che possano migliorare il documento saranno ben accette”. Anzi, qualche proposta migliorativa arriverà anche dal governo: “Ripristineremo – annuncia Bianchi – i fondi per le associazioni antiracket. Nella prima stesura del bilancio ci eravamo basati su quanto era stato speso l’anno prima. Ad esempio, sul contributo per le ‘parti civili’ nei processi di mafia. Interverremo rimpinguando quei capitoli”. E un altro degli interventi del governo, invece, comporterà necessariamente un “muro contro muro” con buona parte dell’Assemblea: il tema caldo è quello dei ticket, bocciati in Commissione sanità, dove ha recitato un ruolo importante la maggioranza che sostiene il governo. “Sono sincero: la bocciatura al ticket per i ricoveri non l’ho proprio capita. Chiedevamo un sacrificio di dieci euro al giorno a chi guadagna oltre 50 mila euro annui, e di 25 per chi ne guadagna più di centomila. Se dovesse passare l’idea della Commissione – aggiunge Bianchi – ci troveremmo di fronte a mancate entrate che dovremo recuperare in altro modo. Magari togliendo qualcosa ai Comuni, o ai forestali. Per questo – annuncia – il governo ha deciso di ripresentare sotto forma di emendamento, questa misura. Spero che in Commissione e in Assemblea prevalga il buon senso”.

Nessuna apertura, invece, al reintegro delle somme destinate al Cerisdi, richiesto nelle Commissioni da diversi deputati: “Io ritengo invece – commenta Bianchi – che a volte sottrarre i fondi regionali a un ente possa rappresentare uno stimolo affinché chi lo dirige possa pensare a nuove forme per sostenere le proprie attività. Sono certo che le persone che guidano il Cerisdi saranno bravissime in questo lavoro”.

Altro tema caldo, quello dei teatri siciliani. E anche su questo tema, Bianchi non sembra far intravedere molti spiragli: “Conti alla mano – dice – noi abbiamo ridotto i finanziamenti del 10%. Riteniamo sia una somma assolutamente recuperabile attraverso una migliore gestione dei teatri. E in questo, a dire il vero, la Regione ha anche dato il buon esempio, visto che i tagli riguardanti i dipartimenti superano il 25%”. Ma sul tema, ecco i dubbi della collega del Turismo, Michela Stancheris: “I fondi complessivi per i teatri – spiega – ammontano a 37 milioni. Mi risulta sia la somma minima per pagare i lavoratori. Ma su questo tema ho intenzione di intervenire profondamente: i teatri pubblici dovranno prendere esempio dai migliori teatri privati. Le spese amministrative dovranno pagarsele con la biglietteria. E interverremo con interventi di spending review: intanto, riducendo del 20% la parte variabile degli stipendi, come abbiamo fatto alla Regione. Poi, attraverso norme semplicissime ma dagli effetti importanti: ogni teatro potrà contare su un solo consulente. In questi giorni, a proposito dei contratti degli ‘esperti’ ho visto cifre da far paura”.

Infine, ecco il terreno minato della cosiddetta “ex Tabella H”. E l’assessore Bianchi annuncia una novità che potrebbe essere, a suo modo, clamorosa. I soldi agli enti potrebbero essere destinati in un momento successivo a questa sessione di bilancio: “Stiamo definendo – dice infatti – i criteri per la selezione, mentre un decreto del presidente definirà i criteri di spesa. E abbiamo individuato un Fondo comune, da 25 milioni. Le somme, quindi, che al momento sono solo “complessive” verranno distribuite secondo criteri oggettivi. E l’attribuzione dei finanziamenti potrebbe anche avvenire in un momento successivo alla sessione di bilancio. Però, in tutta sincerità, sa cosa le dico? – conclude – Io ho individuato lo stanziamento, e c’è già tanta gente che sembra interessata a lavorare su questa famosa tabella. Credo che dedicherò i miei sforzi ad argomenti più importanti”
Vetrina Ricami

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I forestali Caltagirone si ribellano !


I 1.400 lavoratori sul piede di guerra: preparano la manifestazione del 26 a Palermo



Le preoccupazioni continuano, anche perché le prospettive, con la situazione da "lacrime e sangue" che investe il mondo del lavoro nelle sue diverse sfaccettature e le casse della Regione siciliana che languono, non sono affatto rosee. E la protesta, considerando che, nonostante l'approssimarsi della stagione calda, i lavoratori non hanno ancora cominciato l'attività, non accenna a placarsi, anzi si accresce. I quasi 1.400 lavoratori forestali del Calatino sono sul piede di guerra e si preparano alla manifestazione che, il prossimo 26 aprile, insieme ai loro colleghi della provincia di Catania (con loro anche i forestalidelle province di Ragusa e Siracusa), li vedrà impegnati a Palermo, in un presidio davanti all'Assemblea regionale sicilaina.
Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, vale a dire i sindacati di categoria, reclamano «un confronto e risposte concrete e risolutive da parte del Governo regionale sul riordino del sistema legislativo forestale con particolare riferimento all'incremento e alla diversificazione delle attività, sull'attuazione dei principi alla base dell'accordo del 2009, sul reperimento nel bilancio 2013 delle risorse necessarie, con l'istituzione di una cabina di regia che monitori tutte le somme disponibili da destinare alla salvaguardia dell'ambiente, alla tutela del territorio e all'ampliamento della superficie boschiva, sul recepimento del contratto di categoria e sul pagamento degli arretrati contrattuali, ma anche sull'istituzione di un capitolo unico per gli operai a tempo determinato».
L'Sos lanciato dai sindacati riguarda anche la tutela dei boschi e l'aumento del rischio del dissesto idrogeologico del territorio. Flai, Fai e Uila lamentano che, da parte della Regione siciliana, siano assicurate solo le garanzie occupazionali e non anche l'aumento delle giornate previsto dall'accordo del 2009.
Insomma, la tanto agognata "valorizzazione della figura dell'operaio forestale" secondo una sua funzione a tutto tondo, alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori sembra lontana. Nel comprensorio, su iniziativa della Flai - Cgil (segretario per il Calatino Nuccio Valenti), si sono già svolte assemblee di operatori del settore a Vizzini, Militello in Val di Catania, San Michele di Ganzaria anche per i forestali di Mirabella Imbaccari, Caltagirone, Ramacca, ieri pomeriggio a Licodia Eubea e oggi 19 aprile, alle 17,30, a Grammichele.
Lunedì 22 aprile, alle 18, a Palazzo ceramico (ex Palazzo Reburdone), a Caltagirone, si terrà un'assemblea indetta dalla Fai - Cisl con il segretario provinciale Pietro Di Paola e la segretaria della locale Cisl Angela Tasca.
Mariano Messineo



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Disertato il tavolo tecnico contro la crisi

Disertato dai sindaci della provincia di Agrigento, l'incontro convocato ieri mattina dal presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina.
Un tavolo tecnico contro la crisi che ha messo in ginocchio la nostra provincia, sollecitato dai segretari di Cgil, Cisl e Uil, Massimo Raso, Maurizio Saia e Aldo Broccio.
" Abbiamo posto l'attenzione sulle criticità legate ai progetti finanziabili, da finanziare o bloccati alla Regione al fine di acquisire una mappa aggiornata per fare il punto della situazione e preparare un documento da sottoporre alla deputazione regionale agrigentina e successivamente al governatore Crocetta- spiega Vittorio Messina- Non vogliamo grandi progetti, ma presentare dei piccoli progetti da sboccare subito e dare una boccata di ossigeno al nostro comprensorio".
"Oggi avevamo chiesto ai sindaci di tutta la provincia di intervenire a questo tavolo di crisi - spiega Maurizio Saia- perché è ovvio che dobbiamo uscire da questa lunga fase di recessione L'incontro di oggi tra forze sociali e sindaci era finalizzato al sostegno dei sindaci con cui pianificare piccoli interventi che bloccano il rilancio dell'economia e il miglioramento dei servizi ai cittadini, ma, nonostante la quasi totale assenza dei primi cittadini, noi andremo avanti ed organizzeremo una mobilitazione perché la situazione è divenuta insostenibile".
Le forze del lavoro e dell'economia della nostra provincia registrano un disastro generale in ogni settore che si aggrava di giorno in giorno, dai forestali, all'edilizia, dalla disoccupazione giovanile e femminile, ai disagi sociali, a cui ieri mattina si voleva dare una risposta concreta invitando tutti i sindaci a stilare una sostanziale piattaforma rivendicativa, ma la buona volontà non ha partorito l'interesse generale.La Sicilia
" Non capisco perché su 43 comuni, sono presenti solo in tre, questo è molto grave, ma non mi spiego il perché - dichiara rammaricato Massimo Raso. Al disagio dobbiamo dare un risultato con o senza i sindaci in vista di un confronto con il governo regionale. Noi andremo avanti".
Presente anche il presidente provinciale CNA, Domenico Randisi che ha annunciato l'iniziativa promossa dal CNA di raccolta firme da presentare al Governo Nazionale il "Firma Day", un pesante messaggio rivolto agli amministratori locali, regionali e nazionali".
" La Uil- sostiene Aldo Broccio- richiama l'attenzione della politica sui numerosi temi che oggi e dei cittadini che subiscono con la deputazione nazionale e regionale e di una successiva interlocuzione con il Presidente della Regione ".



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Antincendio volontari 'al fronte'

Si prepara alla bella stagione anche l'associazione di protezione civile Avsa, un sodalizio composto da volontari che spesso si unisce alle operazione di spegnimento degli incendi in ausilio a vigili del fuoco e forestali. Il gruppo è composto dal presidente Sebastiano Carrino e da: Manuel Bianca, Michele Tiralongo, Antonino Carrino, Giovanni Lombardo, Vincenzo Carpino e Fabio Cartelli. Una squdretta di tutto rispetto, in definitiva, della quale ne parla orgoglioso il presidente: «Con i nostri 26 volontari - commenta Carrino - di cui 7 per l'anticendio e 19 per l'assistenza sanitaria, ogni anno, per 4 mesi, ci riteniamo un valido supporto alle forze ordinarie, soprattutto in quelle giornate critiche in cui il personale e i mezzi non sono mai sufficienti. Siamo operativi 24 ore su 24 anche con la nostra ambulanza dotata perfino di defibrillatore e di personale qualificato per l'uso di questa importante apparecchiatura medica». L'Avsa è dotata anche di due mezzi anticendio, di cui uno donato nel 2011 dal Comando provinciale dei vigili del fuoco.


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Sortino : Si parte con i 151sti !

Sortino. I problemi occupazionali che riguardano i 47 dipendenti precari (ex articolisti) del Comune e i lavoratori forestali sono stati discussi in Consiglio comunale, che a conclusione dei lavori ha deliberato due ordini del giorno.
Ieri sono arrivate notizie che, in un certo qual modo, vanno ad alleviare questo disagio occupazionale.
Il sindaco Enzo Buccheri ha avuto assicurazione da parte del responsabile dell'Azienda forestale di Siracusa Carmelo Frittitta, che oggi partiranno le chiamate che riguarderanno circa 300 lavoratori 151isti.
Infatti, è stata risolta la questione che interessava le visite mediche, passaggio che bloccava le assunzioni. Pertanto, oggi, uscirà la graduatoria di quanti saranno chiamati al lavoro nei due distrettiforestali, Monte Lauro e Giarranauti, che il 2 maggio apriranno i cantieri.
Nel Consiglio comunale, informale, sono intervenuti anche rappresentanti degli operatoriforestali: mancavano i rappresentanti del sindacato confederale che non erano stati invitati.
Il consesso cittadino ha approvato un documento che i forestali di Sortino avevano sottoscritto il 26 marzo scorso, in occasione dell'incontro con il sindaco e il presidente del Consiglio comunale Dionisio Mollica.
La nota contiene una serie di importanti rivendicazioni. Per quanto riguarda gli ex articolisti, da parte della Regione siciliana sono stati previsti nel bilancio, che verrà approvato nei prossimi giorni, i fondi per i precari degli Enti locali fino al 31 luglio.
Attualmente per il pagamento dei precari, la copertura finanziaria c'è fino alla fine del mese in corso. La Giunta, quindi, il 5 aprile ha deliberato in tal senso.
Il Consiglio comunale, a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri di Sortino Futura, ha approvato un atto d'indirizzo con il quale si impegna il sindaco e la Giunta a revocare tale delibera. «La deliberazione di Giunta - ha affermato il presidente del Consiglio comunale Mollica - deve essere annullata e con essa il relativo parere negativo apposto dall'ufficio finanziario. Ancor di più non doveva essere apposto neppure il parere negativo da parte dell'ufficio finanziario, poiché trattasi di un parere non pertinente e attinente, eventualmente, alla successiva fase della stabilizzazione».
Paolo MangiaficoLa Sicilia


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Richiesta di emendamenti alla proposta di legge finanziaria



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Il verde paga !

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Bilancio Ars/Forestali: all’appello Mancano 50 milioni di euro


I tagli del bilancio regionale 2013 non risparmiano i forestali. All’appello mancano almeno altri 50 milioni di euro. Ma non è da escludere che l’ammanco possa essere maggiore, ala luce del prelievo forzoso che Roma a disposto a carico del bilancio della Sicilia (il Governo Monti dovrebbe togliere alla nostra Regione 800 milioni di euro per il Fiscal Compact).
Sono oltre 25 mila gli addetti alle dipendenze del dipartimento Azienda regionale delle Foreste demaniali (attività di sistemazione e manutenzione idraulico-forestale e idraulico-agraria, difesa del suolo, rimboschimento e valorizzazione ambientale e paesaggistica e gestione delle aree protette) e del Comando Corpo forestale (servizio antincendio boschivo). Si tratta del personale di cui agli articoli 45, 46 e 47 della legge regionale 16 aprile 1996, n.16 e successive modifiche e integrazioni; nonché quello di cui all’articolo 44 , comma 7 della legge regionale 14 aprile 2006, n.14.
Stado a quello che emerge dalle lettura dei documenti finanziari, sarebbero a rischio un bel po’ di giornate lavorative per gli operai impegnati in questo settore.
Il Governo regionale ha stanziato, complessivamente, per il 2013, 150 milioni di euro per la manutenzione e 50 milioni di euro per il Servizio antincendio boschivo (Sab) . Somma insufficiente per garantire le giornate lavorative e l’applicazione dell’accordo istituzionale del maggio 2009. La previsione è contenuta nell’articolo 20 del disegno di legge n.69 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2013. Legge di stabilità regionale).
LinksiciliaIl Pdl, questo pomeriggio, ha depositato in Commissione Bilancio e Finanze un emendamento, a firma dei parlamentari Giorgio Assenza, Salvino Caputo e del vice presidente della stessa Commissione, Vincenzo Vinciullo, un emendamento che punta a incrementa le somme stanziate dal Governo, portandole a complessive 200 milioni per l’Azienda e 80 milioni per il Sab. Previsione che sarà trattata nella citata Commissione nel corso della serata.



Vetrina Ricami

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forestali, più fondi per creare lavoro

La commissione intercomunale di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, che si batte per i diritti dei lavoratori forestali, è stata ascoltata in audizione della II commissione regionale al Bilancio, presieduta dall'on. Nino Dina. A Palermo si sono recati diversi componenti dei 4 Comuni, ma ricevendo la commissione solo una rappresentanza al vertice ha partecipato il consigliere di Bronte, Vincenzo Sanfilippo.
«Alla commissione - afferma Sanfilippo - abbiamo ribadito la necessità di impinguare dei fondi necessari i capitoli di bilancio per la forestazione e in tal senso il presidente ha fornito assicurazioni sul prossimo avviamento dei lavoratori garantiti e che svolgono 78 giornate. La commissione - continua - non ha potuto assecondare dare risposte certe sulla stabilizzazione dei lavoratori. Noi chiediamo che si creino condizioni di lavoro e in tal senso i Comuni che intendono effettuare convenzioni con la Forestale per la gestione dei terreni demaniali devono essere aiutati. I Comuni hanno fatto di tutto per cedere i terreni, consci del duplice vantaggio di creare lavoro e recuperare l'ambiente, mala burocrazia è stata un freno». Sanfilippo, inoltre, ha chiesto il recupero dei fondi delle ex comunità montane gestite dalle dismesse Province.
Vetrina Ricami

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I posti di lavoro la priorità !

l Consiglio Confederale presieduto dal Segretario Generale della UIL Sicilia, Claudio Barone, nell'ultima seduta ha affrontato i temi di rilevanza sociale quali la condizione lavorativa vissuta in tutto il territorio regionale. Il Consiglio è stato il luogo principe del dibattito che partendo dalle giornate lavorative agli operai forestali e all'importanza che si dà al reperimento delle somme necessarie per l'avvio nei cantieri di lavoro, arriva al rinnovo dei contratti per il personale precario in servizio presso le istituzioni degli Enti locali in Sicilia, che nonostante si avviano a scadenza (30 aprile), non si riesce a fornire una concreta risposta alla prosecuzione del rapporto.
Ma si è parlato anche di problemi della Provincia di Caltanissetta. «L'abolizione delle Province non può essere affidata ad un articolo di legge, deve diventare argomento di un pubblico confronto capace di coinvolgere quante più rappresentanze possibili, attesa la valenza sociale e istituzionale dell'argomento e considerato che in Sicilia si dovranno ricollocare 5.571 unità lavorative di ruolo e a tempo indeterminato, oltre al personale precario e al personale dipendente della società in house - dice il segretario generale Salvatore Pasqualetto - Per non parlare della possibile perdita di quanto esistente in ogni realtà provinciale: Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura, Soprintendenza, Genio Civile, Prefettura, Agenzia delle Entrate e Territorio, Commissioni Tributarie, ecc. Si percepisce il serio rischio che siffatta decisione, possa mettere in pericolo anche la Corte di Appello di Caltanissetta e gli Uffici Giudiziari ad essa connessi».
Il Consiglio della Uil si è molto soffermato sull'argomento, convinti che il Presidente della Regione saprà definire le linee guida per chiarire ciò che oggi si mostra offuscato e nebuloso, certi che non dovranno modificarsi gli equilibri territoriali, se non si vuole sconvolgere l'assetto istituzionale del territorio e far venir meno le condizioni acchè Province quali Caltanissetta, Enna e Ragusa, non perdano la condizione di città capoluogo.La Sicilia
«Capitolo a parte, è il settore della formazione professionale - continua Pasqualetto - dove non si riesce a stabilizzare un quadro di comportamenti che imponga strategie mirate a dare certezza ai tanti lavoratori e lavoratrici che operano nel settore, di poter continuare nella loro attività e contestualmente percepire il salario. La riforma del settore oramai non è più rinviabile e il Governo Regionale dovrà stabilire il percorso definitivo idoneo a definire un quadro di riferimenti duraturi.
Il mancato rinnovo contrattuale dei pubblici dipendenti, crediamo sia stato uno dei fattori di freno per i consumi e per il rilancio dell'economia, da ciò la convinzione che bisogna chiedere al nuovo Governo nazionale che il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici dovrà trovare le risorse per immettere nella società una liquidità che aiuti il sistema ad uscire dalla crisi e ad alimentare i consumi interni. Così dicasi per le pensioni al minimo e quelle al di sotto delle 500 euro». Il Consiglio della Iul si è occupato anche della situazione di Niscemi con le antenne Muos, problematica sulla quale è urgente prendere decisioni definitive.
«La situazione in Sicilia è al limite dell'esplosione, non si riescono a governare bisogni e necessità e in tanti sperano che accada qualcosa che aiuti le famiglie. In tale condizione, è urgente un tavolo di confronto col Governo Regionale e col Presidente della Regione per trovare le possibili soluzioni che affrontino i temi del rilancio dell'economia dell'Isola e il mantenimento dei livelli occupazionali, se non si vuole trasformare la Sicilia in una grande polveriera pronta ad esplodere in una rivoluzione sociale.


Vetrina Ricami

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