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Se non passa il ticket per i ricchi, saranno tagliati ancora fondi per i forestali !

L'assessore all'Economia Luca Bianchi: "La tassa per i ricoveri ospedalieri riguardava i ricchi: se fosse cancellata dovremmo togliere qualcosa ai più poveri. Per gli enti abbiamo fissato una somma complessiva. I singoli contributi? Se ne parlerà in un secondo momento. I tagli ai teatri ammontano al 10%: credo siano sopportabili"


PALERMO - L’appello dell’assessore non ha sortito gli effetti sperati: saranno circa mille gli emendamenti alla Finanziaria presentati dai deputati regionali. Una cinquantina soltanto sul tema della “Tabella H”. Ma Luca Bianchi se ne fa una ragione: “Rispettiamo tutte le proposte. Ma una cosa è certa: le risorse sono poche, e con quelle dovremo chiudere la Finanziaria”. “Saldi invariati”, così in gergo tecnico viene definita la condizione per la quale, per ogni euro in più che si vuole spendere, bisognerà trovarne un altro da tagliare altrove. Così, i documenti contabili, quest’anno più che mai, saranno il frutto della necessità.

Insomma, di quei mille emendamenti, potranno restarne in piedi non tantissimi. Le commissioni di merito, infatti, decidono sull’ammissibilità di una modifica al bilancio. Ma è in Commissione bilancio che bisognerà trovare la copertura finanziaria. Ed è lì che i nodi vengono al pettine. Se ne parlerà da lunedì. Ieri, però, nella frequentatissima seduta della Commissione presieduta da Nino Dina, la “discussione generale” sul testo sarebbe stata – raccontano i presenti – molto serena. “I lavori – conferma Bianchi – sono iniziati in maniera positiva. Tutti hanno condiviso l’idea che stiamo vivendo una condizione economica difficile. Con questa finanziaria dobbiamo muoverci attraverso un varco strettissimo: da un lato dobbiamo chiudere un documento economicamente sostenibile, dall’altro dobbiamo evitare la macelleria sociale e dare anzi risposte alle categorie che non sono comprese nella Finanziaria”. Coperta corta, quindi. E poco spazio alla fantasia.

“La Commissione bilancio – dichiara però il presidente Nino Dina – lavorerà per riequilibrare l’eccesso di tagli apportati dal governo al bilancio. Dobbiamo verificare ad esempio – aggiunge – la storia dell’accantonamento passivo di 110 milioni nel Fondo per gli enti locali (soldi la cui disponibilità dipende dalle entrate del Sistema sanitario regionale, ndr). Attendiamo adesso gli emendamenti – conclude Dina – con particolare attenzione a quelli che arriveranno dalla Commissione Cultura e Formazione”. E per gli emendamenti c’è tempo fino alle 10 di domani. La Commissione bilancio si riunirà dalle 10 di lunedì. Una riunione “no-stop” per portare il testo in Aula nei tempi previsti: mercoledì 24 per l’incardinamento e venerdì 26 – dopo il deposito degli ulteriori emendamenti d’Aula – per l’inizio della discussione generale.
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“Ovviamente – precisa Bianchi – il testo non può essere e non sarà blindato. Abbiamo troppo rispetto per le prerogative dei deputati. Tutte le proposte che possano migliorare il documento saranno ben accette”. Anzi, qualche proposta migliorativa arriverà anche dal governo: “Ripristineremo – annuncia Bianchi – i fondi per le associazioni antiracket. Nella prima stesura del bilancio ci eravamo basati su quanto era stato speso l’anno prima. Ad esempio, sul contributo per le ‘parti civili’ nei processi di mafia. Interverremo rimpinguando quei capitoli”. E un altro degli interventi del governo, invece, comporterà necessariamente un “muro contro muro” con buona parte dell’Assemblea: il tema caldo è quello dei ticket, bocciati in Commissione sanità, dove ha recitato un ruolo importante la maggioranza che sostiene il governo. “Sono sincero: la bocciatura al ticket per i ricoveri non l’ho proprio capita. Chiedevamo un sacrificio di dieci euro al giorno a chi guadagna oltre 50 mila euro annui, e di 25 per chi ne guadagna più di centomila. Se dovesse passare l’idea della Commissione – aggiunge Bianchi – ci troveremmo di fronte a mancate entrate che dovremo recuperare in altro modo. Magari togliendo qualcosa ai Comuni, o ai forestali. Per questo – annuncia – il governo ha deciso di ripresentare sotto forma di emendamento, questa misura. Spero che in Commissione e in Assemblea prevalga il buon senso”.

Nessuna apertura, invece, al reintegro delle somme destinate al Cerisdi, richiesto nelle Commissioni da diversi deputati: “Io ritengo invece – commenta Bianchi – che a volte sottrarre i fondi regionali a un ente possa rappresentare uno stimolo affinché chi lo dirige possa pensare a nuove forme per sostenere le proprie attività. Sono certo che le persone che guidano il Cerisdi saranno bravissime in questo lavoro”.

Altro tema caldo, quello dei teatri siciliani. E anche su questo tema, Bianchi non sembra far intravedere molti spiragli: “Conti alla mano – dice – noi abbiamo ridotto i finanziamenti del 10%. Riteniamo sia una somma assolutamente recuperabile attraverso una migliore gestione dei teatri. E in questo, a dire il vero, la Regione ha anche dato il buon esempio, visto che i tagli riguardanti i dipartimenti superano il 25%”. Ma sul tema, ecco i dubbi della collega del Turismo, Michela Stancheris: “I fondi complessivi per i teatri – spiega – ammontano a 37 milioni. Mi risulta sia la somma minima per pagare i lavoratori. Ma su questo tema ho intenzione di intervenire profondamente: i teatri pubblici dovranno prendere esempio dai migliori teatri privati. Le spese amministrative dovranno pagarsele con la biglietteria. E interverremo con interventi di spending review: intanto, riducendo del 20% la parte variabile degli stipendi, come abbiamo fatto alla Regione. Poi, attraverso norme semplicissime ma dagli effetti importanti: ogni teatro potrà contare su un solo consulente. In questi giorni, a proposito dei contratti degli ‘esperti’ ho visto cifre da far paura”.

Infine, ecco il terreno minato della cosiddetta “ex Tabella H”. E l’assessore Bianchi annuncia una novità che potrebbe essere, a suo modo, clamorosa. I soldi agli enti potrebbero essere destinati in un momento successivo a questa sessione di bilancio: “Stiamo definendo – dice infatti – i criteri per la selezione, mentre un decreto del presidente definirà i criteri di spesa. E abbiamo individuato un Fondo comune, da 25 milioni. Le somme, quindi, che al momento sono solo “complessive” verranno distribuite secondo criteri oggettivi. E l’attribuzione dei finanziamenti potrebbe anche avvenire in un momento successivo alla sessione di bilancio. Però, in tutta sincerità, sa cosa le dico? – conclude – Io ho individuato lo stanziamento, e c’è già tanta gente che sembra interessata a lavorare su questa famosa tabella. Credo che dedicherò i miei sforzi ad argomenti più importanti”
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