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Creare lavoro, non toglierlo !



La SiciliaL'ingegnere Giuseppe Margiotta, funzionario del Genio civile e assessore comunale in passato nonchè componente commissione Ato Rifiuti è intervenuto sulla vicenda precari e sulla impossibilità di stabilizzare i circa 18.500 lavoratori assunti a partire dal 1988 e dal 1995, rispettivamente, per i più svariati compiti nella pubblica amministrazione, con contratti a tempo determinato e spesso part time. «Li chiamano "contrattisti", "articolisti", "Lsu" e in mille altri modi - dice Giuseppe Margiotta - reggono i servizi nei comuni e in altri enti pubblici che il personale di ruolo non svolge per svariati motivi. Gli stipendi sono in generale nell'ordine dei 700 euro mensili. Adesso, tra patto di stabilità che ne proibisce l'assunzione e una legge nazionale che ne impedisce la proroga oltre il 31 luglio 2013, questo stato di precarietà raggiunge il limite minimo dell'incertezza e della instabilità per avviarsi al licenziamento puro e semplice. Non voglio soffermarmi sul fatto che tanti uffici comunali e tanti servizi pubblici si reggono quasi esclusivamente su questi precari e che il loro allontanamento significherà la paralisi di interi settori. A sentire una certa opinione pubblica e ad ammirare il silenzio agghiacciante di un'intera classe dirigente, è giusto che questo prodotto della mala politica, di malcostume, nepotismo e assistenzialismo, che sono i precari abbia termine. E che abbia termine nella maniera più utile, cioè con il loro licenziamento».
Per Giuseppe Margiotta se qualcuno ha colpa, questa è di chi ha permesso (e permette, nel caso dei forestali) questo metodo di reclutamento, che ne ha sfruttato e ne sfrutta il lavoro e la riconoscenza elettorale, e non certo chi ne fruisce e ne fa motivo di sostentamento. In Sicilia e in poche altre regioni meridionali abbiamo già conosciuto questo strumento, che allora non aveva la specificazione "di cittadinanza" ma quella "di inserimento". Sempre reddito minimo era e ne abbiamo conosciuto i gravi limiti sia in termini di giustizia ed equità, sia di decoro e dignità, sia nelle difficoltà di discernimento.
«Se il loro apporto non vi pare sufficiente - sostiene l'ingegnere Margiotta - miglioratelo, inventatevi qualcosa: le nostre città non solo sono sporche ma nessuno bada al verde, nessuno fa le manutenzioni ordinarie, non ci sono più le figure intermedie negli uffici, mancano i geometri, i ragionieri, gli uscieri, gli elettricisti, i portieri. Usate i forestali per la ma
nutenzione dei corsi d'acqua, per il verde pubblico, fate qualcosa perché non siano e non appaiano inutili e risparmiare in termini di denaro e di ambiente. E datevi piuttosto da fare per ridare fiato alla nostra economia, non pensate di guadagnare consensi imitando i grillini, copiando le loro proposte senza seguire la logica di cambiamento che propugnano. La cosa più importante non è eliminare l'Imu, ridurre il numero dei deputati o fare gesti populisti, come il reddito minimo, l'importante è rinnovare la classe politica e la sua mentalità, ricreare le condizioni per dare il lavoro a chi non ce l'ha o non ce l'ha più. E non permettetevi di toglierlo a chi un lavoro, pur precario, ce l'ha da 25 anni».


16/04/2013



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