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Finanziaria Tra Scure E Carezze, Ecco Tagli E Contributi


PALERMO – Tagli da un lato, contributi dall’altro nella finanziaria della Regione siciliana approvata all’alba del primo maggio dall’Assemblea regionale al termine di una seduta fiume con momenti di fortissima tensione. Di seguito nel dettaglio le principali misure della manovra.
‘PREBENDA H’. Un contributo non si nega a nessuno, neppure quest’anno, nonostante a parole quasi tutti vogliano sopprimere la ex Tabella H, l’elenco dei destinatari, ben 137, della dote da 25 milioni fatti piovere su enti e associazioni: dall’Istituto ciechi che ottiene 1,5 milioni, all’Istituto superiore di giornalismo (323.000 euro), sino al fondo per il potenziamento delle attivita’ sportive (3,8 milioni), alla promozione della Sagra del mandorlo in fiore e dei carnevali di Sciaccia, Termini Imerese e Acireale e al Cerisdi, il centro di alta formazione che il governo voleva cancellare ma che ottiene 400.000 euro. Per il futuro l’assessore all’Economia Luca Bianchi, instancabile protagonista di questa maratona, ha prospettato l’abolizione della tabella e l’inserimento dei fondi in un capitolo di bilancio affidando l’individuazione degli enti a una successiva istruttoria.
AUTO BLU E STIPENDI. Passa la riduzione della auto blu della Regione. La norma, predisposta dal governo, accoglie in parte le indicazioni del Movimento 5 stelle, e proibisce alle societa’ regionali, alle societa’ partecipate della Regione e alle aziende regionali il possesso e l’utilizzo di auto di rappresentanza. Confermata la possibilita’ di usare le auto di servizio che potranno essere esclusivamente in car sharing e non potranno superare i 1300 cc di cilindrata. L’utilizzo di auto blu sara’ riservato esclusivamente al presidente della Regione e agli assessori regionali. Stabilito un taglio del 20% al salario accessorio del personale dirigenziale della Regione siciliana. Ridotte del 10% le indennita’ di direttori generali, direttori amministrativi, direttori sanitari delle Asp, delle aziende ospedaliere, delle aziende ospedaliere universitarie, del Centro di formazione permanente e aggiornamento del personale del settore sanitario (Cefpas), dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e l’Irccs Bonino Pulejo di Messina. Ridotto il personale comandato in servizio negli assessorati all’Economia (al massimo 5 per una spesa di 500.000 euro), all’Energia (da 6 a 3 per un costo di 160.000 euro) e alla Salute (non oltre 15 per una spesa di 2,6 milioni). Passa la norma che disciplina e contiene la spesa degli enti regionali e delle societa’ partecipate, abrogate le indennita’ di consulente o consigliere di parita’ provinciale e regionale. Abolito il Cda del Cefpas. E cambia volto la gestione del Parco d’Orleans con l’approvazione dell’articolo voluto dal governo che assegna la gestione alla Regione e taglia i rapporti con la ditta Lauricella che garantiva la cura dei volatili.
PRECARI E FORESTALI. Passa la proroga dei contratti del personale a tempo determinato della Regione, i cosiddetti co.co.co, fino al 31 luglio. Stessa scadenza per i rapporti a tempo determinato del personale degli enti locali, mentre per i lavoratori socialmente utili, gli Asu, i contratti sono prorogati fino al 31 dicembre. Il governo trova la soluzione per la gli addetti della Protezione civile, del Dipartimento Acqua e rifiuti e per i 61 di Italtel e Sirap prorogati sino al 31 luglio. Salvati i 3100 Ex Pip a ognuno dei quali si riconosce un sussidio mensile netto di 833 euro, oltre gli assegni familiari, fino al 31 dicembre 2013, ma a patto che non commettano reati e non si rendano protagonisti di nuovi disordini. Un sforzo finanziario da 36 milioni di euro. La soluzione passa per un coinvolgimento dell’Inps che eroghera’ gli assegni nelle more di un inserimento lavorativo concordato con il Comune di Palermo. Alla notizia, si sono levate grida e slogan di soddisfazione dalla piazza assediata. Ai forestali vanno 205 milioni, estendendo le mansioni anche alla manutenzione delle aree archeologiche, dei siti di importanza comunitaria, delle zone speciali di conservazione, delle zone di protezione speciale, alla pulizia del demanio marittimo e di fiumi e torrenti, del verde di scuole pubbliche, universita’, musei, ospedali, e del verde pubblico di proprieta’ dei Comuni.
IMPRESE E INNOVAZIONE. Approvata l’attesa moratoria per i debiti fiscali che riserva 20 milioni di euro per il sostegno delle piccole e medie imprese siciliane per i pagamenti dilazionati dei debiti fiscali concessi da Riscossione Sicilia spa, a valere sul fondo presso Irfis-FinSicilia, la finanziaria regionale che viene rimodulata. Si’ al fondo per il microcredito alle microimprese per un milione e mezzo di euro, cu andranno aggiunte le somme versate ogni mese dai deputati del M5S che a fine anno ammonteranno a un milione. La palla passa ora al governo che dovra’ emanare il decreto. Gli importi finanziabili non potranno superare i 20.000 euro. Ok al nuovo sistema informatico regionale, alla riorganizzazione dell’assessorato all’Agricoltura, con la riduzione da 4 a 3 dei dipartimenti e uno snellimento a regime delle strutture. Novantuno milioni sono destinati alle nuove gare per il trasporto di merci nelle isole minori tramite navi “roll on – roll off” e l’impiego di unita’ veloci per i passeggeri.
SANITA’. Via libera alle norme sul finanziamento della spesa sanitaria, prevedendo, tra l’altro, per il biennio 2014-2015 il mantenimento delle medesime maggiorazioni dell’aliquota Irap e dell’addizionale Irpef vigenti nell’esercizio finanziario 2013, fatti salvi comunque i regimi di esenzione. Via libera soprattutto alla stangata da 140 milioni che e’ la somma che dovranno restituire i laboratori di analisi a titolo di rimborso per la mancata adozione da parte della precedente giunta, del ‘Tariffario Bindi’, meno oneroso per l’amministrazione. La materia e’ comunque al centro di una trattativa tra assessorato alla Salute e le rappresentanze di categoria che ha finora neutralizzato le minacce di una serrata da parte dei privati.
CASE E CAVE. Approvate le disposizioni in materia di alienazione e riscatto degli alloggi popolari: coloro i quali – in possesso dei requisiti per regolarizzare i contratti di locazione – occupano da piu’ di 13 anni immobili pubblici di proprieta’ di Comuni o enti gestori di patrimonio residenziale pubblico, possano diventarne proprietari. Passa per poco, a voto segreto, dopo lungo dibattito, la previsione di un canone di produzione, commisurato alla quantita’ di minerale estratto, a carico di coloro che gestiscono cave, contro cui si e’ espresso uno schieramento trasversale. Alla fine la formulazione definitiva dimezza i canoni nel 2013 per raddoppiarli l’anno successivo. Aumentato pure il canone per chi sfrutta le sorgenti d’acqua, in relazione sia agli ettari utilizzati sia all’acqua estratta, con sconti per chi imbottiglia in vetro o per chi pratica la politica dei vuoti a rendere. Approvato, infine, il raddoppio delle royalties ed eliminata la franchigia, con una stima di entrate per la Regione da 19 a 38 milioni di euro.

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