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La protesta dei 101nisti

«La situazione per tutti noi è sempre più difficile. Dopo cinque anni, ci ritroviamo esattamente come prima e a fine settimana, concludendo le 101 giornate, molti di noi andranno a casa. No, non accettiamo che tutto finisca così. Siamo pronti ad azioni eclatanti. Per esempio, a bruciare le schede elettorali e ad occupare le diverse sedi istituzionali. Non è giusto ritrovarsi così, con un pugno di mosche in mano».
Nelle parole di Salvatore Frazzetta, operaio forestale 101nista di Caltagirone, c'è il senso della protesta che agita i lavoratori del comparto, in particolare gli addetti all'antincendio. E, fra questi ultimi, proprio i
cosiddetti "101nisti", che quest'anno si vedono costretti a fare appena 101 giornate, a fronte delle 151 effettuate lo scorso anno e previste dall'accordo siglato nel 2009 fra il governo regionale e i sindacati confederali. Anche ieri i forestali sono stati protagonisti di un sit-in davanti al Municipio, incontrando poi - al secondo piano del Palazzo dell'Aquila - il presidente del Consiglio comunale Luigi Giuliano. Così, dopo la vicinanza del sindaco Nicola Bonanno (che li aveva incontrati ieri l'altro in Municipio e che ha poi inviato una nota alla Regione e alla Prefettura, caldeggiando "una positiva soluzione della vertenza, nell'interesse dei boschi da tutelare e dei tanti lavoratori che, grazie alla forestazione, sostengono i propri nuclei familiari"), anche il presidente dell'assise cittadina ha espresso "solidarietà" agli operai scesi sul sentiero di guerra, auspicando "che torni il sereno su molte famiglie".
A supportare e guidare la protesta, che prosegue anche oggi con un altro sit-in davanti al municipio, sono i rappresentanti di Flai - Cgil, Fai - Cisl e Uila - Uil, con Angela Tasca della Fai che ribadisce «forte impegno per sciogliere questo nodo assai gravoso ed evitare che così tanti lavoratori vengano ingiustamente penalizzati», e Nuccio Valenti della Flai a sottolineare "l'importanza di un'azione che consenta di far sentire, alta, la voce dei lavoratori di un comparto nevralgico in questo comprensorio».
«Chiediamo di fare 151 giornate, come nel 2011 - afferma Concetta Donato -, ma anche il celere pagamento delle spettanze maturate. Attendiamo, infatti, ancora il pagamento di agosto, mentre settembre sta per concludersi». «Ho moglie e figli che mangiano grazie a quello che porto a casa io e un mutuo da pagare - dichiara Alfredo Di Gregorio. Per noi la forestale è tutto. Chiediamo il rispetto dei nostri diritti». «L'anno scorso - riferisce Nicola Tasca - ci hanno utilizzato per utili attività in alcuni siti archeologici della zona, da Mirabella Imbaccari, a Mineo, a Grammichele (Occhiolà). Che aspettano a fare altrettanto anche quest'anno permettendoci di continuare a lavorare? ». Luigi Monterosso si dice "pronto ad azioni ancora più eclatanti se il nostro grave problema non sarà risolto". Anche Nicola Sinopoli si definisce "stanco dell'incertezza che dura da anni" e reclama "il rispetto dell'accordo del 2009 per lo svolgimento di 151 giornate".
I 101nisti delle squadre antincendio sono, nel Calatino, 283, così suddivisi: 78 a Caltagirone, 42 a San Michele di Ganzaria, 16 a Mineo, 20 a Licodia Eubea, 16 a Grammichele, 15 a Ramacca, 13 a Raddusa, 74 a Vizzini e 9 a Militello in Val di Catania.

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