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Regionali, risolto il giallo Fava: al candidato manca il certificato


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Nel pomeriggio di oggi si era diffusa sul web la notizia della mancata presentazione nei termini della candidatura del rappresentante della sinistra estrema Claudio Fava. Anche il titolare del Viminale, Annamaria Cancellieri, si era occupata della vincenda e contemporaneamente erano arrivati i primi chiarimenti dallo staff di Fava.
Ma cosa è successo davvero? Come può Fava, come si è ipotizzato, essere in ritardo sulla presentazione delle liste, se il termine non è ancora scaduto? Cosa c’è dietro?
Tutto nasce dal fatto che Fava, fino a poco tempo fa, era residente a Roma. Per candidarsi alla guida della Sicilia, ha fatto regolare cambio di residenza. Quello che forse potrebbe presentare qualche sorta di anomalia (burocratica)  è  il suo certificato elettorale, ed è a questo che, con ogni probabilità, si riferiva la Cancellieri.

Tutta la documentazione relativa alla candidatura di Fava, che ha firmato solo ieri sera la dichiarazione di accettazione, è nelle mani di Erasmo Palazzotto, segretario regionale di Sel.
Per la presentazione della candidatura a deputato regionale e, quindi, anche come presidente della Regione siciliana, serve essere iscritti alle liste elettorali di un comune della Regione siciliana. Ma tale iscrizione nelle liste elettorali non è contestuale al trasferimento della residenza. A rigore, dovrebbe avvenire almeno 45 giorni prima della data delle elezioni.
Intanto arriva anche il chiarimento del Ministro:  ‘In relazione ad alcune notizie relative ai requisiti della candidatura dell’On. Claudio Fava in occasione delle elezioni regionali in Sicilia, si precisa che il ministro Annamaria Cancellieri ha fatto riferimento non ai termini di presentazione delle liste ma al requisito della residenza per l’iscrizione nelle liste elettorali’. il ministro Annamaria Cancellieri ha fatto riferimento non ai termini di presentazione delle liste ma al requisito della residenza per l’iscrizione nelle liste elettorali.
Il problema probabilmente risiede sul quando Claudio Fava ha cambiato la residenza e non sui termini di presentazione delle liste.
Probabilmente, l’aver interpellato il Ministero dell’Interno, può indurre a pensare che si sia tentato di accelerare la pratica per l’iscrizione nelle liste elettorali, dato che il Ministero non ha alcuna competenza nella gestione del processo elettorale per le regionali, che fa capo, esclusivamente, alla Regione siciliana.

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