Visualizzazioni totali

Commissioni e leggi di spesa L’Ars affronta dieci giorni di fuoco


La seduta dell'ArsAlla conferenza dei capigruppo, il presidente Crocetta si è presentato “impreparato”. Lo dice il capogruppo del Pdl all’Ars, Francesco Scoma che – a parte la decisione assunta nella conferenza dei rappresentanti dei gruppi parlamentari sotto la guida del presidente Ardizzone di lavorare ad oltranza anche nei giorni delle vigilia di 24 e 31 dicembre prossimi – boccia l’apporto del presidente della Regione alla riunione. “Non ha portato nulla da inserire con certezza nel calendario dei lavori – dice Scoma – non c’è il bilancio a cui dice Crocetta gli uffici stanno lavorando. Mancando il Bilancio non si potrà approvare l’esercizio provvisorio.Documenti che il presidente dice che trasmetterà all’Ars entro la prossima settimana praticamente quando saremo al limite massimo per approvare l’esercizio provvisorio”.
Da qui alla settimana decisiva per i lavori parlamentari quando si dovrebbero le leggi di spesa e il decreto legge proroghe che dovrebbe garantire per sette mesi il lavoro dei precari a carico della Regione (argomento che l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi intervistato da BlogSicilia considera di difficile soluzione e soprattutto non reiterabile per il 2013 quando i precari della Regione e il loro sostentamento dovrà essere finanziato con risorse extraregionali magari attingendo a fondi nazionali o europei attraverso la progettazione di interventi a cui applicare le professionalità dei precari). Sul calendario dei lavori e sull’esito della riunione anche la presidenza dell’assemblea regionale conferma: “E’ giusto e doveroso – ha detto il presidente Ardizzone – rispondere con atti concreti e significativi alle aspettative dei siciliani” ha detto commentando la decisione condivisa con i capigruppo di lavorare anche nei giorni del 24 – quando Crocetta dovrebbe portare in aula le dichiarazioni programmatiche del suo governo – e del 31 dicembre.
Il Governo, in via prioritaria, si è impegnato a esitare entro domani i dl di proroga per i precari e per gli Ato che saranno portati in Aula entro il 24 dicembre. Mentre per Bilancio ed esercizio provvisorio i documenti saranno depositati entro il 27 dicembre per l’approvazione entro fine anno.
“Crocetta – ha detto il capogruppo del Pid-Cantiere Popolare, Totò Cordaro – ha accennato anche all’eliminazione delle società partecipate. Il suo auspicio è quello di eliminare i carrozzoni, facendo salvi gli aspetti occupazionali, internalizzando dunque i dipendenti o creando una holding che gestisca alcuni servizi eliminando parecchi costi di gestione”.
Lo stesso presidente della Regione, uscendo dalla riunione convocata dal presidente dell’Ars, aveva anche annunciato l’abolizione della Tabella H per eliminare i finanziamenti a pioggia approvati sempre in corner.
Nella conferenza dei capigruppo, però, l’argomento davvero spinosoera quello della composizione delle commissioni legislative.Al contrario di quanto si aspettava il presidente Ardizzone, l’intesa fra i gruppi parlamentari non è stata raggiunta e su richiesta del deputato del Pd, Antonello Cracolici, nel corso della breve seduta dell’Ars di oggi pomeriggio, ha rinviato a domani alle 15 la seduta parlamentare.
Cracolici ha chiesto “un approfondimento ulteriore e non certo per ragioni personali. Nelle mie consiserazioni non c’è un fatto di poltrone. Si demanda ai gruppi l’indicazione dei componenti per ogni Commissione” ma “ad oggi non mi è noto il procedimento democratico con il quale il mio gruppo sta indicando i nomi dei componenti per ogni Commissione”. E ha parlato di un “vulnus parlamentare”. Poi ha aggiunto: “Capisco che qualcuno potrebbe dire che è un problema interno che riguarda il Pd, ma siamo a inizio legislatura e questa vicenda potrebbe costituire un problema di instabilità complessiva di quest’aula”.
La questione ancora aperta è la presidenza della seconda commissione Bilancio dove punta alla presidenza l’ex capogruppo del Pd, Antonello Cracolici. Ieri intervistato da BlogSicilia, il segretario dell’Udc, Gianpiero D’Alia ha trattato la questione invitando il Pd a risolvere i propri problemi interni e dichiarando che “se il punto di unità del Pd e quindi il rafforzamento della coalizione è votare Cracolici alla presidenza della commissione Bilancio, si sappia che l’Udc è pronta a farlo. Subito”. Il giorno dopo, Cracolici non commenta. Anzi liquida le dichiarazioni del senatore D’Alia e tutta la polemica sulla vicenda con queste parole:“L’unica cosa che dico è che non dico”.

Il clima è teso, dunque, per la composizione dell’ufficio di presidenza della commissione legislativa più importante, quella che dovrà lavorare sin da subito. Di certo, la quadra attorno al nome del candidato presidente, che sia Cracolici o un altro esponente della maggioranza di governo, dovrà ottenere anche altri voti fuori dalla coalizione e attingerli da quell’accordo che in aula ha portato all’elezione di Giovanni Ardizzone alla presidenza dell’Ars. Ottenere cioè i voti di Pdl e Pid Cantiere popolare che avevano sostenuto l’elezione del deputato messinese. Non senza nulla in cambio, ovviamente: per il Pdl l’accordo era strettamente legato alle poltrone con la presidenza di due commissioni, la prima e la quarta e tre vicepresidenze fra cui quella della seconda commissione in cui sono rappresentati dal deputato catanese Marco Falcone. Per il Pid-Cantiere Popolare l’accordo potrebbe essere di più lungo raggio in previsione delle elezioni politiche nazionali specie se l’Udc non dovesse stringere l’accordo con il Pd di Bersani.

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo