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"I soldi allo Ial sono stati versati, perché ai lavoratori non vengono dati?"


L'assessore Scilabra annuncia il pugno di ferro: "I soldi allo Ial sono stati versati, perché ai lavoratori non vengono dati?" Manifestazione degli operatori del settore

Formazione, scatta un'indagine sugli stipendi non pagati

PARTONO le ispezioni negli enti di formazione che hanno beneficiato di risorse della Regione per il piano formativo del 2011. Le ha disposte l'assessore alla Formazione del governo Crocetta, Nelli Scilabra. A fare scattare le verifiche il caso di un ente, lo Ial Sicilia, che avrebbe ricevuto 20 milioni di euro per il pagamento del personale. "Non si comprende allora perché i lavoratori non abbiano percepito lo stipendio. Compiute le verifiche, non esiteremo a contestare l'addebito", dice l'assessore.


L'ispezione servirà ad accertare il corretto utilizzo delle risorse assegnate. "Andremo avanti su questa linea e assicuro che non ci saranno sconti per nessuno", avverte la Scilabra. La responsabile della Formazione ha annunciato ieri ai lavoratori del settore che manifestavano in via Ausonia, davanti all'assessorato, che presto saranno anticipati, per pagare gli stipendi, circa sei milioni di euro. E altri sei milioni saranno erogati nelle prossime settimane.

A promuovere la manifestazione è stata la Cisl. "I lavoratori della Formazione devono essere trattati alla stessa stregua degli altri lavoratori, chiedono stipendi e cassa integrazione prima di Natale", hanno detto gli addetti di un comparto che conta oltre 8 mila dipendenti. "Non andremo via fino a quando il presidente Crocetta non destinerà le somme dovute", ha aggiunto Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola. "I lavoratori - denuncia il segretario della Cisl, Maurizio Bernava - stanno pagando a caro prezzo ilritardo del passaggio al nuovo sistema di finanziamento, dal bilancio regionale al Fondo sociale euro-
peo, causato dal governo regionale precedente che, nonostante l'accordo siglato nel 2011 con i sindacati, non aveva provveduto a fare una selezione rigorosa degli enti. Vogliamo e chiediamo un'azione di moralizzazione del settore che cacci via i truffatori e metta in atto, contemporaneamente, tutte le misure concordate con il sindacato per tutelare il reddito e l'occupazione dei lavoratori".

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