Visualizzazioni totali

UE, APPROVATO IL BILANCIO 2013 BOCCATA D’OSSIGENO PER LA SICILIA


L’approvazione a larga maggioranza del bilancio 2013 dell’Unione europea e di importanti rettifiche a quello del 2012 da parte dell’Assemblea di Strasburgo è abbastanza, anche se non del tutto, soddisfacente rispetto alle attese dei cittadini rappresentate dall’Europarlamento. Di tutti i cittadini europei. E, in particolare, dei siciliani”.
bruxelles ue unione europeaHa appena incassato questo risultato Giovanni La Via, eurodeputato catanese Ppe/Pdl, relatore del progetto di budget 2013. Che, in questa intervista telefonica a “SiciliaInformazioni”, non nasconde una contenuta soddisfazione per l’esito del voto (498 sì contro 162 no su un testo finale nettamente migliorativo rispetto ai tagli del Consiglio europeo) a conclusione di un’aspra battaglia fra le tre istituzioni europee e fra alcuni Paesi membri dell’UE gli uni contro gli altri. Una battaglia che per settimane lo ha visto fra i protagonisti proprio per il ruolo di relatore che gli era stato affidato.

Onorevole, meno di un mese fa in un’intervista a “SiciliaInformazioni”, all’indomani dello sblocco dei 670 milioni dl Fondo di solidarietà europeo per i danni dei terremoti in Emilia-Romagna, alla domanda se avesse fiducia in una conclusione positiva del negoziato, lei ha risposto: “Sono un combattente…”. E ora si dichiara “abbastanza soddisfatto”.
Cosa c’è di positivo e cosa di negativo nel testo approvato dal Parlamento?
“Certo, non tutte le nostre richieste sono state accolte. Ma, considerando la difficile situazione economico-finanziaria di molti Stati membri e la riluttanza di alcuni a rinunciare a politiche finanziariamente più austere, il risultato raggiunto può essere giudicato un buon compromesso”.
Buono perché?
“Penso, innanzi tutto, a quei 6 miliardi inseriti nella rettifica del budget di quest’anno che serviranno a saldare una parte consistente di spese in capo all’UE ma già sostenute dalle regioni. Spese che il Consiglio europeo chiedeva di inserire nel bilancio dell’anno prossimo”.
Ma quelle spese ammontano a 9 miliardi…
“Sì, però impuntarsi sulla cifra totale avrebbe sicuramente portato a una situazione di stallo. E un non-accordo avrebbe avuto conseguenze gravi per le finanze delle regioni europee; ancora maggiori per quelle più deboli. Come in Italia quelle meridionali, con in testa la Sicilia, la Campania, la Puglia, la Calabria. Sottolineo in particolare che, di quei 6 miliardi recuperati per il 2012, all’Italia toccherà una fetta di un miliardo e 400 milioni; e, di questi, fra i 200 e i 300 alla Sicilia. Sono soldi freschi, che potranno contribuire a sollevare bilanci regionali in crisi”.
I 3 miliardi di differenza restano però un dato negativo. Quando saranno rimborsati alle regioni?
“Il dato non è positivo, certo. Ma l’accordo fra Parlamento e Consiglio prevede che quei 3 miliardi di crediti relativi al 2012 saranno rimborsati alle regioni nei primi mesi del 2013, man mano che le fatture giungeranno a Bruxelles”.
Onorevole, non è un po’ vaga questa prospettiva?
“Non lo è per nulla. Poiché è garantita da un impegno formale sottoscritto dal presidente del Parlamento europeo Schulz, da quello della Commissione Barroso e dal presidente pro-tempore del Consiglio, il cipriota Christofias. Nonché dalle dichiarazioni pronunciate in Aula prima del voto dal commissario ai Bilanci Lewandowski e dal ministro cipriota Mavroyannis”.
Per quel che concerne il bilancio 2013, la sua valutazione è  positiva o negativa?
“Il livello totale dei pagamenti per l’anno prossimo è stato fissato a quota 133 miliardi, 5 in meno rispetto alla richiesta della Commissione. Un risultato insoddisfacente, non c’è dubbio. Ma posso assicurare che il Parlamento continuerà a battersi con lo stesso impegno profuso in queste difficili settimane per ottenere nel corso del 2013 cambiamenti di rotta dello stesso segno di quelli raggiunti grazie al trasferimento di quei 6 miliardi dal bilancio 2013 a quello di quest’anno”.
Più in dettaglio, quali modifiche migliorative sono state ottenute al termine del negoziato sul budget per l’anno prossimo?
“Sono stati incrementati principalmente, e in qualche caso anche rispetto alle proposte della Commissione, i fondi per la ricerca, l’innovazione, le piccole e medie imprese, il programma Erasmus, la formazione lungo tutto il corso della vita. Insomma abbiamo riorientato in qualche misura il bilancio in direzione della crescita economica e della lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile”.
Nel complesso però il tetto del bilancio per l’anno prossimo è più basso di quello di quest’anno…
“Sì, ma le voci relative alla crescita sono state incrementate. Grazie alle richieste dei deputati, le risorse disponibili alla voce competitività sono aumentate in totale del 4,8% rispetto agli impegni di spesa del 2012: in particolare, per il settimo programma quadro per la ricerca (+6,4%), per le reti di trasporto trans-europee (+6,3%) e per il programma quadro di competitività e innovazione (+9,6%)”.
In definitiva, onorevole, c’è un messaggio politico che l’Europa, con l’approvazione del bilancio 2013 e delle rettifiche a quello di quest’anno, trasmette agli europei?
“Questo voto è il risultato di un compromesso politico, che quindi non può accontentare per intero una sola parte. Ma va letto come un segnale di ripresa dalla crisi e di forte impegno da parte delle istituzioni per continuare a sostenere di più e meglio i bisogni e le aspirazioni di 500 milioni di cittadini”.

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo