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Il governatore: Basta con nuove assunzioni

Un piano per mille prepensionamenti e l’avvio di un albo unico che bloccherà il rinnovo dei contratti a progetto per almeno 5 mila addetti a vario titolo alla Formazione,
provando però a recuperare duemila lavoratori a tempo determinato assunti dopo il 2008, comunque senza alcuna garanzia di continuità lavorativa: «Diciamo basta in ogni caso a nuove assunzioni a tempo indeterminato », assicura il governatore Rosario Crocetta.
Ecco il piano di Palazzo d’Orleans per ridurre i costi della Formazione professionale nell’Isola. Piano che a breve sarà presentato a enti e sindacati, proprio nei giorni in cui si lavora alla firma di un accordo per la seconda annualità dell’Avviso 20: in un primo momento il governo Crocetta aveva annunciato un taglio da 286 a 200 milioni, poi ridotto a 220 con l’impegno di immettere nei corsi di formazione per disabili e disagiati altri 20 milioni di euro. In cambio però del via libera a un piano per ridurre la mole dei lavoratori che gravitano attorno a questo settore: mole cresciuta negli ultimi anni, nonostante il blocco alle assunzioni.
Il piano è chiaro. Il governo conta di sfruttare la legge Fornero che prevede, in accordo con l’Inps, l’avvio di prepensionamenti in caso di stato di crisi aziendale. Conti alla mano, si parla di almeno mille addetti del bacino assunto prima del 2008 che potranno lasciare il settore, facendo risparmiare tra i 20 e i 30 milioni di euro. Rimane poi il problema dei quasi 5 mila contratti fatti dopo il 2008: si tratta di part-time, collaborazioni a progetto e contratti a tempo determinato.
«Creeremo un albo unico dei formatori che conterrà solo gli assunti prima del 2008, per quelli successivi a questa data faremo un bacino unico soltanto per chi ha avuto comunque almeno un contratto a tempo, e da questo bacino gli enti potranno attingere se avranno bisogno di particolare professionalità », dice la dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello.
Dei 5 mila arrivati nel mondo della formazione dopo il 2008, soltanto 2 mila hanno avuto contratti a tempo e potranno sperare ancora in una prosecuzione del rapporto di lavoro: «Ma non avranno garanzie», ha ribadito ieri Crocetta durante un incontro con i titolari degli enti di formazione, che hanno apprezzato l’accordo sul fronte economico per la seconda annualità dell’Avviso 20. Fuori dal comparto andranno così almeno 3 mila contrattisti. Anche se i numeri sono ancora un po’ ballerini: «Attendiamo di avere dati certi sia dall’Inps per i prepensionamenti, sia dagli enti per i contrattisti, il piano è questo», aggiunge la Corsello. Ieri comunque gli enti hanno dato il via libera all’accordo sulla seconda annualità, anche se i sindacati frenano in attesa di un incontro decisivo con il governo in programma oggi.
«Sulla formazione non si è siglato alcun accordo — ribadiscono Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola — attendiamo la certezza di soluzioni definitive e concrete sulla continuità occupazionale con la certezza dell’avvio definitivo della seconda annualità dell’Avviso 20 e lo sblocco dei pagamenti degli stipendi arretrati che necessitano anche di procedure amministrative straordinarie ».
I sindacati chiedono ancora uno sforzo per arrivare a una dotazione di 240 milioni. Di fronte a questo quadro, c’è però un altro punto interrogativo: se tutte le risorse disponibili andranno a finanziare il secondo anno dell’Avviso 20, cosa accadrà dal giugno 2014 quando ancora non si potranno utilizzare i nuovi fondi europei ma in cassa la Regione non avrà più un euro? Su questo punto c’è ancora molta incertezza, e una vittoria a breve termine dei sindacati e degli enti rischia di spostare il problema solo di qualche mese.
Fonte: il giornale la Repubblica del 06/06/2013


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