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Cantiere edile non autorizzato la Forestale sequestra l’area


GIULIANO TEATINO. Ha spianato una collina e avviato i lavori per realizzare un piazzale e una strada in terra battuta nella proprietà che aveva in usufrutto.

Il tutto senza avere alcuna autorizzazione e in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico. Per questo un uomo residente a Giuliano Teatino è stato denunciato e l’area del cantiere sequestrata dai militari del corpo forestale di Ortona. Il sequestro, richiesto dalla pm Lucia Anna Campo, è stato convalidato dal gip del tribunale di Chieti. Come accade sempre più spesso, vista la scarsa cura dei cittadini per l’ambiente e per l’assetto idrogeologico del territorio in cui vivono, le guardie forestali erano impegnate in un controllo di routine per la prevenzione del dissesto.
A Giuliano Teatino hanno scoperto una zona agricola con un cantiere aperto senza alcun permesso. L’assetto ambientale dell’area, caratterizzata da un pendio molto scosceso, era stato mutato notevolmente dai lavori. Dai primi controlli i militari del corpo forestale si sono accorti che una collinetta era stata appianata da recenti movimenti terra: le ruspe erano in funzione per realizzare un piazzale e una strada in terra battuta che portavano ad un casolare.
L’edificio è di proprietà del figlio della persona denunciata, che vive all’estero e ha lasciato l’usufrutto al padre. È stato lui ad avviare i lavori, senza curarsi del vincolo idrogeologico. Oltre ad essersi reso protagonista di abusivismo edilizio, l’uomo non ha considerato il rischio di dissesto del terreno e dunque di eventuali pericoli per i suoi concittadini, causati da un incauto intervento sulla collinetta.
Il cantiere abusivo di Giuliano Teatino è uno dei tanti casi in cui i cittadini intraprendono lavori che non potrebbero realizzare. «C’è ancora l’idea diffusa», spiegano i forestali, «che si possa buttar già una collina senza alcuna autorizzazione, ma è un’azione che pesa molto in termini ambientali, si va ad incidere su un sistema».
L’ultimo abuso contro l’ambiente poche settimane fa, quando il comando del corpo forestale di Ortona si è reso protagonista di un altro sequestro: un’area demaniale in cui erano stati tagliati diversi alberi in un bosco vicino al fiume Foro, al confine con Francavilla al Mare, per realizzare una strada. Pochi giorni prima i militari avevano denunciato due persone per aver costruito senza autorizzazioni un ponticello di legno e un rimessaggio di barche in località Acquabella. A febbraio il caso più eclatante: una struttura di 300 metri quadrati realizzata in cemento armato a Cala Paradiso, in località Ripari di Giobbe, uno dei posti più incantevoli della costa abruzzese.


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