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Gli onerosi costi dell’ 'esercito forestale': sono a migliaia e costano milioni.


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Nonostante i tagli “lacrime e sangue”- leitmotiv che si ripete a mo’ di cantilena ogni volta che lo Stato tenta di ridurre qualche spesa-, che hanno visto il sacrificio, tra le altre cose, di cultura e lotta alla mafia, approvati nell’aprile scorso dal Parlamento Regionale, c’è un aspetto che non è stato- se non in maniera marginale- considerato: le guardie forestali.
Qualche mese fa qualcuno ha provato a sottolineare il problema, ma poi è arrivata la campagna elettorale e quindi non è stato possibile toccare temi caldi, soprattutto se questi rischiavano di bruciare migliaia di voti.
Quanti sono e quanto ci costano queste eroiche figure che ogni anno rendono sicuri (si fa per dire) i nostri parchi naturali?
Tanti. Troppi. Quasi trentamila uomini, un vero e proprio esercito. I costi arrivano quasi al miliardo: 700 milioni sono i fondi che ogni anno servono per pagare gli stipendi di queste impavide figure.
Se n’era occupato Affaritaliani.it, l’anno precedente, è tornato ad occuparsene il Fatto Quotidiano nei giorni scorsi.
I forestali siciliani da vent’anni beneficiano di un trattamento particolare: sono in servizio e pagati per sei mesi e altri sei invece li trascorrono ricevendo a domicilio un assegno mensile di disoccupazione. E magari facendo, allo stesso tempo, qualche lavoro in nero”, scrive Antonio Galdo, della testata succitata.
In alcuni paesi, di piccola densità di popolazione, gli impiegati pubblici che lavorano come guardie forestali sono a bizzeffe. A Pioppo, vicino Monreale, un abitante su cinque è impiegato regionale. A Sortino, provincia di Siracusa, paese di nove mila abitanti, 437 sono guardie forestali. L’intero Piemonte ne ha 31 in meno rispetto a quest’ultimo comune. A Godrano, provincia di Palermo, gli operatori forestali sono 190 su mille abitanti, con il compito di badare a due mila ettari di bosco. 158 mila ettari in meno rispetto al Molise, che ha solo 152 guardie.
“Un meccanismo collaudato”- scrive il Fatto- “(…) che non accenna assolutamente a cambiare: quasi trentamila precari significano soprattutto voti sicuri ad ogni tornata elettorale.
Sarà per questo che in Sicilia i forestali impiegati a tempo indeterminato sono appena 803. Poi ci sono i 22mila precari dipendenti dell’assessorato all’agricoltura, e gli 8mila dipendenti dell’assessorato al Territorio: lavorano 6 mesi l’anno e da giugno a dicembre guadagnano 1.200 euro al mese pagati dalla Regione, mentre negli altri sei mesi sono a carico dell’Inps”
Eppure, magari mi sbaglierò, ma questa impellente necessità di proteggere i parchi naturali, di singolare bellezza in terra sicula, non c’è, o perlomeno non in maniera così massiccia da richiedere l’intervento di talmente tanti uomini. Peraltro, questa situazione si protrae da trent’anni a questa parte.
Sono uomini e donne che hanno alle spalle una famiglia, dei figli, ma sono mantenuti a spese dei contribuenti, anche quelli più giovani, che faticano a trovare impieghi e che vengono martoriati dalle tasse che servono a pagare i loro stipendi.
Perché questo sistema va avanti, allora? Per il semplice motivo che un po’ all’uno ed un po’ all’altro conviene a tutti: i politici, promettendo di mantenere lo status quo di sprechi e spese folli, per ritorno elettorale, i dipendenti per avere un posto di lavoro a vita senza poi faticare troppo. Termini forti? No, basta farsi una passeggiata sui Nebrodi, magari in una bella giornata di sole, per rendersi conto che lì di lavoratori impegnati a far qualcosa ce ne sono pochi. O forse nessuno.


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4 commenti:

  1. “FORESTALI” e FORESTALI: UN PERICOLOSO EQUIVOCO DI IMPROPRIA OMONIMIA TERMINOLOGICA A DANNO DEL CORPO FORESTALE (PERSONALE IN DIVISA)


    Ci risiamo. Dopo le innumerevoli “cantonate” dei media televisivi e le errate pubblicazioni, anche “Forestali News”, ha contribuito a rigenerare un pericoloso ed improprio equivoco terminologico in occasione delle migliaia di operai “forestali” di Sicilia, con l’aggravante che stavolta è stato usato il termine “guardie forestali”, con una bellissima foto di personale forestale in divisa. Per correttezza di informazione, diciamo che in Sicilia le migliaia di soggetti dediti alle attività in materia di boschi e foreste, sono “operai forestali” che nulla hanno a che vedere con gli appartenenti alla istituzione storica e prestigiosa delle Guardie del Corpo Forestale, i quali, patiscono di carenza di personale, basti pensare ai Distaccamenti Forestali chiusi per mancanza di personale e all’esigua presenza sul territorio. Appare giusto ricordare che per entrare a fare parte del Corpo Forestale, bisogna che si partecipi ad un concorso che in Sicilia manca da oltre un ventennio. Ed allora dobbiamo spiegare a chi legge, che gli “operai forestali”, seppur utili e indispensabili alla salvaguardia della natura, in particolare in collaborazione con il Corpo Forestale nella lotta agli incendi boschivi, non sono “Guardie Forestali” e non appartengono alle forze di polizia istituzionali. Gli equivoci terminologici sono fonte spesso di grandi conseguenze a livello di percezione sociale, specialmente quando sono anche TG o grandi quotidiani ad avallarlo. Riposizioniamo dunque i termini ,per dovere di correttezza identificativa generale. I cosiddetti “forestali” siciliani, assunti periodicamente dalla Regione Siciliana, che si occupano dei lavori di manutenzione delle aree boscate pubbliche, sono totalmente estranei al mondo istituzionale degli operatori in divisa del Corpo Forestale della Regione Siciliana, che è costituito da straordinari agenti, sottufficiali ed ufficiali di una forza di polizia dedita in modo encomiabile ed altamente professionale a livello di polizia ambientale e ad un’attività storica nel sistema forestale dalla quale hanno tratto da tempo remoto un prestigio elevato e meritato per la dedizione sincera e proficua verso il nostro patrimonio boschivo.

    CRIMI Vincenzo

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  2. Questa è disinformazione!!! Credo che sia arrivata l'ora di fare qualche segnalazione alla Procura! Questo Sig. Antonio David oltre che chiedere scusa deve essere denunciato dal C.F.R.S. poi possibilmente mandato a scuola a studiare!!VERGOGNA!!!!!!!!
    GIARRAPUTO "LILLO"

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  3. Il sig. Antonio David, ha solo pubblicato un articolo, non è un pensiero suo e nemmeno una sua costatazione. Prima di dire certe affernazioni basta solo chiedere o informarsi in merito.
    Vedi articolo su internet al seguente indirizzo:
    http://catania.liveuniversity.it/2013/05/gli-onerosi-costi-dellesercito-forestale-sono-a-migliaia-e-costano-milioni/

    Gradirei scuse in meritio,
    Grazie

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  4. "Carisssimo" sig. Antonio David prima di ripubblicare un articolo non veritiero, deve sempre accertarsi se ciò corrisponde a realta. In Italia le assicuro che pubblicare ( o "ripubblicare") articoli falsi e diffamatori è un reato perseguibile penalmente. La prossima volta nel "suo" articolo cerchi di citare la fonte di origine (cosa che purtroppo non leggo), altrimenti si rischia di alimentare (che guarda caso succede ogni anno ad inizio estate in Sicilia!!) quel clima di odio nei confronti dei forestali che puntualmente ogni anno qualcuno cerca di innescare. Non vedo poi quale scuse le devono essere fatte, anche perchè le rinnovo l'invito ad informarsi la prossima volta prima di scrivere per evitare di dire fesserie. Aspetto invece che mi spieghi il senso di questo copia ed incolla (?), che secondo me serve solo a creare confusione ed odio nell'opinione pubblica, nei confronti di una categoria (operai e Corpo Forestale) che ogni giorno cercano di portare un "pezzo di pane a casa"!!!!
    "Lillo" Giarraputo

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