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Ente foreste, licenziato il presidente

CAGLIARI. L’avvocato ogliastrino Giorgio Murino non è più il presidente dell’Ente foreste. Dopo un anno e mezzo, a revocargli il mandato è stata la giunta e forse era inevitabile che finisse così. Nel 2011, Murino era stato designato dal Psd’Az (con cui si è candidato anche alle Politiche) ma da marzo i sardisti sono fuori dalla maggioranza e, in questi giorni, come denuncia la Flai-Cgil «si è consumata la resa dei conti nel centrodestra». Da tempo l’avvocato era visto come fumo negli
occhi da buona parte dei partiti rimasti fedeli al governatore. Senza più il sostegno del Psd’Az, Murino è caduto sul campo di battaglia. Per la verità, il presidente era finito nel mirino della giunta (e in particolare dell’Udc) dopo il clamoroso scontro col direttore generale dello stesso ente, Gilberto Murgia, sull’integrativo concesso ai forestali l’anno scorso, nonostante il parere contrario dell’allora assessore all’ambiente Giorgio Oppi. In quegli stessi mesi, a schierarsi contro l’avvocato erano stati anche i consiglieri d’amministrazione, che avevano denunciato «la gestione fin troppo personale del presidente». Che però è riuscito a rimanere in sella fino a quando, in giunta e in Consiglio, il suo Psd’Az sedeva fra i banchi della maggioranza e lo difendeva (seppure non compatto) dai vari attacchi, poi e rimasto solo ed è stato cacciato. «Senza entrare nel merito delle decisioni della giunta – scrive la Flai-Cgil – ma ricordando che a suo tempo il presidente si era schierato coi sindacati, denunciamo un pericoloso vuoto di gestione e auspichiamo che il nuovo vertice sia di alto profilo e non frutto dell’ennesima spartizione».

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