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L’incontro con l’orso mentre fa il bagno


AVIO. Un rumore improvviso e poi uno sciabordio, come ci fosse qualcuno che faceva il bagno nel lago. Ma il bagno a Prà da Stua non lo fa nessuno a metà maggio e con questo tempo. Ma un orso può permetterselo eccome, ed è stato questa scena del tutto inconsueta di cui sono stati testimoni l'assistente forestale Tommaso Borghetti e il Luca Signori, del corpo forestale dello Stato, lo scorso fine settimana. Dalla loro posizione privilegiata - erano nel bosco - lo hanno osservato, lo hanno ammirato e persino fotografato; le bellissime e affascinanti immagini, scattate da Borghetti, sono qui a fianco e nel nostro sito Internet. La scena è per ora il regalo più bello avuto dai due forestali, nell'ambito dell'attività di monitoraggio degli orsi sul Monte Baldo. Perché non c'è solo l'orso nuotatore, sul Baldo. Il plantigrado che si è gettato con disinvoltura nel lago artificiale di Prà da Stua è M11, esemplare giovane di due anni di età, già noto alle cronache negli anni scorsi, per diverse sue apparizioni agli uomini. L'altro orso che frequenta il Baldo è invece M4, adulto e che invece ha causato diversi problemi, aggredendo più volte del bestiame.
Per i due forestali assistere da vicino ad un bagno. «Vedere questi animali nel loro ambiente naturale è sempre un momento magico - raccontano Borghetti e Signori - ma vederlo arrivare a nuoto dal lago è stata un'emozione dentro un'emozione. Eravamo appostati dentro il bosco di faggio, una ventina di metri dalla sponda, quando uno strano rumore proveniente dal lago attirò la nostra attenzione, c'era qualcosa che "annaspava" nell'acqua! Con il cuore in gola ci siamo avvicinati alla riva, la natura ci stava per regalare uno spettacolo incredibile, indimenticabile, improvvisamente il nostro "amico" orso appariva davanti a noi, a nuoto nel lago stava per raggiungere la nostra sponda, abbiamo scattato alcune foto poi ci siamo spostati in modo da lasciare che l'orso potesse raggiungere la riva». Sono momenti emozionanti, che non potranno essere mai dimenticati. «Una volta uscito dall'acqua - continuano - si è avvicinato ai resti di una carcassa dove si è alimentato e l'abbiamo osservato a distanza per non disturbarlo e così ci siamo allontanati mentre ha continuato a mangiare tranquillamente».
L’orso è controllato grazie ad un apparecchio applicato ad un orecchio; si sta cercando di dotare anche l'altro esemplare, M4, di auricolare, con il quale controllarne i movimenti. Del resto, il bagno al lago non è stato l'unico avvistamento di M11. Pochi giorni dopo è stato avvistato dai gestori e dai clienti dell'osteria della Renga, a Prà Alpesina. L'orso è apparso all'orizzonte, nel primo pomeriggio, mentre risaliva la strada provinciale che sale da Avio. A distanza, tutti lo hanno potuto ammirare, mentre placido lasciava i prati per addentrarsi nel bosco. Il monitoraggio degli orsi però non riguarda però solo il Baldo. Nel Brenta meridionale sabato scorso si è registrata la prima segnalazione certa di una cucciolata, la prima del 2013. Nei monti sopra Stenico è stata osservata un'orsa (per ora sconosciuta) con due piccoli. Un orso «emigrato», invece, M7, è stato visto in Valtellina, sulle montagne a cavallo tra le province di Sondrio e Bergamo, in Lombardia.


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