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Ditta fantasma e braccianti falsi, la Finanza scopre truffa all’Inps e denuncia 29 persone

Un falso imprenditore ha assunto operai prevalentemente stranieri per incassare mille euro a testa di disoccupazione. La truffa ammonta a centinaia di migliaia di euro

Corriere di Ragusa.it


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Le serre c’erano, ma la ditta era fantasma. Gestita da un vittoriese di 40 anni, M.I. già noto per precedenti e furto aggravato, che nella fattispecie ha lucrato sulle indennità di disoccupazione agricola erogate dall’Inps di Ragusa che ha collaborato con la Guardia di Finanza. L’indagine ha contribuito a smascherare il sistema truffaldino organizzato dal vittoriese. Ventinove persone, falsi braccianti agricoli, prevalentemente stranieri, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Le indagini condotte dalle «Fiamme gialle», precisamente dalla Tenenza di Vittoria, rappresentano lo sviluppo progettuale delle analisi complessive svolte dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie e sono state coordinate dal procuratore della Repubblica Carmelo Petralia.

Grazie allo scambio di dati e notizie tra Guardia di Finanza e Inps di Ragusa, che hanno lavorato in stretta sinergia, è venuta fuori la solita truffa vecchia come il lavoro nei campi, finalizzata all’indebita percezione di contributi. Il «datore di lavoro» e i falsi braccianti avrebbero falsificato documenti per indurre l’Istituto previdenziale a erogare le indennità previste dalla legge.

Attraverso le false certificazioni e le «assunzioni fittizie» M.I. percepiva compensi illeciti di qualche migliaio di euro per ciascun falso dipendente. Le indennità indebitamente erogate ammontano a centinaia di migliaia di euro e verranno recuperate attraverso dei sequestri per valore equivalente.

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