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Muos, gli Usa al governo Crocetta: “Nessun rischio per Niscemi”


Gli Stati Uniti rompono il silenzio sulla realizzazione del Muos di Niscemi. In una nota informativa non ufficiale le autorità americane  chiariscono che “gli esiti di due studi sulla sicurezza condotti dalla Marina Usa e dall’Arpa della Regione Siciliana indicano che dopo l’installazione del Muos le emissioni elettromagnetiche resteranno al di sotto dei limiti previsti dalla legge”.
Gli studi dimostrano anche  che il mega sistema radar “non interferirà con i sistemi di comunicazione dell’aeroporto di Comiso. Il sito Muos”, si legge ancora nella nota in cui viene sottolineato che “il siito Muos alle Hawaii operativo dal 2009 si trova a meno di 29 chilometri dall’aeroporto internazionale di Honolulu e non è stata registrata alcuna interferenza con le attività aeroportuali. Inoltre abbiamo preso l’impegno di condurre un monitoraggio continuo e a trasmettere i risultati all’Arpa Sicilia e stiamo installando una rete di cavi e connessioni a fibra ottica per consentire al ministero della Difesa e all’Arpa di effettuare i rilevamenti nell’area intorno al sito”.
La nota ricorda che l’approvazione del Muos a Niscemi è stata data dal governo italiano il 31 ottobre 2006 e la Regione siciliana ha dato l’ok finale il 1 giugno 2011. Quanto alla richiesta della Regione di installare gli impianti in zone lontane dai centri abitati, le autorità americane sottolineano che “il Muos alle Hawaii è a meno di 2 chilometri dalle case di privati cittadini e a meno di 5 dalla città più vicina, che ha una popolazione di 17 mila abitanti, e il sito Muos in Virginia si trova a meno di 3 chilometri da un agglomerato di abitazioni civili”.
Fin qui la nota statunitense. Facile prevedere commenti e reazioni alla nota delle autorità americane. Intanto la tensione resta alta davanti al sito di Niscemi in contrada Ulmo. I manifestanti anti Muos ieri hanno bloccato un convoglio Usa, impedendone l’accesso alla base. Il giorno prima come si ricorderà il dirigente dell’assessorato regionale all’Ambiente che si era recato nella base americana di Sigonella per notificare l’atto di revoca ai lavori d’installazione del Muos è stato ‘snobbato’ dagli Usa, che si sono rifiutati di accettare la notifica.

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