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Muos, Crocetta: “Il console Usa mi ha assicurato la sospensione dei lavori”


cantiere muos
La notizia arriva a sorpresa nel tardo pomeriggio di un’altra giornata segnata da tensioni e proteste. I lavori del Muos di Niscemi saranno sospesi. A darla è il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta che rivela di avere avuto un colloquio telefonico con il console generale Donald L. Moore, durante il quale ha avuto assicurazioni circa la sospensione dei lavori.
Il presidente Crocetta nei giorni scorsi aveva avviato le  procedure di revoca delle autorizzazioni concesse a suo tempo  dal precedente governo regionale.  Il console ha spiegato al governatore che dopo questa decisione le autorità americane hanno sospeso il trasporto di materiali e operai nel cantiere in attesa di una definizione della vicenda. Moore al contempo ha definito inaccettabile il blocco di militari Usa diretti alla base da parte dei manifestanti No Muos.
“Il console americano – ha affermato Crocetta – ha espresso la disponibilità a incontrare la presidenza della Regione per un esame di tutte le problematiche relative all’incidenza delle radiazioni elettromagnetiche dell’impianto sulle condizioni di salute della popolazione”.
Il Consolato Usa di Napoli aveva in precedenza rotto il lungo silenzio americano sul Muos di Niscemi pubblicando sul proprio sito internet un documento informativo sull’installazione per escludere rischi per la salute degli abitanti e interferenze con le attività aeroportuali di Comiso. Sempre sul sito internet si informa che il Consolato Usa “ha appreso da organi di stampa che alcuni funzionari del governo regionale siciliano hanno provato a consegnare ai militari della Marina statunitense di stanza a Sigonella un documento contenente richieste riguardanti l’installazione di Niscemi”.
“Come già dichiarato dal Segretario alla Difesa USA Leon Panetta durante la sua recente visita in Italia – si legge ancora – il governo degli Stati Uniti è impegnato a considerare ogni preoccupazione riguardante il MUOS, e a tale scopo continuerà a collaborare con le autorità italiane.
Le rassicurazioni degli americani però non hanno convinto Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana. “Mi sembra  - ha  affermato l’esponente del Movimento Cinque Stelle – che gli Stati Uniti procedano al contrario. E lo scrivono loro stessi nel documento pubblicato nel sito del consolato Usa di Napoli, quando sottolineano che ‘a ulteriore garanzia che il Muos sia sicuro, prima che diventi operativo è previsto un periodo di test post-installazione sulle emissioni elettromagnetiche e i potenziali effetti sull’ambiente’. Che faranno, smonteranno il Muos se i test dimostreranno che c’è rischio per la salute dei cittadini, come già emerso da alcuni studi? A questo punto non ci fidiamo degli Usa, del ministero della Difesa e neanche dell’Arpa”.
”Se le analisi finora condotte sono risultate fallaci, come evidenziato da numerosi esperti e studiosi, perché i test dovrebbero essere congrui?”, aggiunge Trizzino ricordando che ”gli americani hanno disertato la riunione delle commissioni congiunte del Parlamento, nonostante li avessimo invitati”. ”Per quanto mi riguarda il Parlamento siciliano ha fatto la sua parte –  ha concluso il presidente della commissione Ambiente dell’Ars  – so che il Consolato Usa ha ricevuto la notifica della procedura di revoca delle autorizzazioni firmata dal governo Crocetta. Il Muos va bloccato subito”.
A livello istituzionale si è registrata anche l’iniziativa del sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, che ha traslocato il suo ufficio di gabinetto davanti la base di contrada Ulmo, accanto al presidio del comitato No Muos.  Il primo cittadino ha promesso che resterà al fianco dei manifestanti  ”fino a quando non avrà risposte certe dalla politica” e i lavori di costruzione della grandi antenne non si saranno fermati.
Da parte loro, gli attivisti alle prime luci dell’alba hanno bloccato alcuni automezzi con a bordo una decina di militari americani che si recavano a dare il cambio ai colleghi di guardia del turno di notte. Le autorità hanno smentito le voci secondo cui ci sarebbero stati tentativi da parte dei soldati di forzare i blocchi. Gli attivisti, con in prima fila ancora le mamme, hanno rinnovato la richiesta di un intervento immediato del presidente Crocetta.

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