L’esercito dei 22 mila Lsu, ecco a chi viene concessa la proroga

Proroga fino al 31 dicembre per i 22 mila precari della Regione Siciliana. L’esercito di lavoratori che in questi mesi hanno manifestato in tutta l’Isola è un bacino che racchiude 22 mila Lsu, ovvero (Lavoratori socialmente utili), impiegati presso i Comuni siciliani in attività amministrative ma anche di manutenzione delle strade e giardinaggio.

Il provvedimento del Consiglio dei ministri concede a tutti i lavoratoriLsu degli enti locali con contratti di diritto privato a tempo determinato a 24 ore, una proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2013. In realtà il governo regionale su indicazione del governo nazionale avrebbe dovuto stabilizzare tutti i precari entro il 31 dicembre 2012. Così non è stato. Il governo nazionale ha concesso, dunque, una proroga fino al luglio 2013, proroga che adesso è stata rinnovata fino al 31 dicembre 2013.

I fondi necessari per la copertura finanziaria di tutti i lavoratori, fanno sapere i sindacati, ammontano a circa 22 milioni di euro: “Siamo molto soddisfatti della decisione del governo – dichiara a BlogSicilia Giuseppe Monaco, segretario generale Ugl Sicilia – ma il problema è che il governo regionale deve stabilizzare tutti questi lavoratori. Non si può andare avanti di proroga in proroga. Non c’è nessuna ipotesi di lavoro, questa gente che è essenziale per il funzionamento della macchina amministrativa dei Comuni siciliani, non può rimanere precaria a vita. E’ necessario ridare dignità a tutti questi lavoratori”.

Intanto la prossima settimana il presidente della Regione incontrerà a Roma il Ministro Delrio, per cominciare ad individuare percorsi che portino alla soluzione definitiva del problema: “E’ necessario – dichiara Claudio Marchersini, segretario provinciale Ugl – convocare dei tavoli separati per tuttti i precari in Sicilia. Non si può ogni volta fare un pastone. Gli Lsu hanno esigenze diverse rispetto agli Asu e ai Pip”.