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Maxi sequestro di cavalli operato dal Corpo Forestale dello Stato


cavallo forestaleGEAPRESS – Il lieto fine per i trentaquattro cavalli  è arrivato grazie agli uomini del Comando Stazione Forestale di Gualdo Tadino e ai Medici Veterinari della ASL Umbria 1 che, congiuntamente, hanno ispezionato le strutture di un allevamento equino nel Comune di Fossato di Vico (PG).
Controlli a quanto pare ripetuti nel tempo e che avrebbero condotto a formulare le ipotesi di maltrattamento. Le strutture adibite al ricovero degli animali sarebbero risultate in condizioni strutturali e manutentive non adeguate all’allevamento di equidi.
Diverse le situazioni segnalate dal Corpo Forestale. Divisori dei box in pannelli di legno deteriorati e   pericolose sporgenze ad angolo vivo. Poi la copertura in eternit, rotta in più punti, e l’illuminazione non  adeguata.  Le tubazioni della struttura si sarebbero inoltre presentate danneggiate con conseguente perdita e ristagno di acqua mista a deiezioni. Non solo deiezioni, comunque.  Ingenti cumuli di materiali non pertinenti all’allevamento sarebbero stati trovati in quantità tale da ipotizzare la compromissione della vivibilità   dei cavalli ospitati.
In tutto 34 animali tra individui adulti, fattrici e puledri. Secondo la Forestale ci sarebbero state le condizioni   di sofferenza determinate da carenze nutrizionali protratte nel tempo. In particolare, alcuni puledri affetti da rachitismo e da problemi all’apparato respiratorio. Un cavallo, poi, aveva una evidente lacerazione alla zampa anteriore destra.  Un cheloide, sempre secondo la Forestale, ovvero una  ferita sempre  aperta, tanto da fare supporre di non essere mai stata curata. Poi una fattrice, con al seguito il puledro di 20 giorni, affetta da zoppia sia all’anteriore che al posteriore destro.
Il  Magistrato titolare delle indagini e il GIP del Tribunale di Perugia, accogliendo le ipotesi investigative della Forestale e in considerazione della paventata incapacità del titolare di avere cura degli animali,  ha disposto per tutti i 34 animali  la misura cautelare del sequestro.
Il legale rappresentante dell’allevamento è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali, di cui all’art. 544 ter c.p.
I cavalli sono ora tutti  presi in affido dal Corpo Forestale dello Stato e trasportati presso le strutture degli Uffici Territoriali per la Biodiversità della Toscana e Veneto. L’operazione di trasferimento dei cavalli, è stata possibile grazie ad una task force della Forestale composta da unità specializzate provenienti dai Centri di selezione equestre degli Uffici Territoriali per la Biodiversità di Follonica, Siena, Pieve Santo Stefano e Belluno e da personale medico-veterinario della ASL Umbria1, che ha curato anche tutti gli aspetti legati alla certificazione sanitaria degli animali per consentirne lo spostamento.
L’attività che si è appena conclusa si inserisce nell’ambito di una campagna di controlli svolti dal Corpo Forestale dello Stato sul contrasto dei reati perpetrati in danno agli animali, che vanno dal maltrattamento al traffico illecito di cuccioli.


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