Erano dei falsi braccianti agricoli ma hanno avuto la faccia tosta di partecipare, al fianco dei veri disoccupati veri, alle manifestazioni di protesta non autorizzate davanti alle sedi Inps di Palermo e della provincia di Catania e ai caselli autostradali di San Gregorio per sollecitare i contributi di disoccupazione che l’istituto previdenziale non erogava da mesi.
 Contributi che l’istituto di previdenza aveva deciso di sospendere su segnalazione del personale ispettivo che aveva percepito la frode.
E’ uno sconcertante ‘particolare’ emerso dall’inchiesta sulla truffa da oltre un milione di euro perpetrata ad Adrano, nel catanese, ai danni dell’Inps che ha consentito a 147 falsi braccianti di ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione grazie alla creazione di tre false imprese agricole utilizzate come paravento.
I «beneficiari», una volta incassate le indennità, restituivano circa la metà della somma percepita agli otto organizzatori della truffa, che sono anche gli indagati principali.