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Bellolampo, vigilanti armati a guardia della discarica. Il sito resta chiuso


Sono stati 120mila, i metri quadrati interessati dalle fiamme: 66 lanci d'acqua dal 29 luglio al 3 agosto

ph. Italpressph. Italpress
PALERMO - La discarica di Bellolampo da ora verrà controllata anche con un servizio di «vigilanza armata». Lo comunica l'Amia, che cura la raccolta e il trattamento dei rifiuti a Palermo dopo che ha ripreso in consegna l'area che è stata incendiata il 29 luglio scorso creando difficoltà nello smaltimento dell'immondizia. È stato attivato anche su consiglio dei vigili del fuoco, un servizio aggiuntivo antincendio anche se non previsto dalla norma e, dice l'Amia, «a supporto dei nostri vigilantes, in conseguenza delle ipotesi di fatti dolosi, un servizio di security con vigilanza armata per il controllo della discarica».
RIFIUTI IN STRADA - Ieri sono state tolte dalle strade di Palermo, informa l'azienda, 700 tonnellate. Si è ridotta così a 1.500 tonnellate la giacenza di spazzatura ancora da smaltire.
IL ROGO - Un totale di 120mila metri quadrati interessati dalle fiamme, 266 lanci d'acqua dal 29 luglio al 3 agosto, 60mila metri cubi di terra utilizzati. Questo il bilancio delle attività eseguite sul rogo di Bellolampo secondo i dati diffusi dal Comando provinciale dei vigili del fuoco che, oggi, dopo 18 giorni, dichiarano chiusa la loro attività.
ORA TOCCA ALL'AMIA - I vigili del fuoco lasciano otto compiti per l'Amia e precisano che le misure di sicurezza prescritte non significano la riapertura del sito, chiuso al momento dell'incendio, il cui futuro è subordinato alle autorizzazioni di altri organi competenti. I rifiuti, sottolinea il bollettino, bruceranno ancora sotto lo strato di circa 40 centimetri delle vasche 4 e 5, «fino a quando avranno consumato l'aria presente negli adiacenti rifiuti non interessati dall'incendio».
«GUARDIA FUOCHI» - Si attendono ora i dati delle temperature rilevati con le termocamere a infrarossi dopo i sopralluoghi aerei del 14 agosto del comandante Gaetano Vallefuoco con i tecnici dell'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Catania e i carabinieri di Palermo. In particolare i vigili del fuoco invitano l'Amia a costituire una "guardia fuochi" attiva h24 con almeno 3 unità, un'autobotte, un cannoncino lancia schiuma e una scorta di liquido schiumogeno da 500lt; a collocare una quantità di terra di almeno 20 metri cubi in zone strategiche all'interno della discarica; a eliminare completamente le sterpaglie soprattutto quelle a ridosso delle vasche non incendiate; a chiudere gradualmente le "fumarole" ancora presenti; a sostituire gli pneumatici che tengono fermi i teli delle vasche con materiale inerte di uguale peso.
BIOGAS - I vigili invitano inoltre la ditta Asia Ambiente a mantenere chiuso l'impianto di trattamento del biogas fino al completamento delle attività di messa in sicurezza da parte dell'Amia. In 18 giorni, infine, sono state impiegate 216 unità dei vigili del fuoco del comando provinciale di Palermo, con 50 automezzi.

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