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Wind jet, cassa integrazione per i 504 dipendenti



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16 agosto 2012 - Si profila la cassa integrazione per i 504 lavoratori della Wind jet. Lo rende noto Alessandro Grasso, responsabile del Trasporto aereo della Filt Cgil: “Tutti i dipendenti stanno firmando la cassa integrazione a tempo indeterminato”.
Ma i sindacati temono che la compagnia low cost catanese possa bluffare. “I sentimenti sono di rabbia, sconforto, preoccupazione e scetticismo – aggiunge Grasso – perché la Windjet potrebbe anche bluffare e magari sta prendendo tempo perché spera ci sia qualche acquirente”.
PERSONALE WIND JET CONTINUA PRESIDIO A CATANIA - I dipendenti mantengono alta l’attenzione e continuano il presidio istituito subito dopo la decisione di sospendere tutti i voli presa dalla società di Pulvirenti, a seguito della rottura della trattativa con Alitalia.

IL 24 AGOSTO RIUNIONE TRA AZIENDA, GOVERNO E SINDACATI – L’intenzione del personale è mantenerlo fino al 24 agosto, giorno in cui è prevista una riunione a Roma tra WindJet, il governo e le parti sociali. Il giorno dopo, 25 agosto, dovrebbe tenersi alle 5 del mattino un’assemblea tra i segretari nazionali dei sindacati di categoria.
“I lavoratori di Windjet e dell’indotto – ha aggiunto Grasso – sono preoccupati. La prossima settimana inoltre la Katane Handling ha convocato i lavoratori per comunicare gli esuberi. Noi aspettiamo la riunione del 24, quando Windjet dovrà dire chi è questo possibile acquirente. Se WindJet non dichiarerà nulla, il governo in qualche modo dovrà intervenire perché non si può consentire che blocchi il traffico aereo con tutte le conseguenze, anche occupazionali. Se le risposte saranno positive e confortanti – ha concluso – il problema si potrebbe superare, ma se non sarà così dal 25 in poi non si sa cosa può succedere”.
Rosaria Rotolo, segretario territoriale Cisl pone invece alcuni interrogativi legati alla newco che Wind jet ha annunciato di volere  creare per superare lo stato di crisi: “Quanti dei 504 lavoratori assorbirà? E quali saranno le garanzie per i creditori? Il fatto che la compagnia non abbia seguito la strada indicata dal governo non è una rassicurazione. Ci sembra ci sia un po’ di presunzione da parte di Windjet nel dire ‘noi vogliamo continuare a fare da soli’”.
RIGGIO, SITUAZIONE TORNATA ALLA NORMALITA’ - Dopo il caos scoppiato per il blocco di tutti i voli dalla mezzanotte di sabato scorso, la situazione negli scali serviti da Wind jet “la situazione, dopo meno di 48 ore, è tornata alla normalità”, ha riferito il presidente dell’Enac Vito Riggiosottolineando “che ora sul sito dell’Enac e delle compagnie aeree sono pubblicati i voli sostitutivi di quelli fermati e ogni passeggero ha l’elenco completo dei voli, con una programmazione valida fino al 3 settembre”.
“Ovviamente – ha sottolineato Riggio – non si è potuto fare di meglio di una tariffa che a stento copre i costi, cioè 50 euro più le tasse che non erano state versate da Windjet. E in questo momento ci occupiamo anche della Russia grazie alla collaborazione che abbiamo avuto da parte di tutti. Dei voli programmati in notturna da Alitalia ieri sera ne sono partiti soltanto due e ciò significa – ha concluso il presidente dell’Enac – che tutti i passeggeri hanno trovato posti sui vettori oppure che hanno rinunciato”.
CONFCONSUMATORI PROTESTA PER I COSTI DI RIPROTEZIONE – Confconsumatori, intanto, protesta per i costi di riprotezione che i passeggeri dei voli Windjet stanno pagando giudicati “eccessivamente alti”, rileva Confconsumatori, secondo cui “è auspicabile che venga presa ad esempio la recente esperienza spagnola, quando, in seguito al fallimento nel mese di gennaio della compagnia Spanair, le società di gestione degli aeroporti hanno esonerato le compagnie che riproteggevano i passeggeri dal pagamento delle tasse aeroportuali”. Secondo l’organizzazione dei consumatori anche in Italia “potrebbe accadere la stessa cosa. Identica soluzione, ad avviso di Confconsumatori, potrebbe essere adottata nel nostro Paese in quanto “le società aeroportuali potrebbero a loro volta compensare tali minori entrate a valere sugli importi da destinare agli investimenti e quindi non avrebbero una perdita in senso economico. Peraltro non si tratterebbe di costi elevati. Questo nel caso in cui non fosse possibile recuperare le somme da Wind Jet, mentre, in caso di salvataggio, tali somme potrebbero essere richieste alla compagnia. Ma anche nella malaugurata ipotesi di una eventuale procedura fallimentare, che ci auguriamo venga scongiurata, le società aeroportuali sarebbero titolari di un credito privilegiato trattandosi di tasse dovute all’erario”. Confconsumatori rivolge un invito al governo e all’ Enac “affinché si scelga con urgenza questa strada, adottando tutti gli atti necessari e pervenire a una immediata decurtazione totale delle tasse aeroportuali”.
30 ORFANI RUSSI TEMONO DI NON POTER TORNARE IN PATRIA - Ma ci sono ancora situazioni di disagio. E’ il caso di due gruppi di orfani, provenienti dalle regioni più colpite dal disastro di Chernobyl.  La prima comitiva di 30 bambini che stanno trascorrendo le vacanze ospiti di famiglie della provincia di Bergamo teme di non poter fare ritorno. Il gruppo dovrebbe ripartire il 30 agosto per la regione di Tambov, circa 500 chilometri a sud di Mosca, ma la cancellazione dei voli Wind jet mette a forte rischio il loro rientro in Patria. La delegazione bergamasca che organizza l’ospitalità dei bambini fin dal 2001 si è già messa in moto per trovare una soluzione in tempi rapidi.
Per le stesse ragioni una quarantina di ragazzi di età compresa tra i 10 e 17 di Tula, altra regione russa tra le più colpite dal disastro nucleare Chernobyl, rischia invece di non poter trascorrere la vacanza programmata da tempo in Valsabbia, in provincia di Brescia.
I biglietti sono stati acquistati a marzo, per una spesa di 15 mila euro circa. Una delle soluzioni per salvare il viaggio in Italia, è che la comitiva possa usufruire della “riprotezione”», vale a dire il pagamento di circa 80 euro a biglietto per cambiare volo.
IL 14 E 15 AGOSTO 16 VOLI SPECIALI ALITALIA – Alitalia ha reso noto che nelle notti del 14 e 15 agosto sono stati effettuati  16  voli speciali, sui quali sono stati trasportati oltre 800 passeggeri di Windjet. Fino a questa mattina la compagnia di bandiera ha “riprometto” in totale 6.500 viaggiatori della compagnia catanese. Alitalia ha anche rinforzato la presenza del personale del customer center per rispondere alle telefonate.
Dalla sera del 13 agosto, inoltre, Alitalia ha cominciato a contattare direttamente tutti i passeggeri che avevano un volo con Windjet per offrire assistenza e riprotezione sui collegamenti speciali operati dalla compagnia, e nei prossimi giorni proseguirà con voli speciali notturni da e per Catania e Palermo, che si aggiungeranno alla normale programmazione di voli diurni di Alitalia e Airone da e per Catania e Palermo.

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