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L'assessore con la media del 22 !!

Viaggio nella facoltà di Giurisprudenza (guarda il video), tra i colleghi e i professori del nuovo assessore all'Istruzione e alla Formazione Nelli Scilabra. Qualche giorno fagli apprezzamenti di alcune associazioni studentesche, e anche diversi ragazzi guardano con simpatia (ma anche un po' di diffidenza) all'avventura della più giovane esponente della giunta Crocetta. Qualche docente, però, bacchetta: "Non è una studentessa modello".

L'assessore con la media del 22PALERMO - La Casa dei Teatini è un formicaio di studenti. È tempo di esami. Diritto privato, in particolare. E Penale. Uno scoglio il primo, materia ostica la seconda nella facoltà di Giurisprudenza. Nelli Scilabra diritto Privato lo ha superato. Col minimo, ma è pur sempre un risultato. Diciotto per “Privato A” e “Privato B”. Materie conquistate nei ritagli di tempo lasciati dall'impegno politico. Lei, senatrice accademica, ora, di tempo ne avrà ancora di meno. Adesso, infatti, è un assessore della già scoppiettante giunta di Rosario Crocetta. Un esecutivo dove Nelli dovrebbe rappresentare il volto giovane, la ventata d'aria fresca. Troppo fresca, per qualcuno.


C'è una pausa. Gli esami di diritto penale riprenderanno dopo un po'. Giovanni Fiandaca distribuisce promozioni e lacrime. Esce dall'aula. “La Scilabra assessore? Lasciamo perdere, non voglio esprimere giudizi negativi su uno studente di questa facoltà”. In realtà, non lascia perdere. E il tema è quello: il nuovo assessore all'Istruzione e alla Formazione è fuoricorso da qualche anno: “Mi chiedo perché in un governo regionale – dice Fiandaca – debba sedere una ragazza che ha maturato esperienze solo nel campo dell'associazionismo studentesco. Competenze che, mi pare evidente, nulla abbiano a che vedere col compito di assessore di un ramo dell'amministrazione così delicato come quello della Formazione professionale”. Insomma, la “carriera” di senatrice accademica non basta. Specie se l'altra carriera, quella universitaria, zoppica un po': “Penso che Crocetta – continua Fiandaca – dovrebbe evitare di scegliere assessori solamente sulla base di aspetti simbolici. Ovvero, nel caso della Scilabra, non basta scegliere una persona giovane per parlare di rinnovamento. E da docente – conclude Fiandaca – posso dire che una persona che spende il proprio tempo in quelle attività, togliendole allo studio, non è uno studente modello. Nelli Scilabra non è una studentessa modello”.

E al di là delle parole del professore-scrittore, autore anche del testo-principe usato nell'Università palermitana per lo studio del diritto penale, qualche elemento in più sull'effettivo impegno dedicato all'Istruzione dal nuovo assessore all'Istruzione emerge dallo statino di Nelli Scilabra (sembra che all'anagrafe il vero nome sia “Nella”). Dove mancherebbero ancora sei materie (ma probabilmente sono cinque in realtà gli esami che la separano dalla laurea, visto che uno di questi, sostenuto recentemente, non è stato ancora “caricato” sul sistema). E dove alcuni degli esami-chiave, come quelli di Privato o di diritto Penale II sono stati superati col voto minimo: 18. Mentre ecco anche una bocciatura in diritto commerciale, ma anche un bel trenta in diritto civile. Insomma, per farla breve, l'assessore Nelli si avvicina alla conclusione del proprio corso di studi con una media-voto che oscilla tra il 22 e il 23, rispetto alla soglia massima del “30”.

“Credo – precisa però Giuseppe Verde, docente di diritto costituzionale ed ex preside di Giurisprudenza – che il forte ritardo negli studi di Nelli Scilabra sia legato alla propria attività politica. Ma si tratta di una ragazza molto diligente. Ricordo che un altro ragazzo bravissimo di questa Facoltà, come Marcello Capetta, aveva grosse difficoltà a dare gli esami proprio a causa di quegli impegni. Certo – conclude – non credevo che Nelli Scilabra avesse già 29 anni. Me la immaginavo più giovane...”.

E tra i colleghi di Nelli, riuniti in crocchi, sotto il porticato della Casa dei Teatini, i sentimenti oscillano tra la soddisfazione di vedere “una di loro” al governo della Regione e i dubbi sull'effettiva capacità del nuovo assessore di gestire un ramo dell'amministrazione complicato come quello della Formazione professionale. Nei giorni scorsi, un cartello di associazioni studentesche aveva espresso il proprio gradimento per la nomina della Scilabra. E anche tra i corridoi di giurisprudenza i giudizi sono positivi, anche se tra gli studenti affiora qualche perplessità. “Per me – spiega Giuseppe, che 'milita' in un'associazione studentesca antagonista a quella di Nelli Scilabra – la sua nomina non può che rappresentare un aspetto positivo. È un volto giovane, finalmente. Certo, il settore della Formazione professionale oggi è una specie di bomba ad orologeria”. Per Federico, invece, “c'è il rischio che la scelta della Scilabra sia solo una manovra ad effetto di Crocetta, come quelle che hanno portato in giunta Battiato e Zichichi. Credo che il governatore finirà per farle 'da padre', magari affiancandole un forte burocrate, in grado di occuparsi veramente della materia”. “Non possiamo e non dobbiamo essere prevenuti – dice Alessandro – perché magari non conosciamo alcuni aspetti riguardanti il suo bagaglio. Certo, credo che ancora oggi avere dei titoli professionali in qualche modo 'certificati' sia importante per ricoprire certe cariche”. E a caccia di questa “certificazione”, ovvero della laurea in Legge va anche uno studente-lavoratore over 40, che chiede di non apparire con nome e cognome, ma solo con la qualifica di “iscritto al ventiseiesimo anno fuori corso: “Crocetta, con la nomina di Nelli Scilabra – spiega – ha deciso di rischiare. E prima di dare giudizi, credo bisognerà aspettare un po'. Ritengo però, - aggiunge – che, considerato il periodo difficilissimo che sta attraversando la nostra regione, non fosse questo il momento giusto per rischiare. Avrei fatto ricorso, intanto, a qualche esperto vero, un professore, qualcuno che sappia già dove mettere le mani”.

Intanto, in facoltà gli esami si susseguono a ritmo incessante. Sui volti degli studenti puoi leggerne spesso l'esito. Anche Antonio Scaglione, preside di Giurisprudenza, è impegnato nelle verifiche. Ma molto gentilmente, qualche ora dopo, decide di scrivere alla redazione di Live Sicilia una breve nota con la quale esprime le proprie “congratulazioni al nuovo assessore regionale Nelli Scilabra, studentessa nella Facoltà di Giurisprudenza e rappresentante degli studenti nel Senato accademico. Auspico altresì – aggiunge Scaglione - che il nuovo assessore possa svolgere il nuovo incarico con impegno e determinazione nel superiore interesse delle istituzioni”. Agli altri studenti, intanto, toccherà pensare anche al “suo” esame: quello di Diritto processuale penale. Per loro nessuna giunta di governo all'orizzonte. E qualcuno di loro, per dirla con Fiandaca, forse aspira persino a essere uno “studente modello”.

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