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Grana per Crocetta C'è un assessore rinviato a giudizio


Patrizia Valenti, scelta per guidare l'assessorato degli Enti Locali, a febbraio dovrà presentarsi di fronte al giudice con l'accusa di omissione d'atti d'ufficio per una vicenda riguardante un'assunzione al Cas. Il legale: "La sua posizione nel procedimento è assolutamente marginale".

Grana per Crocetta C'è un assessore rinviato a giudizioPALERMO - La storia non è nuova. Ma il processo è ancora pendente. Così, ecco che la nuova “spina” nella giunta di Crocetta potrebbe essere rappresentata dal fresco assessore alla Funzione pubblica e agli enti locali Patrizia Valenti, rinviata a giudizio per omissione di atti d'ufficio. Reato del quale dovrà rispondere il prossimo febbraio di fronte al tribunale di Messina.

La storia, come detto, è di qualche anno fa. E si lega a un'altra vicenda, quella riguardante l'assunzione del supermanager dell'Anas Vincenzo Pozzi nel ruolo di dirigente generale del Consorzio autostrade siciliane. Una assunzione ritenuta illegittima dai giudici, e che ha portato alle condanne dell'ex presidente del Consorzio ed ex deputato Nino Minardo a un anno di reclusione e del funzionario dello stesso ente, Felice Siracusa a otto mesi. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Erano stati rinviati a giudizio, invece, i membri del Cda Carmelo Torre, Angelo Paffumi, Giuseppe Faraone e, appunto, Patrizia Valenti. Ma la posizione del nuovo assessore di Crocetta è un po' diversa dagli altri. A lei, infatti, è contestato il reato di omissione di atti d'ufficio per non avere ottemperato a un provvedimento del Tar di Catania che imponeva l'assunzione nel ruolo di dirigente generale di Olivia Pintabona, dirigente interno del Consorzio. La Pintabona, insomma, era stata “scalzata” in seguito alla scelta di Pozzi avvenuta prima dell'insediamento di Patrizia Valenti. Da lì, il ricorso al Tar che ha riconosciuto alla Pintabona il diritto all'assunzione. Ma a quel provvedimento, immediatamente esecutivo, Patrizia Valenti non ha dato seguito per alcuni mesi. Ed è questa l'ipotesi di reato contestata al nuovo componente della giunta Crocetta, che dovrà presentarsi in udienza il prossimo febbraio. “Ma il mio assistito – spiega il legale della Valenti, Giuseppe Santoro – ricopre una posizione del tutto marginale. Tra l'altro, la sospensiva del Tar al quale non avrebbe ottemperato, risale al febbraio del 2008, quando Patrizia Valenti non era ancora presidente del Cas (lo diventerà nell'aprile dello stesso anno, ndr), e una volta venuta a conoscenza della questione ha richiesto un parere all'Avvocatura e convocato il Collegio direttivo. Quindi, a ottobre ha proceduto all'assunzione della dottoressa Pintabona, così come indicato dal Tribunale amministrativo”.

Al di là del processo in corso, a dire il vero, la presenza di Patrizia Valenti al vertice del Cas non è stata affatto tranquilla. Nel 2009, infatti, inizia uno scontro istituzionale tra l'allora presidente Raffaele Lombardo e la stessa Valenti. Il 20 luglio, il presidente della Regione decide di azzerare l’intero Consiglio di Amministrazione del Cas, commissariando l'ente. Da lì, ecco una serie di ricorsi e controricorsi, che alla fine portano alla decisione del Cga che giudica “legittimo” il commissariamento dell'ente, a causa di una serie di inadempimenti dei vertici, emersi da un'ispezione dell'Anas.

Sull'assessore, poi, potrebbe pendere ancora un altro procedimento, davanti al tribunale di Patti. L’indagine partì nel gennaio del 2011, accelerata dalla drammatica escalation di incidenti mortali verificatisi sulla tratta Messina-Palermo. Sul banco degli imputati, il prossimo 6 febbraio siederanno Benedetto Dragotta, commissario del Cas tra il 2001 e il 2007, Matteo Zapparrata commissario straordinario tra il 2009 e il 2010, Felice Siracusa, direttore generale tra il 2005 ed il 2007, Gaspare Sceusa dirigente dell’area tecnica e Filadelfio Scorza direttore dei lavori e addetto alla sicurezza. Stralciata la posizione di altri tre ex commissari del Cas, Calogero Beringheli, Antonino Minardo, e appunto Patrizia Valenti, inizialmente iscritti nel registro degli indagati.

La Valenti, dirigente dell'Università di Palermo, era stata indicata in giunta in quota Udc. In passato, tanti e prestigiosi incarichi, tra cui, appunto, quello di presidente del Cas, nonché quello di capo della segreteria tecnica dell'ex governatore Totò Cuffaro

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