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Speriamo nel 2013......!!!

Cari amici e colleghi, siamo arrivati a fine anno e anche questi mesi sono giunti a conclusione di un 2012 che doveva darci qualche cosa in più rispetto a quello passato o magari di farci fare almeno le stesse giornate dello scorso anno. In questo mese di dicembre, dovremmo fare l'ultima tranche di spezzatino che quest'anno ha contrassegnato come non mai i nostri sogni di poter effettuare almeno le giornate consecutivamente senza andare incontro a questo tira e molla noioso, penoso e stancante ! L'operaio forestale è abituato a questa sofferenza , aspettare gli stipendi "a quannu voli Diu" ,a fare le giornate "quannu voli Diu", a dire "quannu fannu i chistiani a muntagna (quando fanno le persone - cioè si inizia a lavorare)"  ma credo che ormai tutti siamo arrivati al capolinea, sia nel modo di pensare che di dire. Certamente c'è tanta gente che della forestale non fà l'attività principale, cioè di "campare la famiglia": ciò non toglie che, per coloro che ne fanno uso annuale o vitale, debbano penare per quelli che pensano che sia una seconda attività, o magari delle donne o mariti che portano il pane a casa su due fronti,e, non possono capire i problemi che ci sono in quelle famiglie dove non cè' nemmeno una sola entrata minima !!. Il nostro è un mondo dove l'operaio a volte si culla sia nel fare che nel dire la propria opinione e quindi di agire di conseguenza, infatti siamo arrivati dopo  30 anni ad avere gli stessi problemi di allora. Siamo pure quelli che per certi tratti abbiamo portato avanti battaglie per il proprio settore (azienda-antincendio), come se uno esclude l'altro: Sento a volte dire che ognuno deve lottare in proprio per la propria categoria o raccogliere firme per distaccarsi dall'altro comparto perchè esso non porta benefici al proprio settore !!: posso dire che questo non porta benefici a nessuno, ma aumenta la rabbia della gente a dividere l'azienda dall'antincendio, non a unire.La stessa cosa nel giocare con i numeri di giornate, chi nè fà di più e chi meno dell'altro settore. Secondo me l'addetto antincendio se deve fare un numero di giornate stabilite l'anno, li deve fare tutte nel proprio reparto di appartenenza, con la qualifica per cui è pagato, così come il bracciante agricolo deve svolgere l'attività di manutenzione con la propria qualifica per cui è pagato, senza che nessuno sconfini dalle prioprie mansioni, dobbiamo fare il nostro lavoro anche se sappiamo che facciamo bene entrambi le cose, ma restare al proprio posto per il bene di tutti, per chiarezza e correttezza verso l'altro. Noi siamo una sola cosa, siamo una famiglia, "sminchiata" ma è così. Siamo scesi in piazza, chi prima chi dopo per ottenere qualcosa di buono , anche se i tempi sono duri per tutti i settori ,vediamo e sentiamo che la crisi attenaglia tutti  ma a volte bisogna essere pure egoisti verso gli altri perchè a Milano non interessano i problemi dei forestali in Sicilia e ,a noi quelli dei milanesi quando cè da tirare la cinghia !  E' un ragionamento sbagliato che io faccio in questo caso,ma le condizioni  mentali ci portano a pensare a volte ciò che non vogliamo. Noi forestali dobbiamo ragionare sotto un unico tetto, questo cè lo debbono far capire i confederali, ma loro sono una razza a parte perchè sappiamo tutti i loro scopi e non fatevi cullare dalle loro parole perchè essi hanno sempre il proprio tornaconto, mentre il forestale no!. La soluzione per tutti sappiamo che è la stabilizzazione , stabilizzazione che deve portare avanti tutto il comparto (a chi non interessa, al momento opportuno lo fà presente, e rimane fuori!! - io la vedo così) dietro un sistema di pubblica utilità che sappiamo bene qual'è ! Quindi cari colleghi aspettiamo questi ultimi e miseri giorni di lavoro, sperando che il 2013 sia migliore...........!!
A presto, Antonio David.

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