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Gli elettori hanno punito la protervia della Casta

Politiche 2013. Gli elettori hanno punito la protervia della Casta
Forse caso unico al mondo, in Italia è accaduto che un comico possa essere arrivato a condizionare la politica nazionale. E ciò nonostante sembri un esaltato. In quanto poi a idee e programmi emerge con chiarezza soltanto l'intento di far pulizia dei privilegi della cosiddetta Casta. Per non parlare degli scandali con relativi strascichi giudiziari. E tanto è bastato a milioni di cittadini esasperati dalla protervia della medesima. 

Non è che ci volesse tanto a capire, già diversi anni fa, che l'aria stava cambiando. Ma, come sempre accade, l'inizio della fine di una classe dirigente comincia quando la stessa perde il contatto con le realtà. Vediamo un po' di raccapezzarci. C'era una volta il Pci, partito rivoluzionario legato mani e piedi all'allora Unione Sovietica, e che raccontava balle sui paradisi comunisti. Poi, alla fine degli anni Novanta, la caduta del Muro di Berlino sancì il fallimento di quei sistemi che tanto piacevano al Pci, i cui dirigenti anziché prendere atto dei propri errori si limitarono a cambiare sigla al partito. E continuarono a farlo: Pci-Pds-Ds-Pd, ma con le cariatidi di sempre. E se c'è un Renzi qualsiasi che chiede semplicemente un cambiamento, ecco che viene subito boicottato dalle predette cariatidi. 

Lo hanno persino accusato di essere un prodotto del berlusconismo. Niente di meno. Programmi? Incerti e nebulosi con qualche nuova trovata come ad esempio le unioni gay o vecchie trovate come quella di fomentare l'immigrazione clandestina nel nome dell'accoglienza. Niente da dire invece sulle pensioni d'oro in un Paese dove milioni di persone sono costrette a vivere con 600 euro al mese. Roba da voltastomaco. E allora? A che vale fare di Bersani il capro espiatorio se tutto l'apparato porta la responsabilità di quanto succede? E veniamo al centrodestra. E' stato al governo per quasi nove anni venendo meno a quasi tutti gli impegni assunti con l'elettorato. Certo, remarono contro in tanti, da Fini a Casini. Ma, essendo la maggioranza molto ampia sarebbe stato ovvio aspettarsi che il Berlusca denunciasse per tempo i sabotatori minacciando di rovesciare il tavolo per andare a nuove elezioni. E invece continuò a menarla con i proclami tipo "Avanti con le riforme". Niente di niente per cercare di arginare i danni causati dall'euro. Niente di niente di fronte ai condizionamenti della Ue e alle sue tante folli deliberazioni tra cui il Trattato di Schengen. 

Niente di niente per cercare di varare almeno qualche norma finalizzata a rendere meno lenti i tempi della Giustizia civile. Niente di niente per arginare l'immigrazione clandestina emendando fra l'altro la legge sul diritto d'asilo. E meno che mai rendere più equo il sistema fiscale che affossa soprattutto le piccole imprese. Ci voleva forse un sondaggio per sapere che di tutto questo la gente ne aveva fin sopra le palle? No di certo. E però un primo significativo sondaggio arrivò con la sacrosanta botta rimediata dal centrodestra alle amministrative del 2011 in cui tra l'altro perse il Comune di Milano. Un campanello d'allarme fu quello. Ma inascoltato. Ci voleva tanto a capire che occorreva subito cambiare rotta? Certo che no. E invece il Cav continuò alla solita maniera, con la conseguenza di perdere ancora credibilità. E ciò al punto da indurre Napolitano ad inventarsi un governo tecnico, passivamente subìto dal Nostro e da Bersani pur di rimandare il voto, temendone i risultati. Al tempo stesso, sottovalutando la minaccia a 5 Stelle. 

Fulgido esempio di cecità politica. E ora governare il Paese sarà ancora più difficile o addirittura impossibile, con il rischio di dover andare molto presto a nuove elezioni. Persino la campagna elettorale hanno sbagliato limitandosi a demonizzare Grillo senza proporre programmi seri e chiari. Dicono che il Pdl ha, tutto sommato, tenuto grazie al Cavaliere. Ma, a mio modesto avviso, se lui si fosse fatto da parte lasciando spazio a gente più giovane ma con le idee chiare circa i propri intendimenti, il centrodestra ci avrebbe guadagnato. E invece, da quell'imbonitore che è, ha incentrato sull'Imu la campagna elettorale come se non ci fossero problemi più pregnanti di cui parlare. Una delle tante trovate ad effetto. Chissà se qualcuno riuscirà a spiegargli che impostare una strategia politica non è come occuparsi di marketing.Siciliamediaweb

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