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Villa Trabia, pizzo sui matrimoni esposto del sindaco alla Procura


Un sedicente fotografo, in combutta con alcuni impiegati del Comune addetti alla sede, imponeva agli sposi i suoi servizi, "vietava" la presenza del fotografo al quale era stato dato l'incarico e si offriva come mediatore per molte delle altre "voci" del wedding planner, dai fiori alle sedie, arrivando persino, durante la bella stagione, ad offrire l'organizzazione di un piccolo rinfresco sotto gli alberi, assolutamente vietato dal regolamento del Comune

Villa Trabia, "pizzo" sui matrimoni  esposto del sindaco alla Procura IL SINDACO Orlando arriva a sorpresa a celebrare il primo matrimonio civile nella nuova sede della Fonderia Reale alla Cala. Un "regalo" inatteso per i due giovani sposini, Eva Paxia e Antonino Spataro, ignari anche della fortuna di non essere stati costretti a fare i conti con quella sorta di "pizzo" chiesto a quanti fino ad ora sono andati a sposarsi a Villa Trabia. 

Lì un sedicente fotografo, in combutta con alcuni impiegati del Comune addetti alla sede, imponeva agli sposi i suoi servizi, "vietava" la presenza del fotografo al quale era stato dato l'incarico e si offriva come mediatore per molte delle altre "voci" del wedding planner, dai fiori alle sedie, arrivando persino, durante la bella stagione, ad offrire l'organizzazione di un piccolo rinfresco sotto gli alberi, assolutamente vietato dal regolamento del Comune. È stato lo stesso Orlando, alcune settimane fa a firmare l'esposto presentato in Procura sulla base del quale il procuratore aggiunto Leonardo Agueci ha aperto un fascicolo che, al momento, non vede ancora indagati. 

Diversi gli episodi segnalati dal sindaco dopo che molte coppie di sposi avevano presentato le loro rimostranze per essere state costrette, anche con modi bruschi e soprattutto inattesi, a subire i servizi del sedicente fotografo ufficiale che, ovviamente, di ufficiale non aveva proprio nulla. E che arrivava a chiedere fino a 300 euro per l'album fotografico e altri servizi.

Gli inquirenti hanno già accertato che l'uomo non è un dipendente comunale ma è chiaro che la sua presenza fissa non può essere passata inosservata ai commessi e agli altri impiegati dislocati a Villa Trabia. Non a caso, probabilmente, nelle scorse settimane sul portone dell'edificio riservato ai matrimoni era stato affisso un cartello con il quale si avvertivano gli interessati che le nozze erano gratuite e che non era consentita alcuna attività extra che andasse oltre la semplice cerimonia. 

Un giro d'affari, quello del sedicente fotografo e dei suoi probabili complici non di poco conto, se si considera che l'anno scorso sono state poco più di 600 le nozze civili celebrate a Villa Trabia, un dato che non si discosta molto da quello degli anni precedenti. Nasce probabilmente anche da qui la decisione del sindaco Leoluca Orlando di spostare la celebrazione dei matrimoni da Villa Trabia alla restaurata Real Fonderia.

"È un nuovo prestigioso regalo alla città che recupera un pezzo di storia e di cultura dando anche decoro al matrimonio civile" ha detto ieri Orlando, celebrando il primo rito. "Palermo riconquista i suoi monumenti rendendoli fruibili e accessibili  -  ha aggiunto l'assessore Giusto Catania  -  La scelta di utilizzare la Fonderia come spazio per la celebrazione dei matrimoni civili contribuirà a farla conoscere. La Fonderia, oltre a ospitare riti civili, sarà il luogo della partecipazione: aperto sempre per ospitare manifestazioni, incontri, workshop. Inoltre è già disponibile la connessione a internet wifi libera".

Matrimoni dunque "liberi" e gratis dopo che la giunta Orlando ha cassato la disposizione dell'ex sindaco Cammarata che, per rimpinguare le casse del Comune, aveva predisposto un tariffario per le nozze civili: dai 250 euro per un giorno infrasettimanale fino ai 500 euro per una cerimonia il sabato pomeriggio.Repubblica Palermo

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