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Il disboscamento illegale costa 7 miliardi di euro l'anno a livello globale

Roma, 1 mar. - (Adnkronos) - A livello globale, si stima che il disboscamento illegale causi la perdita di 7 miliardi di euro l'anno, senza contare le perdite in servizi ecosistemici e il deprezzamento che il fenomeno causa sui prezzi mondiali dei prodotti forestali, stimato tra il 7 e il 16%. Il disboscamento illegale ha poi gravi ripercussioni sulle piccole e medie imprese dei Paesi in via di sviluppo, quelle legate al settore del legno e che forniscono migliaia di posti di lavoro: in alcuni Paesi, infatti, il settore legno rappresenta una risorsa essenziale per l'economia, basta e pensare che in alcuni Paesi dell'Africa centrale fornisce più posti di lavoro delle pubbliche amministrazioni. Sono i dati sulla silvicoltura e lo sfruttamento forestale pubblicati dall'Ue in occasione del nuovo regolamento per contrastare il commercio illegale di legname (Eutr) che entrerà in vigore in tutti i Paesi dell'Unione Europea a partire dal prossimo 3 marzo.
La normativa vieta l'immissione di legname tagliato illegalmente nel mercato europeo, in uno sforzo teso a constrastare il fenomeno del disboscamento illegale in tutto il mondo. Fenomeno che, tra il 2000 e il 2008, ha causato la perdita, solo in Sumatra e Kalimantan in Indonesia, di 1.080.000 ettari di copertura forestale. Secondo il Wwf, il disboscamento illegale rappresenta il 73% della produzione di legname in Indonesia, il 25% delle esportazioni della Russia e il 70% del legno raccolto in Gabon.
La superficie forestale globale ricopre circa 4 miliardi di ettari, circa 0,6 ettari per abitante, ma tra il 2000 e il 2010 sono stati circa 13 milioni gli ettari di foresta persi ogni anno (quota in calo, visto che erano 16 milioni tra 1990 e 2000). Foreste e alberi generano un reddito annuo di almeno 180 milioni di euro, tra legno, legna da ardere e prodotti forestali non legnosi, senza contare che 1,3 miliardi di poveri di tutto il mondo dipendono proprio dalle foreste per la propria sussistenza. Nel 2011, il commercio mondiale di prodotti del legname primari è stato di un valore di oltre 108 miliardi di euro, di cui il 35% all'interno dell'Ue. Il legno di orgine tropicale rappresenta invece il 13% delle importazioni Ue di legno, pari a 27 miliardi di euro al 2010.

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