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FORESTE: LA TECNOLOGIA GPS DEL CFR A DISPOSIZIONE DELLA COMUNITA'


Il Corpo Forestale Regionale pone da più di vent'anni le potenzialità delle nuove tecnologie al servizio della comunità.
E' infatti all'avanguardia nell'impiego del sistema GPS. Una tecnologia avanzata che per il calcolo puntuale della posizione sfrutta il posizionamento dei satelliti geostazionari.
Utilizzando tale metodologia, dal 2004 a oggi sono infatti stati compiuti 4.998 rilievi geolocalizzati su danni patiti dalle piante forestali.
Tali rilievi sono stati motivati da 2.118 segnalazioni relative a danni riscontrati sulla varietà dell'abete rosso, 258 sull'abete bianco, 335 sul carpino nero, 389 sul faggio, 310 sul pino nero,
204 sul frassino maggiore, una sull'acero minore.  In seguito alla verifica dei forestali, la metà dei danni riscontrati sulle piante indicate è stata attribuita a origini naturali, un quarto è stato imputato a eventi meteorici, mentre il restante quarto dei danni è provocato  dall'uomo.
Sempre tramite il GPS, sono inoltre state certificate 4.375 particelle di 98 Piani di gestione forestale di proprietà forestali pubbliche e private, 3.125 delle quali sono certificate secondo i parametri PECF. E' infine stato possibile posizionare con estrema precisione, con un margine di errore di meno di un metro, 748 teleferiche forestali; delle quali 184 sono state smantellate, mentre ben 417 sono state segnalate perché pericolose al volo aereo.
Già dal 1990 il CFR utilizza il sistema GPS, che consente il telerilevamento della posizione di chi sta impiegando un navigatore satellitare, e, al giorno d'oggi, anche un semplice telefonino.
L'evoluzione di questi strumenti consente dunque, da tempo, ai forestali, di registrare e di circoscrivere topograficamente, con elevata precisione, ogni area che sia stata soggetta a eventi o a comportamenti illeciti, come ad esempio gli incendi dolosi e le discariche abusive.
Tutto questo permette anche al CFR di fornire agli inquirenti informazioni precise, a supporto di eventuali indagini. E di rilevare celermente, e con precisione, le superfici boschive percorse da incendi, al fine di poter fornire rapidamente ai Comuni la cartografia delle zone che saranno poi soggette, per diversi anni, al divieto di caccia e di variazioni urbanistiche.
Le informazioni raccolte con il metodo GPS, e che potranno essere utili nel tempo, vengono archiviate nel Sistema Informativo Territoriale Forestale (SITFOR), che fa parte della infrastruttura regionale dei dati territoriali (IRDAT).
Si tratta di una piattaforma web che viene messa a disposizione degli enti locali da parte della Regione, al fine di costituire una banca dati di riferimento degli elementi del territorio che possono essere geo localizzati.
L'IRDAT, da un lato distribuisce dati territoriali ai tecnici, che li utilizzano per il proprio lavoro, dall'altro consente a tutti di visualizzare una parte di questa banca d'informazioni, semplicemente accedendo alle pagine web della Regione.
Tale banca dati permette, per esempio, ai progettisti, di conoscere l'esatta perimetrazione delle aree protette, delle aree valanghive, delle zone franose, dei prati stabili, delle teleferiche forestali, delle aree boschive colpite da incendi. E consente di redigere progetti di elevata fattibilità, offrendo la possibilità di valutare con cura tutti i vincoli ambientali esistenti.
Questi dati geo referenziati si possono ormai anche caricare sulle apparecchiature GPS portatili. Lo fanno per esempio i piloti di aerei e elicotteri, per spostarsi e poter operare nella massima sicurezza anche nelle zone più disagiate, essendo messi a conoscenza delle difficoltà e dei pericoli rappresentati, per esempio, dalla presenza di cavi e di teleferiche.
Ma ppssono trarne vantaggio anche i privati cittadini. Per esempio gli appassionati dell'arte venatoria: caricando tali dati, essi sono in grado di sapere in ogni istante se si stanno muovendo all'interno delle aree destinate alla caccia, oppure di quelle protette.

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