Beppe Grillo torna a parlare ai media stranieri, e stavolta usa il settimanale statunitense Time per attaccare destra e sinistra: “Fanno finta di essere uno contro l’altro. In fondo sono la stessa cosa. Gli accordi che hanno fatto nell’ombra per 20 anni devono uscire fuori, ma allo stesso tempo se escono fuori loro sono morti, politicamente morti”. E c’è spazio anche per la Sicilia.“Perché il Movimento è diventato il primo partito nell’Isola (guardando i risultati delle ultime regionali)?:  ”Non a causa mia, ma perché non ci sono più soldi. Non ci sono più voti di scambio. Leva i soldi dalla politica e questa avrà un’altra dimensione”.
Grillo, che ha confermato al Time di aver incontrato gli indignados in Spagna (coloro che protestano contro le politiche di austerità) e di avere due cose in comune: “Liberarsi dei partiti, mettere i cittadini all’interno del Parlamento e cacciare i corrotti”, incassa intanto la critica di Angela Ogliastro, sorella di Serafino, poliziotto ucciso nel 1991 a Palermo con il metodo della lupara bianca.
“Non si può ridicolizzare la lotta alla mafia, non si può mancare di rispetto a chi da anni lotta per avere giustizia, come familiare di una vittima di mafia mi sento vilipesa e aspetto ancora le scuse da Beppe Grillo”, tuona la Ogliasto. Il comico genovese aveva detto: “La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, limitandosi a chiedere il pizzo’”. Parole ribadite sul blog. Ad esempio, nel post ‘Mafie rinnovabili’ del 20 dicembre 2009, Grillo scrive: ‘C’e’ più dignità in un Provenzano che in molti parlamentari”.
E poi: “Di certo non si può continuare per altri 150 anni con la barzelletta, sempre meno credibile della lotta alla mafia. La mafia esiste perché esistono gli italiani, dobbiamo farcene una ragione o cambiare noi stessi”. Angela Ogliastro sbotta: “Non si può ridicolizzare la lotta alla mafia. Se la mafia qui prolifera è anche per la mancanza di politica. Grillo pensa forse cosi di assumere un atteggiamento diverso da quello arrogante dei mafiosi?”.