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La crisi che non c'è !!


 Cari amici e colleghi forestali,  leggendo e sentendo quello che sta succedendo in Sicilia, trovo una grande rabbia ma gioia nello stesso tempo nel sapere che c’è gente , ma soprattutto tanti operai che lottano per qualcosa che si sono conquistati e che di diritto spetta  non perché lo dice la costituzione ma perché lo dice la vita quotidiana. Parlo del lavoro e del pane che tutti dovremmo saper  difendere e dividere con la propria famiglia, non barattando o scendendo a patti con il primo politico di turno o sindacato che ti offre il minimo per star buono e calmo. Tante categorie di lavoratori Gesip, Asu,Fincantieri,Formazione scendono in campo quotidianamente per difendere in pace o anche con la forza quello che per tanti anni si sono assicurati con sacrificio ed ,è giusto e sacrosanto difenderlo dalla crisi (solo per l’operaio) e da tanti politici e sindacati che girano attorno l’operaio , senza capire il danno procurato e tutte le conseguenze che si hanno  quando a fine mese non si porta a casa lo stipendio. Tanta gente soprattutto nel Sud vive con un tozzo di pane sul vero senso della parola, privandosi di tante cose , che potrebbero ma sono sempre di  più, esseri essenziali per il cammino quotidiano, mentre dall’altra parte tanta gente spende e spande con soldi che potrebbero essere usarti per i lavoratori , per investire, per gestire, programmare e aiutare. Ma si solito si dice che “colui che ha la pancia piena non capisce colui che c’è l’ha vuota”, quindi ormai non c’è da meravigliarsi più. In tutto questo l’operaio forestale dorme ! Eh si, dorme profondamente, e fa rabbia nel vedere che tanti operai protestano si battono (anche giustamente) per il proprio diritto al lavoro, per gli stipendi arretrati, per avere più dignità e rispetto nel proprio campo, diritti sacrosanti che qualcuno di livello sopra di noi non riesce ad afferrare e capire. L’operaio  forestale non capisce questo, è rimasto fermo, inerte al sistema, compiaciuto di tutto quello che gli viene dato o detto, convive con il marciume di un sistema clientelare e di rassegnazione che da tanti anni lo segue dappertutto. Non importa se fa giorni in meno, se lo stipendio gli arriva dopo mesi e mesi, dei contratti scaduti e non rinnovati, se le buste paghe sono esatte come da tabelle, basta solo prendere i soldi !! basta guardare il totale !, non sa nemmeno dove si trovano e se ci sono trattenute sindacali, tanto gli tolgono tante cose in busta , quindi anche se mi fregano 15 euro al mese, non mi cambia la vita !. Questi soldi sarebbero benedetti se qualcuno si battesse per l’operaio e porterebbe avanti i diritti del lavoratore, quindi dare per avere ! non per qualcosa che io dovrei avere di prassi, ma nonostante paghi  non riesco a ricevere.  Siamo pecoroni, anzi forse no, perché le pecore vanno nella  direzione dove il pastore li conduce, invece il forestale pur essendoci il pastore, non si accoda e nemmeno si presenta all’appello ! Certo dalle battaglie , dagli scioperi, si può anche non ottenere niente, ma almeno ci si prova e si fa capire che l’operaio è vivo e vegeto, lottando si ottiene qualcosa nella maggior parte dei casi. Ci può anche stare che nonostante ci sia la crisi, si prenda qualche delusione, ma di sicuro la lotta paga ! Ma a tutto questo il forestale  non partecipa è più signore, più intelligente, più aristocratico senza sapere che è con il culo per terra ! perché chi non difende il proprio lavoro non è capace di vivere e di guardarsi allo specchio, ormai non basta più vivere di rendita, di pensione , di sussidio, di andare a mangiare dal padre o dalla suocera. Questa non è vita ! Certo se non  proviamo a giocare non abbiamo possibilità di vincere, ma  abbiamo perso.  Popolo forestale non pensare che sei diverso da me o da qualcuno, pensa alla tua dignità e fai capre che siamo come tutti gli altri operai che ogni giorno scioperano. Non capisco perché tutti lo possono fare e noi non possiamo riunirci in piazza, siamo in tanti solo sulla carta, ma al bisogno siamo al massimo 50-100, questa non è massa, non è unione, ma soltanto il modo di lamentarci pur sapendo che la crisi in realtà non c’è (visto le cose)!!

                                                                                Antonio David
                                 

1 commento:

  1. CARO ANTONIO CIO' CHE DICI E' PURTROPPO LA VERITA'.
    NOI DEL SIFUS E' DA 2 ANNI CHE DICIAMO TUTTO QUANTO DA TE SOTTOLINEATO. CI SIAMO ATTIVATI COME MAI NESSUNA ALTRA FORZA POLITICA, SINDACALE O DI BASE HA MAI FATTO NELLA STORIA DELLA SICILIA. ABBIAMO SCOPERCHIATO UNA PENTOLA NELLA QUALE IL MALAFFARE E IL CLIENTELISMO PIU' BECERO HANNO FATTO DA PADRONI IN QS ANNI, DISTRUGGENDO UN COMPARTO, QUELLO FORESTALE, STRATEGICO PER L'ECONIMIA SICILIANA E PER IL SUO TERRITORIO. ABBIAMO E STIAMO PERCORRENDO LA SICILIA IN LUNGO E IN LARGO, ABBIAMO E CONTINUIAMO A INCONTRARE GLI OPERAI, IMBOCCANDOLI CON IL CUCCHIAINO, E SPIATTELLANDO LA VERITA' CON DOCUMENTI, CARTE, FILMATI ECC.ECC. EBBENE CIONONOSTANE LE NS ASSEMBLEE SONO SEMPRE STRAPIENE, CIONONOSTANTE RACCOGLIAMO CONSENSI IN OGNI PAESE, IN OGNI CONTRADA, HAIME' LA SITUAZIONE NON CAMBIA! E CIOE' IL POPOLO DEI FORESTALI CON LA BOCCA DICE DI AVER CAPITO, MA NEI FATTI LA SITUAZIONE E' SEMPRE PEGGIO. PERSONALMENTE HO ANALIZZATO NEL DETTAGLIO LA PROBLEMATICA DEL SETTORE, PARLANDO CON CENTINAIA DI COLLEGHI, CONSULTAMDO CARTE, LEGGI E LEGGINE, REGOLAMENTI, ORDINANZE, ECC.ECC. MII SONO FATTO UNA OPINIONE CHE IN QUESTO LUOGO PUBBLICO DI DIALOGO E CONFRONTO VOGLIO ESTERNARE:LA VERITA' E' CHE NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE I FORESTALI HANNO BISOGNO E VOGLIONO IL LAVORO! VEDI SE COSI' FOSSE E COME TU GIUSTAMENTE DICI, AD OGNI APPELLO, AD OGNI RICHIAMO PER RIVENDICARE IL LAVORO, IL POPOLO DEI FORESTALI DOVREBBE ESSERE LI IN PIAZZA A MIGLIAIA, INVECE SIAMO SEMPRE LE SOLITE FACCE, SIAMO SEMPRE IN 4 GATTI! COSA SI PUO' EVINCERE DA QUESTO? VOGLIO FARE UN PARAGONE TERRATERRA: SE AD UN MARITO GLI STUZZICANO LA MOGLIE PERCHE' QUALCUNA SE LA VUOLE PORTARE A LETTO, COSA FA IL MARITO CHE TIENE ALLA MOGLIE? QUANTOMENO CERCA DI ISOLARE LA CAUSA, PRENDE IL POTENZIALE PRETENDENTE E GLI FA UN C....O COSI'! O NO? BENE IL LAVORO E' LA MOGLIE CHE VOGLIONO F.......RE, IL POPOLO FORESTALE E' IL MARITO. UN MARITO VILE, DEBOLE, SI CONTENTA DI AVERE A CASA UNA FEDIFRAGA PURCHE' GLI PREPARI UN PIATTO DI MINESTRA E GLI LAVI II CALZINI, POI SE VA A LETTO CON UN ALTRO...E CHI SE NE FOTTE! QUESTA E' LA FORESTALE E I SUOI INDEGNI OPERATORI. LA MIA IDEA ORMAI E' ESTREMISTA, E LO DICO DA OPERAIO E DIRIGENTE SINDACALE DEL SIFUS....MI SPIACE SE QUALCHE NON SARA' D'ACCORDO, MA LA SOLUZIONE E' SOLO UNA: CROCETTA FACCIA UN DECRETO CON IL QUALE MANDI TUTTI A CASA, DICO TUTTI. SI AZZERINO LE GRADUATORIE, QUINDI CONTESTUALMENTE SI FACCIA PARTIRE UNA NUOVA CAMPAGNA DI RECLUTAMENTO, CIOE' NUOVI REQUISITI, NUOVI ESAMI, SERI QUESTA VOLTA, E QUINDI UN NUOVO COMPARTO. VEDIAMO SE COSI' CHI OGGI STA TRANQUILLO A CASA, QUANDO APPRENDEREBBE DI ESSERE DEFINITIVAMENTE A CASA, NON SI ALZEREBBE IL CULO! NON VEDO ALTRA SOLUZIONE....SOLO QUESTA..TUTTI LICENZIATI E SI APRA UN CAPITOLO NUOVO, IL LAVORO A CHI LO VUOLE VERAMENTE! GLI ALTRI CHE VADANO A QUEL PAESE.
    GIORGIO ANTOCI SIFUS RAGUSA

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