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Bilancio, c'è da coprire e in fretta la falla da un miliardo


Bilancio, c'è da coprire e in fretta la falla da un miliardoLa Regione siciliana al lavoro per trovare 2 miliardi necessari a chiudere i conti a poche settimane dal varo del bilancio e a sedersi ai tavoli di Roma con maggiore credibilità per ottenere risorse extraregionali e rivedere il patto di stabilità a favore di una nuova stagione di investimenti e infrastrutture che consenta la ripresa. Queste le mosse spiegate dall'assessore regionale Luca Bianchi, al forum promosso dal Centro Pio La Torre.
"Abbiamo fatto un'operazione verità sul bilancio dopo che il governo precedente ha presentato voci d'entrata non credibili - ha detto l'assessore all'Economia -. Abbiamo scoperto un buco da un miliardo di euro nel bilancio 2012 che dovremo subito coprire e lo faremo". Come? Anche attraverso l'aumento del ticket sui farmaci e sui ricoveri, proposta prima individuata ma poi bocciata dalla Commissione Sanità dell'Ars. "Il provvedimento è stato impallinato da tutti - ha spiegato Bianchi - ma non incideva sulle fasce deboli e chiedeva un contributo minimo. Nessuno si è chiesto le conseguenze della scelta fatta in commissione. Ma noi riproporremo tutto nel maxiemendamento al Bilancio e vorrei che ognuno si assumesse insieme a noi la propria responsabilità". L'idea della giunta regionale era far pagare un euro in più sul ticket già previsto per le prescrizioni mediche (da 2 a 3 euro per i soggetti non esentati dal pagamento sulle ricette sui farmaci) e introdurre altri due distinti ticket per la degenza ospedaliera (10 euro al giorno per i redditi fino a 50mila euro, 25 euro al giorno per i redditi superiori). 

Altra strada per coprire il buco da un miliardo scovato nel bilancio 2012, la dismissione di immobili, da cui la Regione aveva previsto 350 milioni di introiti. Dall'altra parte c'è però da fare i conti con il taglio ai trasferimenti in entrata. "Bisognerà ora far fronte a una ulteriore riduzione dei trasferimenti per 900 milioni, ridotti a 800 milioni dopo l'interlocuzione attivata dalla Regione al tavolo nazionale - ha detto l'assessore -. Non è tutto. Dobbiamo mettere mano a una ulteriore e incisiva manovra di spending review. Bisogna chiedere un contributo a ciascuno di noi, con scelte condivise, chiamando alla responsabilità i direttori regionali, cui ho detto di operare come se fossimo a budget zero, giustificandomi ciò che vogliono finanziare e stabilendo l'ordine delle priorità". In questo modo, "entrando nella microeconomia delle voci di bilancio, è possibile lavorare per assicurarne la sostenibilità, senza intervenire con tagli lineari". Passi che non basteranno, ha avvertito Bianchi, "a reperire oltre il milardo che ci serve, ma che ci consentiranno di presentarci autorevolmente ai tavoli romani".
Necessario anche avviare riforme strutturali, in particolare su precari e forestali. E' sui secondi, in particolare, che bisogna aprire un tavolo governo romano e Inps per una migliore integrazione tra indennità di disoccupazione e salari e per avviare un percorso che permetta di transitare la categoria da una "attività chiusa sul mondo stretto dei boschi, a una più produttiva", che contempli la gestione delle riserve regionali, l'erogazione di servizi, la manutenzione del verde pubblico, di quello degli ospedali, la valorizzazione dei boschi. Del resto il bilancio è ingessato proprio su voci come forestali, precari, enti locali, "e su queste finiscono le risorse. E' un miracolo se chiudiamo il bilancio" ha aggiunto Bianchi. "Ci giochiamo tutto, quindi, sulle risorse extraregionali e l'accordo con Barca sulle infrastrutture è importante. In vista degli investimenti e delle infrastrutture occorre intervenire sul patto di stabilità: intendiamo farlo, insieme alle altre regioni del Sud, lo stiamo già facendo, ma anche per questo abbiamo l'esigenza di presentarci a testa alta, con una visione e progetti rigorosi e credibili". 

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