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Oggi le comiche del M5S in Fvg: vuol copiare il modello Sicilia

La Lega: «L’operazione della giunta Crocetta  di abolire le Province non può coprire 150 anni di scandali e sprechi. Galluccio non sa ciò che dice»

Più che una proposta, sembra un ossimoro. “Modello Sicilia”. Perché pensare di importare il “modello Sicilia” è una provocazione con un effetto comico immediato.
L’aspetto grottesco è costituito dal fatto che l’estensore di questa geniale trovata non stesse scherzando. Era serissimo. Chi è questo innovatore della politica, avventuriero dei paradossi? Saverio Galluccio.  Prego? Il candidato presidente alla Regione Friuli Venezia Giulia del Movimento 5 Stelle.  
In pieno delirio di onnipotenza, gli spensierati pentastellati discettano ormai dello scibile umano con sconcertante disinvoltura. Collezionano corbellerie (che prontamente ritrattano), scodinzolano docilmente quando il loro padrone alza la voce, e si sentono ormai prossimi a conquistare anche la Casa Bianca “nel nome del popolo”. Al cospetto di una parvenza di contraddittorio, calano il tris di risposte possibili. La prima: faremo un referendum. La seconda: parola al popolo con Internet.
Terza, ed extrema ratio: insulti. La loro fortuna è che il fenomeno Beppe Grillo, in questi mesi, ha messo loro il silenziatore e ha catalizzato l’attenzione mediatica su di sé.
Dissacrante, lucido rabdomante del malessere collettivo, Grillo ha fatto incetta di voti, soprattutto tra i giovani, i disoccupati e i delusi dal sistema. Ha un grosso problema, però, nella gestione del consenso: a volte i suoi parlano. E sono problemi.
È successo anche in Friuli Venezia Giulia, regione piccola, a statuto speciale ma estremamente orgogliosa delle sue peculiarità.  Il tenero Galluccio, sull’onda della proposta della giunta Crocetta in Sicilia di abolire le Province e sostituirle con consorzi di Comuni, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e ha scolpito un memorabile «importiamo anche in Friuli Venezia Giulia il modello Sicilia».
 Inevitabile la replica della Lega Nord, per bocca di Danilo Narduzzi, capogruppo del Carroccio Fvg e  Mara Piccin, consigliere regionale: «Sanità fallimentare, con 40 miliardi di debiti verso i fornitori. Un esercito di 30mila forestali. Un’armata da 50mila dipendenti regionali. Infrastrutture bloccate ai tempi del Regno delle Due Sicilie. Una pioggia di inchieste per infiltrazioni mafiose e voti di scambio. È questo il modello Sicilia che il simpatico Galluccio vuole importare in Friuli Venezia Giulia?».
 «L’operazione della giunta Crocetta - continuano Narduzzi e Piccin - di abolire le Province non può coprire 150 anni di scandali e sprechi. Galluccio non ha la minima idea di quello che dice, brilla della luce riflessa dal suo padrone Grillo e cavalca l’onda di indignazione nei confronti dei partiti tradizionali, unico vero propellente del Movimento 5 Stelle. Le parole di Galluccio sulla A4 («la terza Corsia? Sarà un referendum a decidere») rasentano l’assurdo. Forse per lui A4 è una casella della battaglia navale».
Restano alcune considerazioni di fondo. L’operazione Crocetta di smantellare le Province e sostituirle con consorzi è veramente conveniente? Non si rischia, alla fine, che la montagna partorisca il topolino? Di sicuro, Grillo è nella sua posizione ideale in Trinacria. Fuori dalla giunta, ma titolare della golden share della maggioranza. In pratica, dà le carte. Rivendica i meriti delle scelte che portano consenso. E paralizza i lavori. In Friuli Venezia Giulia si voterà tra un mese. Grillo ha già previsto di bivaccare sul territorio per qualche giorno a ridosso delle urne. Corsa  a tre. Renzo Tondo (centrodestra con la Lega). Debora Serracchiani, l’ex fenomeno mediatico che ormai non incarna più la novità con il centrosinistra. E Saverio Galluccio, campano trapiantato in Friuli, con il M5S. Un carnico, una romana e un simpaticone. Che vorrebbe importare in Friuli Venezia Giulia il “modello Sicilia”. Farebbe ridere. Se non facesse piangere.

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