Dove il sistema funziona un pò meglio !
BARI - Non siamo certamente ai livelli della Calabria, che ne ha 10.500, né della Sicilia che con 26mila persone ha il record mondiale degli operai forestali. Però pure la Puglia, nel suo piccolo, si difende. Con una particolarità che non ha eguali: nella pancia dell'Arif, l'agenzia regionale aperta nel 2010 che mercoledì è stata costretta a rimangiarsi gli aumenti dell'acqua, ci sono persone pagate in modo differente per fare lo stesso lavoro. Peraltro, con un contratto integrativo su cui la Regione sta tentando di intervenire. Gli operai irrigui e forestali in Puglia sono circa 1.200: 220 sono ex dipendenti diretti della Regione
Non c'è solo la pazzesca storia dei due (in realtà tre, perché quelli ex Sma ne hanno un altro ancora) contratti diversi, per la quale un caposquadra «pubblico» riceve uno stipendio lordo di 1.821 euro al mese per 14 mensilità, mentre un collega con contratto «privato» ne prende 2.122. C'è soprattutto il contratto integrativo del 2009, che garantisce un'indennità pari al 22% della paga base e una serie di voci accessorie. I 16,80 euro al giorno per l'uso dell'auto propria, i 3 euro al giorno per l'attività forestale, i 2 euro per raggiungere i «centri di raccolta», e addirittura il rimborso chilometrico per chi risiede fuori dalle province di Bari e Bat. Un giochino, quello delle indennità, che assorbe 3 dei 24 milioni per il costo del personale.
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