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Incendi nelle campagne di Agrigento

E' stata una giornata d'inferno quella che ha interessato ieri le campagne della provincia di Agrigento, con una serie impressionante di roghi di entità più o meno grave. In fumo tre campi di grano: due nelle contrade Savarello e Favarotto in territorio di Licata, e uno in località Balata dei Russi, alla periferia di Canicattì. Da una prima stima i danni ammontano a diverse migliaia di euro. Per un intero raccolto. Tre incendi che hanno destato preoccupazione, su cui le forze dell'ordine stanno cercando di fare piena luce.
Nel licatese le fiamme sono state affrontate dai vigili del fuoco e dal personale del corpo forestale dell'Stato. Ci sono volute alcune ore di lavoro per combattere e circoscrivere il fronte del fuoco, esteso
qualche ettaro, che si allargava a seconda del vento con improvvisi cambi di direzione. Riguardo alla matrice di questi episodi, le forze dell'ordine non sottovalutano il fenomeno che, se confermato il dolo, sarebbe molto grave. L'agricoltura agrigentina ha già subito numerosi attentati al suo benessere sociale che hanno messo a rischio la vita delle aziende.
Questi incendi, laddove la matrice criminale venisse confermata possono nascondere messaggi chiari di intimidazione. Ma a bruciare non sono stati solo i campi di grano. Oltre cinquanta gli incendi e super lavoro per i vigili de fuoco e personale della forestale all'opera per domare le fiamme, che si sono sprigionate in punti diversi della provincia ed hanno interessato sia campi coltivati, che sterpaglie. In fumo
anche decine di alberi. Per la presenza di fumo che ha invaso le carreggiate alcune strade urbane e provinciali sono state chiuse al traffico, e riaperte dopo che è stata completata l'opera di spegnimento degli uomini antincendio. Fortunatamente le fiamme non hanno attaccato abitazioni presenti nelle vicinanze dei roghi. Questo grazie al tempestivo intervento dei pompieri che giunti sui luoghi interessati dalle fiamme hanno prima fra tutto circoscritto gli incendi. Nella gran parte dei casi la dinamica con la quale le fiamme si sono sviluppate fa pensare alla mano dei piromani.
Secondo i pompieri e le forze dell'ordine la tattica posta in atto dai piromani è quella del cosiddetto «incendio a grappolo», che consiste nell'applicare a poche centinaia di metri l'uno dall'altro focolai che creano così un fronte di fiamme esteso e altamente distruttivo
La Sicilia


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