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La non prevenzione si paga cara !

Se non sono gli enti locali i primi a far rispettare le ordinanze antincendio e i roghi divampano nelle aree di loro competenza, a chi tocca farlo? È l'interrogativo che s'è posto il segretario del sindacato Uil-vigili del fuoco, Gaspare Goto, in concomitanza con la serie di incendi di sterpaglie divampati per tutta la giornata di ieri nel capoluogo. Mattinata infernale per i vigili del fuoco, perché in alcuni casi i roghi si sono registrati nel centro abitato. Ed è stata soltanto una squadra antincendio del Corpo - con 5 unità a bordo - a fronteggiare le numerose e variegate richieste di intervento che hanno fatto trillare il "115".
«Dagli interventi che stiamo svolgendo - dice Goto - notiamo che non vengono rispettate le ordinanze
emesse dai sindaci e dalla Provincia per prevenire gli incendi di sterpaglie. E sono proprio questi enti a violare le disposizioni, perché molte delle aree in cui abbiamo spento le fiamme sono zone di loro pertinenza dove l'erba non viene estirpata. Non vorremmo trovarci davanti ai vasti roghi come quelli della scorsa estate esplosi allo Stazzone o al villaggio Santa Barbara, che hanno minacciato l'incolumità della gente». Soltanto una squadra del Comando nisseno in poche ore e già dalla mattina ha fronteggiato la caduta di un camion da un viadotto della A19, ha spento un vasto incendio che in contrada Fontanelle rischiava di bruciare le stalle del circolo ippico, mentre al "115" arrivavano decine di telefonate dai residenti di via XXV Aprile perché stava bruciando la collinetta invasa da erbaccia secca. Intervento che la squadra non ha potuto gestire perché impegnata fino a tardi nel rogo di Fontanelle. Caos pure nel pomeriggio, quando un altro terreno incolto ha preso fuoco tra via Ettore Romagnoli e via Fasci Siciliani, quasi a contatto fra i palazzi e la scuola elementare Santa Petronilla, mentre quasi in contemporanea un medico è stato soccorso dai vigili del fuoco che l'hanno tirato fuori dall'ascensore andato per l'ennesima volta in tilt all'ospedale "Sant'Elia". Idem pure a San Cataldo: un incendio in viale dei Tigli, vicino le abitazioni, è stato messo in stand-by perché le squadre erano mobilitate a spegnere un vasto rogo vicino la miniera Bosco. Al momento i vigili non possono contare sul pieno sostegno dei forestali, perché la campagna antincendio avviata il 6 giugno dall'Ispettorato entrerà a pieno regime giorno 15 col rinforzo della squadra boschiva.
Ma la critica del segretario della Uil si concentra su un altro aspetto. «Ci sono associazioni di protezione civile e società di servizi i cui compiti sono soltanto di avvistamento dei roghi e non di spegnimento - osserva Gaspare Goto - Ma non occorre una qualifica specifica per questo, perché anche un comune cittadino che nota un incendio è un potenziale segnalatore».
La Sicilia


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