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carenze nel servizio AIB !

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Alfonso Filice, Flai –Cgil; Francesco Fortunato, Fai –Csl e Massimo Comberiati, Uila –Uil di Crotone sulle “Carenze nel servizio AIB Provincia di Crotone”, indirizzata all’Afor Di Catanzaro, al Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, alla Protezione Civile Di Germaneto e all’Assessore all’agricoltura e Forestazione della Regione Calabria:

“Le OO.SS Provinciali di categoria, dopo un incontro informale con il Direttore dei lavori Geometra A. Grisà dell’AFOR(Calabria Verde), dove sono emerse tutte le difficoltà nell’attivare questo importante servizio; difficoltà che sono emerse anche in un analogo incontro avvenuto in precedenza con il responsabile AIB del Consorzio bonifica Ionio crotonese Geom. Volpe.
Le sigle Sindacali nel prendere atto delle difficoltà emerse, difficoltà che abbiamo già espresso a Sua Eccellenza il Prefetto di Crotone, dichiarano quanto segue:
1) forte rammarico per la non convocazione preventiva come da noi richiesta all’AFOR con prot.343del 11/03/2013, tutto questo in violazione all’art.28 del CIR che da alle OO.SS la possibilità di concordare le attività di prevenzione.
2) Ad oggi, territori importantissimi con forti rimboschimenti come Petilia Policastro, Cotronei, Mesoraca e Castelsilano, non sono attive le squadra AIB; su sei (6) previste solo tre (3) sono attive, è quelle che sono attive e hanno i mezzi, non garantiscono posti per tutti. Si evidenzia anche che in alcuni grossi comuni come Petilia P, Mesoraca, non esistono più le vedette e non si capisce il perché. Se a questo si aggiunge anche la stessa situazione con le squadrette dei Consorzi Bonifica che ne sono attive solo cinque (7) e con gli stessi problemi per i posti a sedere sui mezzi in dotazione si capisce che la situazione rimane drammatica.
3) Altro elemento che è noto ,sono le convenzioni non siglate dai Vigili del fuoco e il corpo forestale dello stato. Quest’anno non sono partite le squadrette boschive dei Vigili del fuoco.
Le stesse OO.SS Provinciali nel condannare q
uesto stato di cose, ed al di la di facili proclami chiedono che questo settore non può essere improvvisato, non si può gestire a costo zero e mettere a rischio gli operatori del settore. Se queste sono le azioni e la l’intento con la quale si vuole avviare un nuovo percorso che vedano nella nuova riforma, efficienza e risparmio economico, quindi un riconoscimento dell’opinione pubblica, non andremo da nessuna parte restando vittime dell’immobilismo e bloccati da un sistema burocratico che guarda al passato.
Nello spirito di collaborazione si aspettano i dovuti chiarimenti necessari per mettere in equilibrio le forze in campo e non caricare su pochi operai (ormai anche negli anni) il peso del lavoro a discapito della sicurezza loro e di altri”.



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