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FORESTE:FEBBO,ECCO IL PRIMO TESTO UNICO DELLA REGIONE

SVOLTA ANCHE SUL PIANO DEI RAPPORTI REGIONE E CITTADINI





La Regione Abruzzo ha il suo primo Testo Unico in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della Regione Abruzzo. "Si tratta di un passaggio storico per la nostra Regione che si dota così di una Legge che va a regolamentare un settore decisivo per la vita economica, sociale e ambientale dei nostri territori", ha commentato l'assessore alle Politiche agricole, sviluppo rurale e forestale, Mauro Febbo, nel presentare l'iniziativa. "Una Legge organica che la nostra Regione non ha mai avuto, visto che i riferimenti per le Politiche forestali erano rintracciabili su svariati dispositivi normativi". Il testo contiene nuove norme che coprono tutti gli aspetti delle politiche forestali, dalla programmazione delle attività ai pascoli, dal vivaismo agli alberi monumentali fino alla prevenzione e difesa dagli incendi. Il Disegno di Legge è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro che ha coinvolto i principali attori interessati alla materia, Regione e Corpo Forestale dello Stato e nasce dalla considerazione che il patrimonio silvo-pastorale, sta assumendo sempre maggiore importanza nel contesto regionale, nazionale ed europeo. In primo piano sono è stata posta la difesa dell'ecosistema dal punto di vista ambientale mentre la valorizzazione riguarda anche l'aspetto economico e delle attività forestali. Il testo unico, contribuisce ad un sensibile miglioramento del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini.

Alla materia più specificamente forestale - ha spiegato l'assessore Febbo - è stata unita quella relativa ai pascoli, perché non esiste soluzione di continuità, specialmente nelle aree montane, fra l’economia, gli interessi e la tutela dei due ambienti. Disposizioni innovative sono state previste per la tutela degli individui e delle formazioni con altissimo valore naturale, culturale e sociale (alberi e boschi monumentali, boschi vetusti) e delle cosiddette formazioni fuori foresta (formazioni in aree urbane e periurbane, alberi isolati, ecc.) in maniera tale da ricondurre ad un unico testo di legge tutte le disposizioni che in qualche modo hanno a che fare con gli alberi e la loro importanza. Non è trascurato l’aspetto socio-economico, a vantaggio del quale sono promossi e ottimizzati i lavori forestali e le filiere produttive che si originano dai prodotti del bosco e del pascolo montano. Significativo è l'aver ricondotto ad una sola autorità amministrativa, quella appunto competente nel settore delle foreste, le autorizzazioni, i controlli e la disciplina in genere riguardante i boschi ed i pascoli montani. La legge è suddivisa in 9 titoli, che raggruppano in forma organica, per temi analoghi, i 91 articoli di cui si compone il testo. Al fine di favorire il perseguimento dei suoi obiettivi, attraverso la collaborazione con enti, istituzioni e organizzazioni a vario titolo interessate alla materia è istituita la Consulta Forestale.





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