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E tra incendi e salvataggi la Forestale non va in ferie

L’AQUILA. Il profumo del tronco di Pino nero rimane a lungo nel naso, mentre vengono i brividi a guardare giù, verso il fondo della parete di 400 metri che cade a strapiombo sul canyon della Majella, e dove è cresciuto uno dei rari boschi spontanei d’Italia. Su quel bosco i biologi dell’università di Pisa stanno svolgendo uno studio. Ma chi può calarsi fin lì per raccogliere parti di tronco? Ovvio, gli uomini del Corpo forestale dello Stato, che non hanno paura di calarsi sulla parete insidiosa per arrivare al loro obiettivo. E così, scendono con tecnica speleologica, abbracciano il tronco come una fidanzata, infilano un carotiere nel legno e tirano via un cilindro sottile di legno “vivo”. Missione compiuta: servirà per fare la stratigrafia dell’albero e proseguire la ricerca. E’
soltanto uno degli interventi più particolari che dall’inizio dell’estate gli agenti della Forestale hanno eseguito in Abruzzo. Il Corpo forestale dello Stato non si occupa soltanto di multare chi raccoglie piante di genziana o funghi, o di controllare che villeggianti dell’ultimo minuto non trasformino un barbecue in un incendio devastante. Ma intervengono con l’accuratezza degli investigatori e la passione che smorza il rischio su fronti diversi, e risorse sempre più scarse. Spengono incendi e trovano innesti di roghi, rintracciano persone scomparse in montagna, sequestrano rifiuti pericolosi, controllano la salubrità degli alimenti, scovano abusi urbanistici, fanno formazione. Ma possono anche salvare cani dagli strapiombi o gattini imprigionati. Per gli uomini del Corpo forestale dello Stato, la “polizia” delle montagne, questa estate è cominciata presto.
Salami a scadenza allungata. Risale a maggio il sequestro di salumi e prodotti alimentari in un supermercato dell’Aquilano, eseguito dal Nucleo investigativo di polizia agroalimentare e forestale, che ha scoperto la solita furbata di un commerciante che aveva allungato di un anno la scadenza di salumi, venduti poi in offerta a ignari clienti. Non solo: il Nucleo suddetto ha girato a tappeto tutti i supermercati aquilani della grossa distribuzione per imporre ai gestori di esporre il cosiddetto “libro degli ingredienti”. Una normativa europea largamente disattesa. Comprando Emmenthal o formaggio grattugiato, ora il consumatore può vedere cosa sta acquistando.
Incendi e fototrappole. A Ripari di Giobbe, a Ortona, la spiaggia è diventata nera e l’acqua del mare scura per la cenere e la fuliggine cadute durante l’incendio che nei giorni scorsi ha bruciato oltre 20 ettari di bosco e terreno non boschivo. La Forestale ha avuto un bel da fare per spegnere le fiamme. Trovato l’innesto: un ordigno rudimentale, scovato tramite il metodo Mef (Metodo delle evidenze scientifiche), lo stesso che viene utilizzato dalla Scientifica sulla scena di un delitto. Ora il Corpo forestale è sulle tracce del responsabile. Intanto, il Comando locale ha deciso di cambiare strategia per una lotta senza confini agli irresponsabili che appiccano incendi: nei luoghi “sensibili” saranno posizionate, infatti, fotocellule e video camere ad attivazione tramite sensori Pir, quelli che si accendono quando si avvicina un corpo che emana calore. E i piromani non avranno più scampo. All’Aquila, invece, tre giorni fa un fulmine ha colpito un albero provocando un incendio nella storica pineta di Pesco Croce, sul Monte Ocre, rischiando di distruggere uno dei più bei complessi forestali della piana dell’Aquila, ora salva grazie all’intervento della Forestale.
Ricerca dispersi. Arcangelo Colantoni, l’anziano fuggito dall’ospedale San Salvatore dell’Aquila alcuni giorni fa, è stato ritrovato adagiato sull’erba, a pochi metri da una cascina, nella montagna, tra San Giuliano e Arischia. Le ricerche, coordinate dalla prefettura dell’Aquila, hanno messo in moto una macchina organizzativa enorme. Ma il 49enne è stato ritrovato senza vita dagli agenti della Forestale e altri operatori. La ricerca di persone scomparse è una delle attività più rilevanti del Corpo forestale dello Stato. Anziani con disturbi psichici, escursionisti, persone che tentano il suicidio: le tipologie di persone di cui si perdono le tracce sono diverse e, per ognuno di loro viene adottato un intervento differente, un compito per il quale è specializzata, in particolare, la stazione dell’Aquila.
Cane in scarpata. E se a finire nella scarpata è un cane? Niente paura: anche qui i Forestali intervengono senza esitare. E’ successo nella riserva naturale di Roccaraso, dove un pastore Abruzzese è scivolato lungo una parete rocciosa. Subito allertati, gli uomini della Forestale sono arrivati con corde e imbracature, ma per fortuna il cane era già stato salvato dai pastori locali.



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