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Lavoratori 118 provincia di Enna 'Non siamo scansafatiche'

Un servizio importante per il territorio e non fatto da “scansafatiche pagati per non fare nulla”. Lo afferma il segretario aziendale Cisl di Enna del 118 Mario Tamburella riguardo alle notizie dei giorni scorsi dove il presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore Borsellino definivano questo servizio una sorta di carrozzone magia
soldi con centinaia di esuberi. In provincia di Enna gli addetti al 118 sono 156 in 15 postazioni su tutto il territorio provinciale con un servizio h24. Di queste 4 sono postazioni con medico e infermiere per la precisione a Enna Bassa, Pietraperzia, Troina Regalbuto. Le altre sono postazioni non medicalizzate: Enna Alta, Villarosa, Barrafranca, Catenanuova, Piazza Armerina, Valguarnera, Centuripe, Nicosia, Leonforte, Cerami, Agira. Lo scorso anno a proposito di esuberi, 20 operatori 118 in provincia di Enna sono transitati negli organici dell’Asp come operatori socio sanitari mentre attualmente 12 anche se residenti in provincia di Enna operano in altre province. Ventuno sono invece gli addetti amministrativi.  “Le dichiarazioni del presidente e dell’assessore oltre che essere irriguardevoli verso la categoria e che lasciano passare verso i cittadini un messaggio sbagliato, sono inesatte – dice Tamburella – poiché riguardano lo scorso anno quando ancora il personale in esubero non era stato assorbito dalle Asp”. Tamburella ricorda che i lavoratori del 118 in tutta la Sicilia hanno fatto un grande “regalo” alla Regione visto che pur di rimanere in vita nel passaggio tra la vecchia società del Sise e la nuova Seus ha rinunciato a 80 milioni di euro di straordinario maturato. Ma Tamburella ne ha anche per i vertici della nuova società per la discrezionalità nell’assegnazione di incarichi anche di responsabilità a persone che non ne hanno competenze per non parlare alla scarsa propensione al mantenimento delle relazioni sindacali. L’ultimo atto in modo unilaterale nei confronti dei lavoratori il mancato pagamento del premio di produttività ai lavoratori di circa 450 euro con la Cisl che ha avviato una vertenza. Ed ancora una cattiva gestione dell’organizzazione del lavoro con postazioni dove c’è personale in esubero ed altro dove invece viene a mancare.



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