La sigla della Champions, lo sguardo vuoto, la testa bassa. E poi urla, insulti, fischi. Sara Tommasi viene accolta in una discoteca di Abano Terme al grido di “Puttana”. Si denuda davanti a una folla di giovani inebetiti. Non replica, non risponde. E’ assente, come se fosse intorpidita. Gonna azzurra, parrucca rossa, la stessa che ha usato per il suo primo film porno “Sara contro tutti”. La vita non è un film, eppure per la Tommasi è tutto vero. Da Youporn, dove spopola la pellicola hard a Youtube, dove sono stati inseriti alcuni video amatoriali in cui Sara è protagonista (passiva) in discoteca.

Viene data in pasto al pubblico pagante di una discoteca di periferia, offesa e umiliata. Accanto  a lei c’è una specie di dee jay-animatore, che la annuncia e la spalleggia nella sua vacua sovraesposizione. Fa tutto parte del gioco. Sara è una macchina che produce soldi, nella maniera più squallida possibile. Qualcuno la aiuti prima che sia troppo tardi. “Faccela vedè, faccela toccà”, urla il pubblico. “Sei fatta?”, le domanda una ragazza più giovane. Sara ascolta in silenzio. Sola, contro tutti. Come nel film.