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Formazione, spariti 20 milioni erogati allo Ial L’assessorato apre un’inchiesta


Non avrebbe usato i 20 milioni erogati dalla Regione Siciliana per pagare gli stipendi ai dipendenti ma per altri utilizzi. Per questo motivo lo Ial, ente di formazione ceduto dalla Cisl a imprenditori vicini al Pd, rischia la revoca dell’accredito.L’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, ha aperto un’inchiesta.
Lo Ial – si legge nell’edizione odierna di ‘Repubblica’ – non è un ente di formazione qualsiasi: è tra i più grandi, con oltre 800 dipendenti, e, sempre secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, appartiene a una cordata di imprenditori dell’area del senatore Pd, Nino Papania. Il parlamentare di Alcamo escluso dalle liste del partito insieme a Vladimiro Crisafulli perché alcuni anni fa ha patteggiato una pena superiore a 2 anni e 20 giorni davanti per abuso d’ufficio.

Il dipartimento regionale della Formazione professionale, su richiesta dell’assessore Scilabra, ha aperto un’ispezione formale nei confronti dello Ial, chiedendo come sono stati utilizzati circa 20 milioni di euro erogati dal 2011 a oggi dall’ente, che però non paga da mesi gli stipendi ai suoi lavoratori. Si sospetta che, nella migliore delle ipotesi, quei soldi siano andati a coprire esuberi di personale non dichiarati. Oppure, nella peggiore, che siano serviti a coprire debiti pregressi lasciati in eredità dalla vecchia amministrazione ai nuovi proprietari.
Lo Ial ha risposto che i 20 milioni sono serviti per “pagare gli stipendi del 2011 e alcune retribuzioni del 2012″. I mancati pagamenti successivi sarebbero stati causati dal fatto che “i finanziamenti per i corsi erano insufficienti alla copertura del costo del personale”

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