Visualizzazioni totali

Violato il blocco. Crocetta chiede l’elenco di tutti gli operatori


«Fuori i nomi». Dopo il maxi trasferimento di tutti i dipendenti dell’assessorato che lavorano nel settore della formazione,
il governatore Rosario Crocetta e l’assessore Nelli Scilabra aprono un secondo fronte, che riguarda questa volta gli enti: entro tre giorni le sigle devono consegnare gli elenchi dei dipendenti. «L’obiettivo è quello di creare un albo unico dei formatori per evitare che a fronte di migliaia di persone che rischiano di perdere il posto di lavoro, gli enti facciano altre assunzioni — dice l’assessore Scilabra — grazie agli elenchi aggiornati verificheremo se le assunzioni sono regolari o meno».
Peccato però che, proprio nel cuore della campagna elettorale e con l’avvio dei primi corsi di formazione finanziati con i fondi europei dell’Avviso 20, in molte sigle, dell’Enfaip all’Enap si stiano facendo decine di assunzioni senza tenere conto del bacino dei formatori storici disoccupati: cioè dei 1.500 dipendenti degli enti attualmente in cassa integrazione. «C’è il rischio di creare nuovo precariato», attaccano i sindacati. Da via Ausonia, proprio per evitare il mercato clientelare ed elettorale, hanno dato adesso l’aut aut agli enti per avere l’elenco aggiornato dei dipendenti.

La dirigente generale, Anna Rosa Corsello, ha firmato un decreto che li obbliga a dare «gli elenchi del personale entro tre giorni». Chi non rispetterà questo termine, rischia di vedersi revocato l’accreditamento. L’aggiornamento dovrà riguardare, oltre che la condizione lavorativa, anche i dati personali e professionali di ogni singolo lavoratore. L’obiettivo dell’assessorato è quello di mettere in piedi, subito, un albo unico controllato e «con regole severe»: «Un grande elenco nel quale ci saranno tutti i veri formatori che in questi anni hanno lavorato nei vari enti, in modo tale da ottenere un bacino blindato e anche di qualità, perché obbligheremo i dipendenti ad aggiornamenti continui», ha detto Crocetta. L’azione dell’assessorato rischia però di essere tardiva, perché diversi enti stanno già facendo assunzioni senza rispettare il vecchio albo che raccoglie tutto il bacino degli 8 mila formatori storici.
Attualmente in 1.500 sono in cassa integrazione e altri 500 sono stati licenziati: solo il Cefop ha inviato 320 lettere di mobilità. Tra gli enti che hanno fatto assunzioni esterne ci sono l’Enfap, l’Enaip e l’Asaform. «Abbiamo ricevuto segnalazioni continue da parte di operatori iscritti nelle liste che ci hanno denunciato — dice Gio- vanni Migliore della Cisl scuola — assunzioni all’Enfap, ente che fa capo a Francantonio Genovese del Pd, all’Enaip e all’Asaform di Caltanissetta che, pur non pagando da mesi gli stipendi ai dipendenti, ha provveduto a nominare altro personale esterno. Un assurdo. Vogliamo che Crocetta apra immediatamente un tavolo di confronto per ripulire il sistema con azioni concrete».
Peccato però che partecipando al bando per l’Avviso 20 gli enti si impegnavano, in cambio di ulteriore punteggio, ad attingere dal bacino dei formatori. Di fatto, però, stanno raggirando la clausola grazie a un metodo molto semplice: l’ente, infatti, pubblica nell’elenco online della Regione un annuncio di ricerca di un nuovo operatore, ad esempio, indicando requisiti minimi eccessivamente dettagliati. Tanto da fare pensare a incarichi ad personam da assegnare a persone esterne già individuate.
Scorrendo il testo, saltano all’occhio decine di annunci sospetti: talmente dettagliati da rendere impossibile la ricerca di una figura all’interno del bacino dei formatori. «Per esempio — continua Migliore — fino a pochi giorni fa una cooperativa di Palermo cercava 20 collaboratori amministrativi, per i quali la legge richiede soltanto il diploma, con laurea in giurisprudenza, abilitazione da avvocato ed esperienze lavorative nello stesso ente». Richieste sospette anche da parte di altre sigle, come una cooperativa palermitana che richiede il dottorato di ricerca e un master triennale in criminologia per un posto da formatore, o un ente trapanese che indica come requisito necessario la laurea in ingegneria e almeno 26 anni di esperienza didattica per insegnare in un corso di grafica. «È impossibile — dice Migliore — stimare il personale esterno, nemmeno l’assessorato sa nulla perché non ci sono mai stati controlli».

0 commenti:

Blogger Template by Clairvo